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Risoluzioni su modifiche al Codice Appalti
giovedì 27 Marzo 2025

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Confindustria ha partecipato attivamente alla definizione del Nuovo Codice degli appalti pubblici sul quale, ad un anno dalla sua entrata in vigore, è possibile fare un primo bilancio.

Dal punto di vista più strettamente operativo, si ha la consapevolezza che la riforma attuata con il nuovo Codice potrà essere effettivamente realizzata soltanto se si conseguono due obiettivi fondamentali: la completa implementazione della digitalizzazione e l’effettiva qualificazione e, conseguentemente, la consistente riduzione del numero delle stazioni appaltanti.

Sul Codice Appalti, permangono tuttavia alcune criticità, sulle quali Confindustria, ha richiamato l’attenzione in occasione di questa audizione:  

  • Sul meccanismo di revisione prezzi, è opportuno chiarire che in linea con il dato letterale della disposizione, il 5% costituisce unicamente la soglia di attivazione del meccanismo revisionale, mentre l’80% da liquidare va calcolato rispetto all’intera variazione intervenuta.
  • Con riferimento ai settori speciali, si evidenzia la necessità di integrare gli indici ISTAT di revisione prezzi con indici idonei a rappresentare il comparto dei settori speciali legati all’energia.
  • Con riferimento al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa è importante prevedere che le stazioni appaltanti individuino e valorizzino correttamente gli elementi che compongono l’offerta, dando rilievo e prevalenza agli aspetti tecnici e qualitativi della stessa. Confindustria ritiene indispensabile ripristinare il meccanismo dell’equilibrio 70/30 tra qualità e prezzo.
  • Si ritiene positiva la proposta della risoluzione che prevede la reintroduzione del tetto massimo al punteggio economico (al massimo 10%).

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