Position Paper e Studi

Proposta di regolamento relativo alle norme di circolarità per la ...

23 luglio 2024

Sostenibilità

Sostenibilità


Il 13 luglio 2023 la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento relativo alle norme di circolarità per la progettazione dei veicoli e alla gestione dei veicoli fuori uso (cd. Regolamento ELV, End-of-Life Vehicles), volta a favorire la transizione del settore automobilistico verso l’economia circolare in tutte le fasi della vita del veicolo (progettazione, produzione e trattamento finale una volta fuori uso). Tale proposta ha subito ritardi dovuti anche al nuovo asseto del Parlamento europeo, ed è quindi stata oggetto di discussione solamente in sede di Consiglio.

Confindustria, insieme alle Associazioni del Sistema, ha continuato a lavorare sulla proposta di Regolamento, elaborando un Position Paper contenente considerazioni generali sul Regolamento e osservazioni dettagliate su specifici aspetti valutati come potenzialmente critici della proposta della Commissione. In questo senso, tra gli altri, nel Documento Confindustria ha sottolineato la preoccupazione relativa ai costi e alle responsabilità aggiuntive per i costruttori, evidenziando la necessità di evitare duplicazioni normative e di armonizzare le procedure, al fine di garantire un sistema più efficiente e praticabile.
Indicazioni operative per la gestione dei metadati degli account dei ...

22 luglio 2024

Affari Legislativi, Lavoro ...

Affari Legislativi, Lavoro e Relazioni Industriali

Con il Provvedimento 6 giugno 2024, n. 364, il Garante per la protezione dei dati personali ha adottato il nuovo documento di indirizzo sui “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”, che modifica e sostituisce il precedente Provvedimento 21 dicembre 2023, n. 642, che prescriveva la cancellazione dei cc.dd. “metadati” degli account dei servizi di posta elettronica dei lavoratori dopo un periodo di conservazione di non oltre 7/9 giorni (salvo attivazione delle procedure previste dall’art. 4, co. 1 dello Statuto dei lavoratori).

Nel nuovo Provvedimento, deliberato a seguito di una consultazione pubblica, cui Confindustria ha partecipato insieme alle altre principali Associazioni datoriali (ABI, ANIA e Confcommercio), il Garante ha rivisto le indicazioni sulla conservazione dei metadati, chiarendone il perimetro applicativo, la natura, nonché la ratio. In particolare, l’Autorità:
  • ha fornito una definizione di metadati, precisando che le indicazioni contenute nel Provvedimento non riguardano la gestione della posta elettronica data in uso ai lavoratori, quanto, piuttosto, la gestione dei cc.dd. “log di trasporto”, vale a dire quelle informazioni raccolte automaticamente dai sistemi di posta elettronica e funzionali a garantire le operazioni di invio e recapito delle e-mail;
  • ha specificato la natura di indirizzo del Provvedimento, sottolineando che da questo non discendono prescrizioni, nuovi obblighi o responsabilità a carico del datore di lavoro e conformando la gestione dei metadati un un’ottica di accountability, indicando, al riguardo, un termine di conservazione orientativo - di 21 giorni - superabile, senza attivare le garanzie di cui all’art. 4, co. 1 dello Statuto dei lavoratori, in presenza di comprovate esigenze tecniche e organizzative;
  • ha evidenziato che l’obiettivo del Provvedimento è di sensibilizzare e “responsabilizzare” i datori di lavoro sui trattamenti aventi a oggetto i metadati e, in particolare, sui relativi tempi di conservazione da parte dei fornitori.

Inoltre, nel ricordare che la “responsabilità generale” dei trattamenti dei metadati ricade sui datori di lavoro, in qualità di titolari del trattamento, il Garante ha invitato i fornitori dei servizi di posta elettronica a tenere conto del diritto alla protezione dei dati conformemente allo stato dell’arte e a contribuire a far sì che i datori di lavoro possano adempiere ai loro obblighi di protezione dei dati.

Al fine di supportare le imprese nella gestione dei metadati in modo conforme agli indirizzi del Garante, nel documento allegato, Confindustria illustra le indicazioni fornite dall’Autorità e fornisce alcune linee guida e indicazioni di carattere operativo.

In particolare, si richiama l’attenzione sulla necessità di verificare i tempi di conservazione dei metadati praticati dai fornitori, le motivazioni di carattere funzionale/tecnico dagli stessi fornite per giustificarne la conservazione per un certo periodo, nonché l’eventuale possibilità di stabilire in autonomia tempistiche di retention differenti e di disattivare le funzioni incompatibili con le proprie finalità del trattamento.

