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Per Confindustria il giudizio complessivo sul provvedimento è positivo, poiché vengono affrontati alcuni temi considerati prioritari per le imprese industriali italiane in questa delicata fase congiunturale caratterizzata da una battuta d’arresto degli investimenti, che si fermano quest’anno (+0,5%) e scenderanno l’anno prossimo (-1,3%).
Ad incidere sono anche i prezzi del gas e dell’elettricità che continuano ad essere ancora più alti in Italia, sia rispetto agli altri grandi paesi europei come Francia e Germania, sia rispetto agli Stati Uniti, penalizzando la competitività delle imprese rispetto ai principali partner occidentali.
Per tali ragioni riteniamo necessario potenziare il Decreto in occasione dell’iter di conversione, attraverso misure più incisive per favorire gli investimenti ed eliminare oneri ingiustificati a carico delle imprese.