Condividi su
Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative, Federdistribuzione, Casartigiani e CLAAI, hanno espresso al Parlamento l’assoluta necessità di fare pressione sulle Istituzioni europee per un maggiore buon senso ed equilibrio nell’introduzione della nuova disciplina, ribadendo l’allarme che deriva dall’applicazione delle nuove norme.
Sono molti gli aspetti del provvedimento valutati come critici che, se approvato, rischiano di danneggiare un intero sistema di eccellenza. E’ a rischio oltre il 30% del PIL del Paese, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Si tratta dei molteplici settori produttori di imballaggi, i loro fornitori di materie prime, dell’intera industria italiana del riciclo, delle imprese che utilizzano tali imballaggi per commercializzare ed esportare merci in Italia e all’estero, dall’agricoltura a tutte le filiere della produzione alimentare e della ristorazione, dalla cosmetica alla farmaceutica, dai pubblici esercizi al turismo, dalla piccola, media e grande distribuzione organizzata, al vending, alla logistica, ai produttori di macchinari.
Le criticità del provvedimento, purtroppo, non sono “limitate” solo al tema del riuso a scapito del riciclo. Sono presenti, infatti, anche divieti di produzione per diverse tipologie di imballaggi monouso e l’identificazione, per alcune tipologie di imballaggi monouso, del cauzionamento.