Inoltre, si suggerisce di:

  1. fornire ai lavoratori una informativa chiara sul trattamento dei dati personali relativi alle comunicazioni elettroniche che li riguardano;
  2. effettuare ovvero eventualmente aggiornare la valutazione di impatto sulla protezione dei dati personali, cc.dd. DPIA, documentando altresì le esigenze tecniche e organizzative che giustificano l’individuazione di un termine di conservazione dei metadati superiore ai 21 giorni e aggiornando il registro delle attività di trattamento;
  3. adottare tutte le misure tecniche e organizzative per garantire il rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali e di quella di settore.
Nota di aggiornamento regimi transitori semplificati GMT

19 luglio 2024

Fisco

Fisco

Il D. Lgs. 27 dicembre 2023, n. 209, ha introdotto nel nostro ordinamento le disposizioni in materia di imposizione minima globale (global minimum tax).

Il provvedimento legislativo rimanda l’attuazione di diversi profili alla emanazione di decreti ministeriali; a tal riguardo, il primo decreto emanato dal Ministero dell’economia e delle finanze è il DM 20 maggio 2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2024, contenente le disposizioni attuative dei regimi transitori semplificati.

La nota analizza i diversi aspetti applicativi del DM, anche in considerazione della presumibile rilevanza che tali regimi semplificati avranno per i gruppi nella prima fase di applicazione della nuova disciplina.
Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES Unica

05 luglio 2024

Fisco

Fisco

Il Decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124 ha introdotto un nuovo credito d'imposta per gli investimenti effettuati nella Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno.

La disciplina attuativa è stata completata dal Decreto interministeriale 17 maggio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 maggio u.s. e dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dell’11 giugno che ha approvato il Modello di Comunicazione e le relative istruzioni.

Il credito d'imposta ZES Unica rappresenta un'importante opportunità per le imprese che intendono investire nel Mezzogiorno e che hanno mostrato, sin da subito, grande interesse per la misura.

La nota di aggiornamento intende supportare le imprese nell’applicazione dell’agevolazione, approfondendo i diversi aspetti relativi ai profili comunitari che la regolano, oltre al suo funzionamento e i relativi risvolti fiscali; il documento costituisce, inoltre, l’occasione per analizzare i punti ancora aperti e che necessiterebbero di opportuni e tempestivi chiarimenti da parte dell’Amministrazione finanziaria.


Crisi Ucraina-Russia - Quattordicesimo pacchetto di sanzioni adottato dalla Ue

01 luglio 2024

Ucraina, Affari Internazionali

Ucraina, Affari Internazionali

Il Consiglio Affari Esteri dell’UE, nella seduta del 24 giugno scorso, ha dato il via libera al 14° pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia che inasprisce le misure esistenti (trasporto per via aerea, stradale e marittima, restrizioni all’import-export di beni, transazioni finanziarie, listing di persone & entità, ecc.); estende le disposizioni in tema di anti-elusione, prevedendo un controllo più stringente anche sulle filiali estere di imprese UE; introduce restrizioni nel settore del gas naturale liquido (GNL); prevede meccanismi a tutela delle imprese europee colpite da azioni  o provvedimenti lesivi da parte russa tra i quali l’esproprio e la nazionalizzazione degli asset. Il 29 giugno scorso, inoltre, la UE ha varato un nuovo pacchetto di misure contro la Bielorussia, prevedendo un sostanziale allineamento alle sanzioni applicate contro la Russia fino al quattordicesimo pacchetto.

La nota allegata illustra in sintesi le principali disposizioni adottate

 


Osservazioni di Confindustria sullo schema di d.lgs. per la semplificazione ...

16 maggio 2024

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Confindustria ha predisposto un documento di osservazioni sullo schema di d.lgs. in materia di controlli amministrativi sulle attività economiche (Atto del Governo n. 150), di attuazione della delega di cui all’art. 27 della legge n. 118/2022, c.d. Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021.

