COMUNICATI STAMPA

CONFINDUSTRIA: VIA LIBERA UFFICIALE DELLA COMMISSIONE DI DESIGNAZIONE A TUTTI E 4 I CANDIDATI
Dalla fine della prossima settimana al via le consultazioni della base associativa

Roma, 17 febbraio 2024 - La Commissione di designazione, d’intesa con il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi e con il Collegio speciale dei Probiviri confederali, dopo aver effettuato tutte le verifiche sulla documentazione prodotta, non ha rilevato elementi formalmente ostativi ed ha ammesso alle consultazioni tutti e quattro i candidati alla presidenza di Confindustria.
In ordine alfabetico, si sono candidati Edoardo Garrone, Antonio Gozzi, Alberto Marenghi ed Emanuele Orsini. Tutti hanno superato la soglia percentuale di appoggio da parte del 10% dei componenti del Consiglio Generale, richiesta dallo statuto confederale.
Il calendario delle audizioni sul Sistema associativo è stato aggiornato e le consultazioni prenderanno avvio alla fine della prossima settimana e si concluderanno nella prima decade di marzo.


DOLCE&GABBANA, CONFINDUSTRIA E FINARTE INSIEME PER SUPPORTARE IL PATRIMONIO DELLA VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA

All’asta dodici creazioni uniche di Dolce&Gabbana Alta Sartoria ispirate alle tavole del Codice Atlantico protagoniste della mostra “Imagining the future. Leonardo da Vinci: In the mind of an Italian genius” promossa da Confindustria

Milano, 15 febbraio 2024 - Moda e arte, impresa e genio tornano a intrecciarsi in una nuova iniziativa benefica promossa da Dolce&Gabbana in collaborazione con Confindustria, Ve neranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e Finarte. Dopo il successo della mostra “Imagining the future. Leonardo da Vinci: In the mind of an Italian genius”, organizzata da Confindustria, che in occasione dell’apertura della sede a Washington nell’estate 2023 ha portato per la prima volta dalla Biblioteca Ambrosiana agli Stati Uniti dodici preziose tavole del Codice Atlantico vinciano, e di cui Dolce&Gabbana è stata tra i partner d’eccellenza, la casa di moda rinnova il supporto al capitale artistico e culturale italiano: dodici speciali foulard di Alta Sartoria saranno oggetto di un’asta il cui intero ricavato verrà devoluto alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, a favore della tutela e della conservazione del suo patrimonio.

Ogni foulard di seta della collezione, esemplare unico di Dolce&Gabbana Alta Sartoria, è ispirato a una delle dodici tavole del Codice Atlantico oggetto della mostra, ora tornate alla Biblioteca Ambrosiana dove riposeranno al buio per i prossimi tre anni: una summa della genialità innovatrice di Leonardo e del suo istinto alla intrapresa che traspaiono dall’analisi dei suoi modelli avveniristici. Dagli studi sul moto perpetuo ai progetti di scavatrici e ali meccaniche, dall’idraulica all’architettura, i soggetti d’eccezione al centro di queste creazioni Dolce&Gabbana invitano a intraprendere un viaggio nella storia verso un moderno Rinascimento, in una grande celebrazione del genio della mente italiana.

L’asta benefica, resa possibile grazie al generoso supporto della casa d’asta italiana Finarte che non imporrà alcuna commissione sulla vendita, verrà battuta il 15 marzo 2024 e sarà accessibile da tutto il mondo online, tramite offerta scritta o telefonica a partire dal 16 febbraio. I foulard saranno inoltre disponibili per la visione su appuntamento presso la rinnovata sede di Finarte in via dei Bossi 2 a Milano.

Fortemente condivisa da Confindustria, l’iniziativa si inserisce nel solco del legame d’amicizia tra Dolce&Gabbana e Veneranda Biblioteca Ambrosiana, instauratosi nel 2019 in occasione dell’evento di presentazione della Collezione Alta Orologeria e rinsaldato nel 2021 con la donazione del maestoso orologio da torre Chiaravalle, ora entrato a far parte del patrimonio permanente dell’istituzione culturale. Nell’estate 2023, l’orologio è stato eccezionalmente trasferito insieme alle tavole del Codice Atlantico alla Public Library di Washington DC ed esposto all’interno del percorso della mostra “Imagining the future”. Un viaggio dall’Europa all’America raccontato anche dalle immagini del documentario Atlantico, promosso da Confindustria, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nell’ottobre 2023 e proiettato oggi in esclusiva alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.

