Documento

Dlgs. codice contratti pubblici
martedì 31 Gennaio 2023

Condividi su

Per Confindustria, il nuovo Codice Appalti dovrebbe contenere un quadro di riferimento grazie al quale tutti gli attori economici possano sostenere la transizione digitale, economica e sostenibile. E, visto l’impatto, l’entrata in vigore della legge, prevista il 31 marzo, dovrebbe essere spostata di un anno per consentire a tutti gli operatori di acquisire dimestichezza e conoscenza delle novità.

Sarebbe inoltre necessario che le stazioni appaltanti e gli operatori economici possano disporre di un sistema di norme completo e di immediata attuazione.  E’ fondamentale, inoltre, disegnare e attuare un vero modello di Governance del Codice Appalti che sia in grado di effettuare una costante ricognizione sullo stato di attuazione delle norme e sulle eventuali difficoltà che potranno riscontrare le stazioni appaltanti nella fase di applicazione.

Confindustria, poi, ha espresso giudizio negativo sull’innalzamento stabile delle soglie per l’affidamento diretto per servizi e forniture a 140 mila euro, che andrebbe portata a 80 mila. Ha inoltre evidenziato come appaia disattesa una legislazione ad hoc per gli appalti di servizi, necessaria perché i contratti pubblici riferiti a servizi e forniture hanno una propria specificità.

 

Unisciti alla più grande comunità di imprese in Italia.

Temi in evidenza

Ambiente e Transizione Ecologica

Internazionale

Europa

Transizione digitale

Energia

Trasporti, Logistica e Infrastrutture