Il documento si compone di due parti:

  1. valutazioni di carattere generale, in cui si esprime una posizione critica sul provvedimento, in quanto poco concreto e incisivo e declinato secondo una concezione ormai superata del rapporto imprese-PA e del conseguente sistema dei controlli amministrativi. È stata, pertanto, indicata la logica - partenariale e collaborativa - su cui si ritiene debba basarsi la riforma del sistema dei controlli sulle imprese. È stata, inoltre, evidenziata la necessità di una maggiore valorizzazione dei comportamenti virtuosi attuati dalle imprese nelle attività di compliance, segnalando, al riguardo, le criticità del sistema di certificazione del livello di rischio basso che lo schema intende istituire. Tale sistema, infatti, ai fini della programmazione dei controlli, non valorizza ex se gli indici di compliance delle imprese (es. certificazioni già conseguite dalle imprese; adozione di modelli organizzativi), ma li subordina - sebbene su base volontaria - a un procedimento di certificazione per l’ottenimento del c.d. Report certificativo, traducendosi in onere, piuttosto che in una semplificazione, per gli operatori;
  2. valutazioni di dettaglio e proposte, in cui sono stati indicati i punti dello schema di d.lgs. sui quali sarebbe necessario intervenire e formulate proposte concrete in tal senso (es. chiarire la riconducibilità della regolamentazione europea nell’ambito di operatività della nuova disciplina dei controlli; rafforzare il processo attuativo delineato dallo schema, con tempistiche scandite e un sistema di chiusura certo, vincolante e immediato; prevedere forme strutturate di coordinamento e monitoraggio delle attività di controllo, come la stipula obbligatoria di accordi o di protocolli tra le PA coinvolte; prevedere il diritto dell’impresa di rifiutare il controllo o parte di esso nel caso in cui il funzionario procedente ecceda le proprie competenze o l’oggetto del controllo; potenziare le premialità conseguenti all’accertamento della conformità dell’impresa agli obblighi e agli adempimenti imposti dalla disciplina di riferimento; estendere l’istituto della diffida; rafforzare la disciplina dell’interpello, cadenzando le relative tempistiche, disciplinando le conseguenze di un mancato riscontro nei termini da parte della PA e potenziando l’efficacia delle risposte fornite a seguito di interpello).


Utilizzo dei polimeri siliconici nel comparto industriale

22 aprile 2024

Sostenibilità

Sostenibilità

I siliconi sono dei polimeri aventi la catena principale costituita da atomi di silicio, legati a gruppi sostituenti organici, e atomi di ossigeno in una struttura alternata. A seconda del tipo di gruppi organici presenti, dalla microstruttura e del peso molecolare, i siliconi si possono presentare in varie forme: plastiche, emulsioni, resine, elastomeri, lubrificanti, schiume.

Sulla base delle restrizioni europee, la DG Environment della Commissione europea ha intentato un'azione globale contro l'utilizzo di una tipologia di ciclosilossani molto volatili (cyclic volatile methylsiloxanes, cVMS), in particolare tre molecole, denominate, secondo la nomenclatura dei ciclosilossani, D4, D5 e D6 che rappresentano i monomeri di partenza dei polimeri siliconici e senza i quali i siliconi non potrebbero essere prodotti.

Nel luglio 2023 ECHA (Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche) ha infatti redatto una bozza di proposta per aggiungere queste sostanze alla Convenzione di Stoccolma, un trattato globale che mira a eliminare l’uso di inquinanti organici persistenti (POP), di fatto globalizzando le restrizioni REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) sui cosmetici.

Questa scelta risulta problematica sia a causa del mancato adempimento da parte del D4/D5/D6 dei criteri scientifici della Convenzione (in particolare il trasporto a lungo raggio), che a causa del fatto che difficilmente la Convenzione offrirebbe la flessibilità necessaria per limitare un’eventuale restrizione agli usi diretti (2%), mettendo a rischio le migliaia di applicazioni che necessitano dei polimeri di silicone (98%). 

Pertanto, per le interlocuzioni nazionali ed europee sul tema, Confindustria ha elaborato un Position Paper, nel quale sono elencati alcuni degli usi strategici dei polimeri siliconici, materiali essenziali in svariati settori tecnologici, nei quali operano innumerevoli aziende europee e che risultano vitali per l'autonomia strategica dell'Europa, per la digitalizzazione, la transizione energetica, oltre che per la salute e il benessere dei cittadini.
Quarta Relazione PNRR - Nota di aggiornamento

05 aprile 2024

Affari Legislativi

Affari Legislativi

La quarta relazione semestrale del Governo, aggiornata al 31 dicembre 2023, fornisce un'analisi dettagliata sullo stato di avanzamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), evidenziando le misure intraprese per la sua attuazione, anche all'indomani della rimodulazione concordato con le Istitizioni europee. La lettura della Relazione fa emergere che, sebbene l'Italia abbia speso circa 43 miliardi di euro, meno della metà dei fondi ricevuti, occorre accelerare la fase di implementazione, specialmente con riferimento agli  investimenti pubblici. Quanto alla recente rimodulazione del PNRR, dalla Relazione emerge la diversa composizione degli investimenti legati al Piano, con una maggiore focalizzione sulle imprese e un più avventuato ricorso a strumenti di impiego automatici. Infine, di interesse il confronto tra lo stato di avanzamento del Piano italiano rispetto a quelli di altri Paesi europei, da cui emerge la buona performance dell'Italia, fino a questo momento, nel contesto dell'attuazione del Dispositivo europeo per la Ripresa e Resilienza.