Tutti i dettagli e le modalità di partecipazione all’asta dei foulard Dolce&Gabbana Alta Sartoria sono disponibili sul sito www.finarte.it

CONFINDUSTRIA: FONDAZIONE MAI PREMIA LE VINCITRICI DI “WOMEN IN STEM”, IL PROGETTO CHE HA L’OBIETTIVO DI AMPLIARE LA PRESENZA DELLE DONNE NELLE MATERIE SCIENTIFICHE

Assegnate 8 borse di studio del valore di 3mila euro ciascuna alle studentesse più meritevoli iscritte al primo anno del Corso di Laurea Magistrale nelle discipline STEM

Roma, 7 febbraio 2024 – Hanno risposto in 78, da tutta Italia e con profili di altissimo livello, alla seconda edizione del Progetto della Fondazione Giuseppina Mai “Women in STEM”, che nasce con l’obiettivo di supportare le studentesse iscritte alle discipline Stem a realizzare i propri percorsi di carriera favorendo allo stesso tempo l’aumento della presenza femminile nel tessuto produttivo del Paese e all’interno del mondo della ricerca e innovazione.

L’iniziativa, rivolta alle studentesse iscritte al primo anno del Corso di Laurea Magistrale nelle discipline Science, Technology, Engineering, Mathematics ha premiato le 8 più meritevoli, che hanno vinto le borse di studio del valore di 3mila euro messe a disposizione dalla Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria, in collaborazione con Assolombarda nell’ambito del progetto STEAMiamoci, Fondazione Bracco e Space Work Srl.

Il progetto intende promuovere la presenza femminile nelle facoltà scientifiche in cui la percentuale di donne iscritte è minore e, accompagnando le studentesse verso percorsi professionali nel campo dell'innovazione e della tecnologia, contribuisce a ridurre il tasso di abbandono precoce degli studi universitari. L’Italia, infatti, sconta un divario rispetto agli altri paesi, nella diffusione dell’approccio scientifico. Per questo vanno supportate tutte le azioni necessarie per effettuare un grande salto culturale che coinvolga le famiglie e la società, anche attraverso un orientamento scolastico mirato che incoraggi le ragazze a scegliere dei percorsi di studio nelle lauree STEM.

“È importante aumentare la presenza delle donne nelle discipline STEM, che rappresentano le competenze del futuro e che sono sempre più richieste nel mondo del lavoro” – ha affermato Diana Bracco, Presidente Fondazione Mai di Confindustria. “Il progetto Women in STEM rappresenta un contributo concreto per valorizzare la componente femminile all’interno di un Sistema integrato di Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Un sistema, basato sulla partnership pubblico – privato e sulla cogenerazione, che ha un ruolo essenziale per vincere sfide come digitale, green, energia e salute” ha aggiunto.

Secondo Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano: “Confindustria è in prima linea nell'orientamento delle giovani donne verso le competenze Stem e premia coloro che scelgono questi percorsi affinché possano ispirare tante loro coetanee. Abbiamo bisogno di più competenze tecnico-scientifiche per l'industria e per il Paese e abbiamo il dovere di farle conoscere alle nuove generazioni ed in particolare alle ragazze che possono portare un contributo fondamentale di qualità e quantità al nostro capitale umano”.

“Promuovere l'istruzione femminile nelle STEM è un investimento per il futuro delle imprese e della società” – ha osservato il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada – “considerando quanto l’eliminazione del gap di genere possa garantire maggiore diversità e adattabilità alle sfide tecnologiche, opportunità di carriera e crescita personale per le giovani donne, un bilanciamento più maturo dell’asse vita-lavoro. Con Assolombarda crediamo sia cruciale mettere in campo azioni concrete per garantire condizioni abilitanti per l'empowerment femminile. Anche per questo abbiamo deciso, quest’anno, di aprire un asilo nido all’interno del nostro Palazzo, il primo dell’intero sistema confindustriale. L’obiettivo è rispondere all’urgenza di sostenere le lavoratrici e i lavoratori nel bilanciare vita professionale e familiare, che sappiamo essere uno degli aspetti chiave per supportare le donne nel partecipare alla vita economica del Paese”.

“La presenza femminile nelle lauree STEM è fondamentale per promuovere l'uguaglianza di genere e favorire l'innovazione, stimolando soluzioni più diverse e inclusive per le sfide del futuro” ha aggiunto infine Dorika Franchini, Presidente di Space Work.


SNAM LANCIA INSIEME A CONFINDUSTRIA UN MARKET TEST DEDICATO ALLA DOMANDA DI IDROGENO E UNA RACCOLTA DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER IL TRASPORTO E LO STOCCAGGIO DI CO2

Roma, 5 febbraio 2024 – Snam, con il supporto di Confindustria, lancerà ufficialmente a partire dal 7 febbraio un market test sulla domanda di idrogeno in Italia e, in collaborazione con Eni, una raccolta di manifestazioni di interesse non vincolanti per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna, nell’ambito del progetto di carbon capture and storage (CCS) lanciato nei mesi scorsi.

