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Il Disegno di legge sull’economia dello spazio è un segnale importante dell’impegno politico e industriale dell’Italia per consolidare il proprio ruolo nella Space Economy. Tuttavia, secondo Confindustria, are necessari correttivi per garantire competitività e continuità alle imprese del settore. Il provvedimento, infatti, introduce un quadro normativo innovativo ma impegnativo per gli operatori e necessita di adeguamenti.
È cruciale, in primo luogo, introdurre un regime transitorio che consenta alle aziende italiane di adeguarsi alle nuove regole senza rischiare interruzioni o sospensioni delle attività in corso. Senza una finestra temporale adeguata tra l’adozione dei decreti attuativi e l’entrata in vigore delle nuove norme, le imprese nazionali potrebbero trovarsi in una situazione di svantaggio competitivo rispetto ai player internazionali.
Un altro nodo evidenziato riguarda i massimali assicurativi previsti dal Ddl, che Confindustria ritiene eccessivamente onerosi. Chiediamo che il massimale assicurativo obbligatorio venga ridotto dagli attuali 100 milioni di euro a 50 milioni di euro, in linea con le principali economie europee come la Francia. Sarebbe inoltre opportuno che la definizione del massimale non fosse fissata per legge, ma demandata ai provvedimenti autorizzativi, garantendo maggiore flessibilità agli operatori.