La competitività nelle tecnologie verdi, una nuova politica industriale per ...

26 marzo 2024

Transizione ambientale

Transizione ambientale

L’Indagine è stata condotta da Confindustria e Deloitte su un campione di aziende selezionate in quanto leader di settore, e aderenti alle Federazioni Elettricità Futura, Anie e Anima.

L'obiettivo primario del Rapporto è di riportare il punto di vista delle aziende del settore riguardo la possibilità di localizzare - o in alcuni casi rilocalizzare - in Italia la catena del valore delle tecnologie rinnovabili, portando all’attenzione delle istituzioni la posizione di alcuni tra i principali operatori dei diversi settori industriali delle filiere del rinnovabile, riportando le loro istanze e le loro proposte.
Dall'emergenza all'efficienza idrica

22 marzo 2024

Transizione ambientale, Affari ...

Transizione ambientale, Affari Legislativi

Il position paper “Dall’Emergenza all’Efficienza Idrica” affronta il tema dell'approvvigionamento e della gestione della risorsa idrica, analizzando le sfide attuali e future, individuando opportunità e soluzioni adeguate ad assicurare a tutti i cittadini, all’agricoltura e all’industria un accesso equo e sostenibile all’acqua.

L’obiettivo è definire un modello di gestione sostenibile del servizio idrico, da un punto di vista sociale, ambientale ed economico, per garantire una fornitura d’acqua sicura e affidabile al Paese.

Attraverso un’analisi degli assetti - anche regolamentati - attuali e delle tecnologie a disposizione, il paper contiene proposte per migliorare l’accessibilità e la qualità dell’acqua nei suoi diversi utilizzi.

Si ringraziano per la collaborazione alla realizzazione del Paper tutte le Associazioni del Sistema e le imprese  associate che vi hanno partecipato e, in particolare, il Consiglio delle Rappresentanze Regionali e la Rete Ambiente di Confindustria. 



Osservazioni Confindustria - Consultazione MEF recepimento CSRD

21 marzo 2024

Affari Legislativi

Affari Legislativi

La Direttiva (UE) 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive(CSRD), ha modificato la disciplina europea sulla rendicontazione di sostenibilità, per renderla più idonea alla transizione dell’Unione europea verso un’economia sostenibile. L’Italia, come gli altri Stati membri, ha 18 mesi di tempo dall’entrata in vigore per recepire la direttiva, entro il 6 luglio 2024.

Il 16 febbraio u.s., il Dipartimento del Tesoro del MEF ha avviato la consultazione pubblica sullo schema di decreto di recepimento della Direttiva, alla quale Confindustria ha partecipato per contribuire a un’attuazione equilibrata della nuova disciplina, senza imporre oneri e sanzioni troppo gravosi per le imprese chiamate ad adeguarsi e ricercando al contempo misure e soluzioni operative  che le supportino.

In particolare, le osservazioni si sono concentrate su:
  1. Definizioni
  2. Contenuto dell’informativa
  3. Relazione di sostenibilità delle imprese dei paesi terzi
  4. Esonero e casi di equivalenza
  5. Attività di attestazione
  6. Responsabilità dell’organo amministrativo e dell’organo di controllo
  7. Regime sanzionatorio
  8. Società Benefit

In allegato lo schema del decreto in oggetto e il documento di osservazioni di Confindustria.


Nota DL PNRR bis

15 marzo 2024

Affari Legislativi

Affari Legislativi

La nota di aggiornamento allegata fornisce un primo commento alle disposizioni contenute nel decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19 (c.d. DL PNRR-bis).

Il provvedimento interviene, direttamente o indirettamente, sull’attuazione del PNRR, all’indomani della rimodulazione del Piano concordata con le Istituzioni europee l’8 dicembre 2023.

Tra i vari temi affrontati dal DL si evidenziano le misure attinenti al Piano transizione 5.0, le modifiche alla cornice finanziaria del PNRR e gli interventi in materia di lavoro, salute e sicurezza.



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