Le iniziative si inseriscono nel più ampio quadro di attività di Snam volte a supportare la transizione energetica del Paese. La sinergia con Confindustria consentirà di individuare e approfondire con le diverse realtà manifatturiere ed energivore associate due mercati strategici per il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione italiani ed europei. Le informazioni raccolte saranno, pertanto, rese disponibili alle Istituzioni coinvolte nella definizione del quadro normativo e regolatorio di riferimento, e costituiranno un importante riferimento per pianificare lo sviluppo delle filiere dell’idrogeno e della CCS in Italia.

In uno scenario energetico come quello attuale, sicurezza e transizione energetica sono due lati di una stessa medaglia. Snam, oltre a garantire forniture continue di energia, è impegnata quotidianamente nello sviluppo di un sistema italiano ed europeo che traguardi il trasporto di molecole decarbonizzate”, ha commentato Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization di Snam. “Con il lancio del market test dedicato all’idrogeno e della raccolta di manifestazioni di interesse per il progetto CCS di Ravenna, vogliamo confermare il ruolo centrale di Snam nel facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Paese tenendo in considerazione le caratteristiche del nostro tessuto industriale”.

"Gli eventi straordinari che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno messo prepotentemente in risalto i temi dell’indipendenza strategica e della sicurezza energetica nazionale ed europea, rendendo indispensabile l’adozione di nuove soluzioni in grado di conciliare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con quelli di politica industriale e di stabilità socioeconomica", ha aggiunto Raffaele Langella, Direttore Generale Confindustria. “La risposta a queste esigenze per il nostro Paese passa anche dalla costruzione di un mix energetico basato sulla complementarità di diverse soluzioni tecnologiche, compreso l’idrogeno rinnovabile e la CCS. Auspichiamo che questa iniziativa agevoli il percorso di transizione energetica facendo leva sugli investimenti in ricerca, per mettere a segno contemporaneamente tre diversi obiettivi: la decarbonizzazione, la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti”.

Per il raggiungimento dei target europei, la realizzazione di progetti di decarbonizzazione necessita di pragmatismo e sinergie fra gli operatori del comparto energetico, fondamentali per intercettare i bisogni reali del tessuto industriale, del trasporto e civile del territorio.

Entrambe le iniziative saranno presentate attraverso un webinar dedicato, che si svolgerà alle ore 11 del 7 febbraio e che si potrà seguire all’indirizzo https://snam-2024.ambientivirtuali.it/register.php.

Le attività termineranno il 5 aprile e i risultati verranno condivisi in forma aggregata entro il terzo trimestre del 2024.

In particolare, il market test dedicato all’idrogeno ha l’obiettivo di raccogliere dati e informazioni tecniche ed economiche per approfondire lo stato attuale e prospettico relativo al consumo e alla produzione, sia come vettore energetico che come materia prima. Tali informazioni serviranno a valutare inoltre il grado di allineamento del mercato con i target nazionali ed europei.

La raccolta di manifestazioni di interesse per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna è pensata con il fine di informare gli stakeholder circa il progetto Ravenna CCS sviluppato in joint venture paritetica da Eni, operatore, e Snam, raccogliendo alcuni dati di base sugli emettitori interessati e, in maniera non vincolante, il loro interesse per questa soluzione di decarbonizzazione. Sulla base dei dati raccolti, che si andranno ad aggiungere a quanto già disponibile, Eni e Snam potranno ottimizzare lo sviluppo del progetto, con particolare focus sulle modalità e soluzioni di trasporto della CO2.

Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nella pagina dedicata del sito Snam https://www.snam.it/it/i-nostri-business/idrogeno/market-test-idrogeno-e-CCS.html, da cui è possibile accedere ai link relativi ai singoli questionari.



Il Consiglio generale di Confindustria ha individuato i saggi che costituiranno la commissione di designazione.  I nomi estratti sono Mariella Enoc, Andrea Moltrasio e Ilaria Vescovi. È stato estratto un quarto nome di riserva in caso di indisponibilità di uno dei tre saggi: è Luciano Vescovi. La commissione avrà il compito di  valutare le candidature e consultare la base associativa.


CONSIP S.P.A. E CONFINDUSTRIA INSIEME PER UN’INTERAZIONE PIU’ EFFICACE TRA FABBISOGNI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED ESIGENZE DELLE IMPRESE

Oggi la firma del Protocollo di collaborazione alla presenza dell’Amministratore Delegato di Consip S.p.A., Marco Mizzau, e del Direttore Generale di Confindustria, Raffaele Langella

 

Roma, 19 dicembre 2023 - Consip S.p.A. e Confindustria hanno siglato un Protocollo di collaborazione con l’obiettivo di incrementare e rendere più efficace l’interazione tra i fabbisogni delle amministrazioni pubbliche e le esigenze delle imprese.

