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Il provvedimento, secondo Confindustria, si pone ancora nella logica delle misure congiunturali per affrontare le difficoltà scaturite dai rialzi dei prezzi a tutela del potere d’acquisto delle famiglie. Per quanto riguarda le imprese industriali ci troviamo in una fase che richiede una gestione ordinata e graduale per il passaggio dalle misure congiunturali, ancora necessarie, a quelle di carattere strutturale per fare fronte agli elevati costi dell’energia, che da sempre caratterizzano il nostro Paese.
Confindustria ritiene pertanto necessario proseguire e perfezionare le misure strutturali electricity e gas release introdotte dal Governo, in modo che possano dispiegare i loro effetti già a partire dall’inizio del 2024, non solo in termini di tutela contro il caro energia, ma anche per assicurare la sostenibilità e la competitività dei settori industriali.
Abbiamo inoltre sottolineato come il nuovo articolo sulla riforma delle agevolazioni per gli energivori non chiarisca le lacune già esistenti e presenti fattori di incertezza di rilevante entità. A tutto ciò si aggiunga che la nuova disciplina impone una sanzione che appare sproporzionata e irragionevole: la restituzione di tutto il beneficio “indebitamente” percepito nel quadriennio, poiché priva di qualsiasi gradualità, esporrebbe le aziende ad un rischio esorbitante rispetto al beneficio potenzialmente ottenibile.