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In occasione dell’audizione, Confindustria ha ribadito l’allarme sui crescenti costi dell’energia, che mettono a rischio la ripresa industriale e potrebbero rallentare ulteriormente gli investimenti in innovazione di processo necessari ad accelerare la transizione energetica.
Si è soffermata in particolare sull’art. 8, che riprende la propria proposta per l’avvio del disaccoppiamento strutturale del prezzo dell’energia rinnovabile da quello delle fonti fossili favorendo lo sviluppo di liquidità nel mercato secondario di contratti di lungo termine tra produttori e consumatori di energia con garanzia di ultima istanza da parte del GSE.
Rispetto al testo attuale è opportuno intervenire per rafforzare e potenziare ulteriormente il ruolo del GSE, che oggi agisce esclusivamente come acquisitore centralizzato di energia rinnovabile dai produttori, attraverso l’affidamento anche del compito di rivendere sul mercato i contratti di lungo termine acquisiti. In tale modalità si garantirebbe una gestione più efficace del rischio di mercato connesso all’acquisto di energia rinnovabile.