Il nostro sistema economico è chiamato a sostenere il Paese nelle grandi trasformazioni in atto: dal cambiamento climatico all'invecchiamento della popolazione, dalle grandi innovazioni tecnologiche e digitali alla riorganizzazione delle catene globali del valore. Il Protocollo firmato da Consip S.p.A. e Confindustria intende dare una spinta propulsiva alla gestione di queste sfide: il sistema nazionale degli acquisti pubblici può, infatti, rappresentare un importante strumento di politica industriale e di crescita economica per il Paese e agire da leva di riqualificazione di domanda pubblica e offerta privata.

Tra gli obiettivi dell’ accordo – siglato oggi a Roma tra Consip S.p.A., nella persona dell’Amministratore Delegato Marco Mizzau, e Confindustria, rappresentata dal Direttore Generale Raffaele Langella – vi sono:

•        il rafforzamento degli appalti pubblici come “acceleratore” di innovazione nel sistema pubblico-privato; un maggiore coinvolgimento delle imprese nella domanda pubblica; una conoscenza più approfondita del nuovo Codice dei contratti pubblici, anche in vista della digitalizzazione degli appalti;
•        l’analisi congiunta di dati e tendenze sull’andamento di domanda e offerta, per conoscere le esigenze delle amministrazioni; favorire la ricostruzione delle filiere, la possibilità per le imprese di offrire prodotti tecnologicamente più avanzati o alternativi rispetto agli attuali fabbisogni, anche in un’ottica di riqualificazione della spesa;
•        l’attivazione di iniziative di diffusione e promozione sul territorio, che coinvolgeranno imprese e associazioni aderenti a Confindustria.

Una comunione di intenti fra due realtà che, ciascuna nel proprio ruolo, sono centrali per il Sistema Paese. Da un lato, Consip S.p.A. che - in qualità di centrale di committenza nazionale - gestisce ogni anno circa 25 miliardi di euro, pari a oltre l’1,3% del PIL italiano, con più di 500mila contratti stipulati tra 140mila imprese e 13.500 amministrazioni. Dall’altro, Confindustria, la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, a cui aderiscono volontariamente oltre 150mila imprese di dimensioni piccole, medie e grandi, per un totale di oltre 5,3 milioni di addetti e un contributo al PIL del Paese pari al 34%.


CULTURA: CONFINDUSTRIA, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, UNIVERSITÀ LIUC E UNINDUSTRIA PREMIANO GLI STUDENTI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO AUDIOVISIVO “DALL’IMPRESA ALLO SCHERMO. VIDEORACCONTI E STORIE IN FORMA BREVE"

Il riconoscimento a “Una giacca rossa” del Gruppo Unicredit 3

 

Roma, 4 dicembre 2023 – Un viaggio nella cultura d’impresa attraverso il linguaggio dei filmati industriali e della narrazione audiovisiva. E’ il progetto “Dall’impresa allo schermo. Videoracconti e storie in forma breve”, ideato da Confindustria con il suo Archivio Storico – Biblioteca, dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza con la biblioteca di letteratura e cultura d’impresa BiblHuB, dalla Liuc con l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa e da Unindustria, che partecipa con il Premio Film Impresa.  Oggi a Roma, presso il Centro Congressi dell’Università La Sapienza, si è tenuta la cerimonia di premiazione, che ha ospitato anche la tavola rotonda “Dialoghi interdisciplinari sull’impresa”, con i rappresentanti del mondo dell’Università, delle imprese e della comunicazione.
 
L’edizione 2023 del concorso, che si è svolta nell’ambito di una Masterclass dedicata ai giovani studenti universitari del corso di laurea magistrale in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa, aveva l’obiettivo di avvicinare il mondo dell’associazionismo imprenditoriale a quello delle Università e del settore della comunicazione. È andata in questa stessa direzione la scelta di inserire la cerimonia nell’ambito del calendario di eventi nazionali della XXII Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria. Una manifestazione che, giunta alla ventiduesima edizione, celebra e diffonde i valori del patrimonio imprenditoriale italiano.
 
E proprio sulla storia dell’impresa raccontata dal corto e dalla sua capacità di trasmetterne i valori, la giuria d’onore, presieduta dal regista Luca Lucini, e composta da Raffaele Langella, Giampaolo Letta, Alberto Marinelli, Federico Visconti, Bianca Imbembo e Mario Sesti, ha assegnato il primo premio a “Una Giacca Rossa” del Gruppo UniCredit 3. La motivazione espressa dai giurati è stata la seguente: “Con la disinvoltura di un accorto narratore, individua un punto di vista inedito attraverso il quale mettere in luce, sottolineare e soprattutto comunicare, fini e peculiarità d'impresa con precisione ed economia di mezzi”.
 
Alla premiazione sono intervenute le aziende che hanno partecipato al progetto – Almaviva, Edison-Fondazione Eos, Ferrovie dello Stato Italiane, Umana, UniCredit – e gli esperti del settore della comunicazione e dell’audiovisivo come D-Hub Studios, Spencer & Lewis, Onstream Studio, Bendo, che hanno accompagnato il percorso ideativo e realizzativo degli studenti. Un’occasione importante per i ragazzi che, in questo modo, hanno avuto l’opportunità di approfondire tutte le fasi di lavorazione un corto ideato per le piattaforme social, dalla progettazione alla realizzazione, fino alla promozione.
 
