DEF 2023

18 aprile 2023 | Centro Studi

Lo scenario economico, pur migliorando rispetto a qualche mese fa, rimane sostanzialmente debole e richiede interventi decisi su almeno tre fronti:

  • il sostegno ai redditi più bassi, maggiormente incisi dalle pressioni inflazionistiche;
  • il sostegno agli investimenti delle imprese, anche rafforzando industria 4.0 e con misure per aumentare l’efficienza energetica e accelerare la transizione ambientale;
  • la difesa delle imprese soggette a perdite di competitività a causa dei prezzi ancora alti dell’energia.

La riattivazione delle regole del patto di stabilità e crescita dal prossimo anno impone l’individuazione di una strategia di gestione del deficit e del debito coerente con un graduale riequilibrio dei conti pubblici, che eviti ulteriori tensioni sul fronte dei tassi di interesse sul debito pubblico e su famiglie e imprese.

In considerazione delle esigue disponibilità di bilancio prospettate per l’anno corrente e per il prossimo dal DEF, assumono ancor più rilevanza le risorse straordinarie derivanti dal PNRR, dal RepowerEu e dai fondi di coesione, il cui impiego in maniera completa ed efficace, superando incertezze e ritardi, è di fatto inderogabile.

Inoltre, ancora una volta occorre ribadire che per l’ammodernamento e l’innalzamento della crescita potenziale del Paese oltre alle risorse finanziarie, sono cruciali le riforme a partire da quelle previste dal PNRR, su cui c’è stato un certo affievolimento dell’attenzione.


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