menu start: Fri Nov 01 02:03:38 CET 2024
menu end: Fri Nov 01 02:03:38 CET 2024
Dopo una lunga e partecipata storia all’interno del Sistema, nel maggio 2016 viene eletto Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
Salernitano, da sempre convinto dell’importanza dell’associazionismo industriale, di cui è il primo sostenitore, ribadisce “la centralità dell’industria come principale antidoto alla stagnazione e alla bassa crescita”. Boccia si insedia infatti in un periodo di risalita, ma lenta e tortuosa, che necessita di forti incentivi per segnare un’inversione di tendenza.
Tra le tante complessità del percorso dell’attuale presidenza c’è un’Italia che cresce, ma non al pari degli altri Paesi europei e dei giganti dell’oltreoceano, che si avvicinano prepotentemente ad un’Europa che stenta a credere nelle sue potenzialità.
Una delicata situazione socio-politica ed economica, che Boccia stesso definisce “fragile ma positiva”, in cui si fa portatore di una visione per la quale bisogna necessariamente “ragionare anticipando”. Alla luce delle nuove sfide poste dal contesto europeo e mondiale, ma anche da carenze strutturali interne del nostro Paese è proprio l’industria a dover tornare al centro.
Con uno sguardo sempre positivo a ciò che di concreto si è ottenuto (Industria 4.0 ne è l’esempio più lampante, il Patto per la fabbrica ne è la più recente dimostrazione), Confindustria ha presentato un intervento organico di politica economica chiaro, lucido e lungimirante, alle Assise di Verona il 16 febbraio 2018.
La Confederazione si pone oggi come inclusiva, non elitaria, innovativa e propositiva, capace di fare da ponte tra le esigenze delle imprese e quelle del Paese, che sono un unicum per lo sviluppo.