Uno stage presso una delle aziende partner della Masterclass è il premio che si è aggiudicato ciascun componente del gruppo salito sul gradino più alto del podio.
Inoltre, il video vincitore entra di diritto tra quelli che concorrono al voto della giuria popolare del Premio Film Impresa edizione 2024, l’evento di Unindustria dedicato ai filmati industriali, presieduto da Giampaolo Letta e con la direzione artistica del critico cinematografico Mario Sesti.  La sua prima edizione si è svolta proprio quest’anno e porta la firma delle numerose aziende italiane che, attraverso video e documentari, hanno contribuito alla promozione degli strumenti dell’arte del cinema e dei valori della cultura d’impresa.



PMI DAY 2023: NUOVO RECORD DI PARTECIPAZIONE. LA LIBERTA’ AL CENTRO DELL'INCONTRO TRA GIOVANI E IMPRESE


Dal 2010 aperte le porte delle imprese a oltre 500mila ragazzi


Baroni: la libertà non va data mai per scontata, è precondizione del fare impresa, base per presente e futuro sostenibile



Roma, 17 novembre 2023 – Nuovo record per il PMI DAY 2023: l’iniziativa, giunta alla quattordicesima edizione, prosegue il suo trend di crescita. Al via oggi la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, organizzata da Piccola Industria Confindustria insieme alle associazioni del Sistema, con una serie di iniziative in simultanea in tutte le regioni, programmate anche in altre date. Circa 1.300 le imprese coinvolte, quasi 700 le scuole medie e superiori e oltre 49.000 i partecipanti: numeri che confermano e superano il record raggiunto lo scorso anno. In campo tutte le Associazioni territoriali del Sistema che hanno aderito all’iniziativa insieme ad Assosistema, Confindustria Moda e Federchimica.  

Al centro, ancora una volta, l’impegno delle imprese nel raccontarsi ai giovani attraverso incontri e visite guidate in azienda che coinvolgono, oltre agli studenti, anche insegnanti, famiglie, istituzioni locali e stampa. Un importante momento di confronto in cui le imprese riaffermano il loro ruolo di attore sociale sul territorio, soprattutto alla luce dell’enorme gap di competenze e figure professionali tecnico-scientifiche che affligge il Paese.  Dal 2010, anno di nascita della manifestazione, le Pmi di Confindustria hanno aperto le loro porte complessivamente ad oltre 500mila ragazzi.

 
L’edizione 2023 ha come focus la “libertà”, quale presupposto per realizzare le proprie aspirazioni contribuendo a generare benessere collettivo, come leva per la ricerca, per l’innovazione e per la crescita economica. Libertà che si accompagna al senso di responsabilità e al rispetto verso gli altri e verso il bene comune e all’affermazione dei valori della convivenza civile, di cui la scuola e l’impresa sono presidi fondamentali. A partire dal 2021 la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Da anni, inoltre, prosegue la partnership con Confagricoltura in alcuni territori – Alessandria, Bari - BAT,  Bergamo, Brescia e Taranto - per raccontare la realtà dell’impresa anche nel settore agricolo.
 
L’impronta internazionale della manifestazione è confermata, per il sesto anno consecutivo, dal patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2015, infatti, il PMI day si svolge anche all’estero e quest’anno, per la prima volta, raggiunge il Brasile in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a San Paolo. Torna anche negli USA dove la Miami Scientific Italian Community ha organizzato una serie di eventi in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington D.C. e la sua rete Diplomatica Consolare, ABROAD TO - The Community of Italian Companies, la California Scientific Italian Community, ODLI -  Organization for the Development of Italian Studies, RetImpresa e la Texas Scientific Italian Community. Inoltre, è stata rinnovata la collaborazione con le rappresentanze internazionali di Confindustria Albania, Bulgaria e Serbia.
 
Il presidente di Piccola Industria, Giovanni Baroni, partecipa all’evento organizzato da Confindustria Brescia presso il Salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia, dove il tema della “libertà” viene sviluppato attraverso un “Teen Talk” in cui un gruppo di ragazze e ragazzi dialoga con il sociologo Stefano Laffi su scelte di vita, desideri, limiti. Questa volta sono i giovani a raccontarsi alle imprese perché possano comprendere e integrare la loro prospettiva sul mondo. Baroni interviene, in video collegamento, anche all’iniziativa dell’Unione Industriali Napoli in Piazza dei Martiri dove viene assegnato il premio “Giògiò, intitolato a Giovan Battista Cutolo, ragazzo ucciso tragicamente dalla criminalità organizzata. In gara gli elaborati cartacei e multimediali dedicati al concetto di libertà connessa al lavoro - come competitività, dignità, legalità e benessere - realizzati dai ragazzi delle scuole che hanno partecipato agli incontri aziendali che si sono svolti dal 6 al 10 novembre.
 
