Avvicinare i giovani al cuore dell’industria, far loro conoscere reparti produttivi, dinamiche aziendali e sfide manageriali. È la missione di Next Generation Days (NGDs), il programma di formazione promosso dall‘Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) di Confindustria. Nato nel 2023 con il supporto della Luiss Guido Carli, attraverso l’Osservatorio Imprese Estere, e di Accenture, il progetto ha appena completato la sua terza edizione, confermandosi come la principale esperienza immersiva e interaziendale oggi presente in Italia.

La formula è ormai consolidata: 220 ore di attività tra visite negli impianti produttivi, momenti di confronto con i manager, project work su problemi reali e analisi dei processi. Una rete di 13 aziende ha contribuito alle attività, permettendo a oltre 100 giovani di misurarsi con casi concreti e con un modo di apprendere che supera la tradizionale formazione in aula.

Il contributo delle multinazionali estere alla formazione e alla competitività

NGDs nasce all’interno del network delle multinazionali estere che aderiscono ad ABIE, un segmento decisivo per la competitività nazionale. Gli ultimi dati Istat lo confermano: in Italia operano 18.825 imprese controllate dall’estero, responsabili di oltre 6 miliardi di euro investiti in ricerca e sviluppo – il 38,3% della spesa privata totale – e di 1,83 milioni di posti di lavoro, pari al 9,8% dell’occupazione complessiva.

In questo contesto, il programma rappresenta un investimento diretto nel capitale umano e nelle competenze di cui il Paese avrà crescente bisogno.

Barbara Cimmino, presidente ABIE e vicepresidente di Confindustria per l’export e l’attrazione degli investimenti.

Contaminazione tra settori e una comunità Alumni in espansione

Una caratteristica distintiva del progetto è la composizione eterogenea delle squadre: giovani provenienti da settori come farmaceutica, automotive, energia, tecnologia e logistica lavorano insieme su sfide interdisciplinari. Una contaminazione che accelera l’apprendimento e rafforza la capacità di affrontare problemi complessi.

Nel frattempo, si è consolidata anche la comunità Alumni, con ex partecipanti che tornano come mentor e facilitatori, contribuendo alla diffusione del metodo nei territori.

Un modello che cresce: l’intesa con le Regioni

L’obiettivo di NGDs è ora ampliare il raggio d’azione. In collaborazione con la Conferenza delle Regioni, il programma sta lavorando a un modello scalabile capace di raggiungere più giovani, coinvolgere più imprese e creare un collegamento stabile con università e istituzioni locali.

Le voci di Confindustria

“La competitività dell’Italia dipende anche dalla capacità di attrarre investimenti stranieri, fondamentali per ricerca, innovazione e formazione”, ha dichiarato Barbara Cimmino, presidente ABIE e vicepresidente di Confindustria per l’export e l’attrazione degli investimenti. “Next Generation Days è il primo modello italiano di formazione industriale interaziendale e internazionale: un investimento nei giovani e nel futuro del Paese. Ora vogliamo ampliarne la rete: più giovani, più imprese, più territori”, ha aggiunto Cimmino.

Riccardo Di Stefano, delegato di Confindustria per Education e Open Innovation.

Un richiamo al valore strategico della formazione arriva anche da Riccardo Di Stefano, delegato di Confindustria per Education e Open Innovation.

“La vera sfida della leadership nell’era dell’Intelligenza Artificiale non è adottare nuove tecnologie, ma formare persone capaci di guidarle. In un Paese che invecchia rapidamente, dobbiamo trasformare le politiche migratorie in politiche formative: creare competenze, attrarre talenti, costruire opportunità. Il futuro si costruisce con una nuova generazione che avanza, e non da sola”, ha dichiarato Di Stefano.

Risultati tangibili e applicabili

L’ultima edizione si è conclusa con la presentazione pubblica dei progetti realizzati durante l’anno: soluzioni immediatamente applicabili nei contesti aziendali, a conferma che NGDs non è un esperimento, ma un laboratorio permanente al servizio dei giovani, delle imprese e della competitività del Paese.