Quest’anno abbiamo voluto dedicare il PMI DAY al tema della libertà perché, oggi più che mai, è un valore di cui avere maggiore consapevolezza e verso cui rinnovare l’impegno proprio perché profondamente minato dalla grande instabilità e dai conflitti che coinvolgono Ucraina e Medio Oriente – ha commentato il presidente della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Baroni. “E’ il motore propulsore del presente e del futuro socialmente sostenibile, base imprescindibile della cultura d’impresa. E’ una precondizione stessa del fare impresa: solo dove c’è libertà è possibile sviluppare concorrenza e competitività. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a non darla per scontata e a considerarla uno spazio che si conquista ma che si può e si deve ampliare. La libertà va respirata fin da piccoli, è l’ossigeno con cui le nuove generazioni devono crescere e formarsi. I giovani sono liberi per definizione e l’impresa è pronta a sostenerli affinché la loro libertà e la loro unicità possa dispiegarsi appieno attraverso lo studio, le competenze e la costruzione di un percorso professionale di successo e soddisfazione”.

L’iniziativa, curata da Claudia Sartirani, coordinatore nazionale del Pmi Day Piccola Industria, con il supporto di un gruppo di lavoro dedicato, è inserita nella XXII Settimana della Cultura d’impresa, organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle Pmi promossa dalla Commissione Europea. “La libertà è partecipazione. Ringrazio il gruppo di lavoro, tutte le Associazioni territoriali, le migliaia di imprese e le numerosissime scuole, gli studenti e i docenti  che hanno aderito a questa edizione – ha sottolineato Sartirani. “I numeri e la qualità delle proposte ci confermano che la strada è quella giusta e che la semina di valori e conoscenza di queste 14 edizioni ha dato buoni frutti. I giovani sono il nostro capitale più prezioso, il nostro miglior investimento per il futuro”.



CONFINDUSTRIA E IL SOLE 24 ORE PRESENTANO “ITALY X”, LA CERTIFICAZIONE DI ECCELLENZA PER LE AZIENDE ITALIANE

Il riconoscimento avrà durata biennale ed è rivolto alle aziende manifatturiere italiane

Roma, 16 novembre 2023 – È stata presentata oggi a Roma la nuova iniziativa di certificazione per le aziende italiane messa a punto da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Confindustria. Un progetto unico in Italia creato per riconoscere, attribuire valore e dare visibilità alle imprese che incarnano e rappresentano i valori dell’italianità: ricerca della qualità, stile, cura del dettaglio e creatività. La certificazione, di durata biennale, consente di individuare le imprese dotate della capacità di ideare, progettare, innovare e produrre secondo i tratti distintivi della tradizione italiana, andando oltre la semplice fabbricazione del prodotto.

Il conseguimento del marchio da parte della singola azienda è subordinato al superamento di un audit condotto da primari enti di certificazione indipendenti sulla base di un Disciplinare definito da Il Sole 24 Ore. La Certificazione è rivolta a due target di imprese del comparto manifatturiero: da un lato le PMI fino a 50 milioni di fatturato all’anno e dall’altro le Grandi Aziende con fatturato superiore ai 50 milioni all’anno. Alla scadenza della certificazione è previsto il rinnovo attraverso un nuovo audit.

Alla presentazione del progetto da parte di Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 ORE, e Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria, è seguito il dibattito sul valore dell’italianità nel posizionamento competitivo delle imprese con alcuni top manager di aziende, diverse per dimensioni e settore di appartenenza, rappresentative dei valori dell’italianità: Fedele Usai, Managing Director Dolce&Gabbana, Cosimo Rummo, Presidente e AD Pastificio Rummo SpA, Fabio Rossello, Amministratore Delegato Paglieri SpA, Filippo Lintas, General Manager Sapio Life Italia, Tiziana Di Gennaro, Consigliere di amministrazione Centro Orafo il Tarì, Massimo Centonze, Amministratore Delegato ITP Industria Termoplastica Pavese, Francesca Nonino, Responsabile Comunicazione Web Nonino Distillatori.

“Valorizzare le imprese italiane e l’eccellenza che rappresentano significa sostenere la nostra economia e promuovere la crescita del nostro paese. Questo è un impegno che Il Sole 24 Ore porta avanti da 158 anni e la certificazione che abbiamo presentato oggi risponde a questa nostra mission. Con ItalyX Il Sole 24 Ore e Confindustria vogliono supportare con un'iniziativa concreta quella che è una delle ricchezze del nostro paese, il settore manifatturiero, rafforzandone la riconoscibilità sui mercati interni ed esteri” ha commentato Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 ORE.

“L’italianità è una leva di competitività per la nostra industria, che si fonda sulla capacità di creare prodotti belli e ben fatti, curati nei particolari e nel design. Con questa iniziativa vogliamo rafforzare la visibilità delle competenze e del know delle imprese italiane e la loro forte identificazione con il metodo italiano di produrre. Proteggere e valorizzare queste caratteristiche è il nostro obiettivo”, ha affermato Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria.

Nel corso dell’evento è stato presentato il marchio “ItalyX – Certified Italian Excellence” sviluppato con il supporto dell’agenzia di comunicazione Pomilio Blumm e registrato da Il Sole 24 Ore. Il logo rappresenta il DNA che caratterizza le aziende manifatturiere italiane, espresso nelle tre parole del suo pay off: Italia ed Eccellenza, un binomio inscindibile quando si parla di qualità, stile, cura del dettaglio, creatività, e Certificazione, per sottolineare il rigore alla base del disciplinare e del processo con cui il marchio viene concesso in licenza alle aziende richiedenti.

Il progetto di certificazione sarà accompagnato da iniziative di visibilità, sia a livello italiano che internazionale, dedicate alle aziende certificate, promosse congiuntamente da Confindustria e da Il Sole 24 Ore con il coinvolgimento delle associazioni territoriali e di categoria, dei Professionisti del network Partner 24 ORE, e dall’organizzazione di eventi che vedranno la partecipazione di istituzioni nazionali ed internazionali e del mondo accademico.

Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nel sito dedicato: www.italy-x.com


SOSTENIBILITA’, CONFINDUSTRIA: CONSUMATORI GUIDATI DA QUALITA’ E PREZZO, L’80% SI DICHIARA ATTENTO
Secondo la ricerca Havas, le imprese considerano la sostenibilità una soluzione a lungo termine ma solo 1 pmi su 4 ha una figura dedicata
Da Ros: senza politiche pubbliche a supporto degli investimenti 5.0, rischio di costi insostenibili e di perdere quote di competitività

Roma, 15 novembre 2023 - Confindustria ha presentato una ricerca sullo stato dell’arte della sostenibilità in Italia, che fornisce un'analisi quantitativa del sentiment dei consumatori nei confronti della sostenibilità a 360° e sulla valutazione della maturità delle aziende italiane nell'integrazione di tali temi nelle rispettive realtà. Tra ottobre e novembre scorsi l’indagine, condotta da Havas Pr, ha coinvolto un campione di 500 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana e 16 imprenditori del panorama industriale italiano.
Lo studio è stato illustrato in occasione dell’evento principale della XXII Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria “Industria 5.0: il futuro è qui. Consapevolezza e sviluppo sostenibile” al MAXXI di Roma. La giornata, attraverso gli interventi di illustri relatori, ha dedicato particolare attenzione alla riflessione e alla condivisione di esperienze sui temi chiave della sostenibilità e della responsabilità economica, ambientale e sociale nelle varie declinazioni e in diversi settori.

Dall’ indagine quantitativa sui consumatori è emerso che gli italiani continuano a prediligere prodotti di alta qualità, ma il prezzo resta un determinante critico: il 92% considera la qualità e l'89% il costo come i principali fattori di acquisto. La sostenibilità, focalizzata su aspetti ambientali e sociali, è rilevante per l'80% degli intervistati, con particolare attenzione da parte di donne e individui tra i 55 e 64 anni. La presenza di figli accentua l'interesse per qualità, origine e sostenibilità della filiera.

Nonostante gli atteggiamenti positivi dichiarati, solo il 28% degli italiani si dichiara ‘molto attento’ alla sostenibilità, mentre il 52% si dichiara ‘abbastanza attento’ al tema - associandolo principalmente al riciclo e alla raccolta differenziata; 1 su 5 (20%) si dichiara indifferente o considera la sostenibilità non rilevante. Il 60% degli intervistati dichiara di non conoscere l’acronimo ESG.

Mentre la responsabilità individuale è legata all'ambiente e al riciclo, le aziende sostenibili sono giudicate sia per temi ambientali che sociali. Il 46% degli intervistati considera la tutela dei lavoratori come il principale criterio per un'azienda sostenibile, seguito dal rispetto delle pari opportunità (41%).

I giovani si informano e scelgono marchi sostenibili, mentre il 57% degli italiani è disposto a optare per prodotti sostenibili senza impatti sul portafogli, scendendo al 50% nella fascia 45-54 anni.

Per il settore privato, emerge l'importanza della comunicazione trasparente ed efficace. I consumatori, infatti, si informano principalmente attraverso canali diversificati, con il sito ufficiale dell'azienda al primo posto (45%). La comunicazione diventa anche uno strumento di employer branding, con una distribuzione equa tra i generi, le età e le diverse provenienze dei consumatori.

Dall’indagine qualitativa realizzata attraverso interviste agli imprenditori è emerso che le imprese italiane integrano la sostenibilità sin dalla fondazione e la considerano una soluzione a lungo termine. Le imprese stanno evolvendo da un approccio "conforme alle normative" a un approccio che utilizza la sostenibilità per differenziarsi sul mercato. La soddisfazione dei dipendenti è prioritaria, con attenzione crescente all'inclusione ed equità. Il welfare, le competenze e il rapporto con le scuole sono temi rilevanti. L'innovazione tecnologica è fondamentale per la transizione green, con un focus sull'economia circolare e l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale. La governance della sostenibilità e il passaggio generazionale sono sfide, con solo il 25% delle PMI che ha una figura dedicata alla sostenibilità.

La collaborazione tra filiere è un elemento chiave. Le imprese investono nella formazione ESG per supportare le filiere più piccole. Il Made in Italy, con i suoi tratti distintivi di qualità, creatività e relazioni umane, offre un vantaggio unico.

Le priorità di investimento denotano un chiaro focus verso un approccio integrato alla sostenibilità: digitale, green e capitale umano-formazione ESG.

Le imprese intervistate esprimono la necessità di rivedere le politiche industriali – nazionali ed europee – in ottica di integrazione dei tre aspetti della sostenibilità E-S-G, per puntare sul made in Italy come leva efficace per valorizzare il nostro Paese sui mercati di tutto il mondo, generando ricchezza e sviluppo nel lungo periodo.

“Il capitalismo sta evolvendo e le imprese sono chiamate non più a produrre valore ma valori: economici, sociali e ambientali. Il business in chiave 5.0 mette l’uomo al centro e chiarisce che quello sulle persone è, oggi, un investimento industriale – ha affermato Katia Da Ros, Vicepresidente di Confindustria per Ambiente, Sostenibilità e Cultura. In questo contesto, l’employer branding è un fattore chiave per comunicare i propri valori e condividere una visione di futuro e di comunità, puntando sulle risorse umane. A ciò si aggiunge una buona governance della sostenibilità, che significa anzitutto un’organizzazione aziendale in grado di accompagnare l’evoluzione dei processi produttivi. L’approccio alla sostenibilità – ha proseguito Da Ros - non può che essere integrato, come emerge chiaramente nelle interviste qualitative dell’indagine: una buona governance è il presupposto per una buona rendicontazione; una buona rendicontazione per un efficace employer branding e quest’ultimo per far evolvere i modelli di business in chiave 5.0”.

“Tutto questo – ha sottolineato la Vicepresidente di Confindustria Da Ros - si traduce in investimenti per le imprese ma, senza politiche pubbliche che li supportino e che siano guidate dal criterio della neutralità tecnologica, rischia di trasformarsi in un costo insostenibile e di far perdere al Paese quote di competitività. Negli ultimi anni, con il Green Deal, abbiamo assistito ad una politica comunitaria che ha affrontato gli obiettivi ambientali in modo ideologico, senza comprendere i rischi per i settori industriali più esposti alla concorrenza internazionale e senza comprendere che lo sviluppo e l’innovazione industriale sono il punto centrale delle soluzioni tecnologiche per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, ambientale, economica e sociale – ha aggiunto Da Ros. Occorre adeguare i tempi della transizione green ai tempi di trasformazione industriale per evitare il rischio di deindustrializzazione in Europa e assicurare la sostenibilità economico-sociale. Bisogna stimolare, come fanno USA e Cina, gli investimenti innovativi, per trasformare la sfida della transizione ecologica in una grande opportunità di sviluppo sostenibile”.

L’intervento istituzionale della mattina è stato affidato al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha dichiarato: “È ormai assodato che lo sviluppo dovrà viaggiare inevitabilmente lungo i binari della sostenibilità. Lo sviluppo dovrà essere necessariamente e inevitabilmente sostenibile. Lo sviluppo al quale puntiamo è quello che porta benessere alle comunità senza intaccare l’ambiente e il territorio. È importante quindi che Confindustria abbia deciso di farsi parte attiva nel dibattito nazionale e internazionale: conferma il ruolo fondamentale delle imprese nell’intercettare, anticipare e condurre il cambiamento stimolato dal nuovo paradigma di sviluppo, Industria 5.0 che si sta affacciando in Europa, Italia compresa. Talenti esaltati dalle nuove soluzioni tecnologiche, elemento di crescita non traumatica se si rendono i processi sostenibili. Sono i punti qualificanti di Industria 5.0, alla fine, e per questo posso assicurarvi che il nostro impegno per portare a casa questo importante provvedimento non mancherà. Un impegno che sarà sempre ispirato dall’ascolto delle vostre posizioni”.

Il tema della sostenibilità è stato affrontato anche in ottica di marketing con Christian Sarkar, Founder Double Loop Marketing LLC, ed Enrico Foglia, Managing Director Regenerative Marketing Institute, che hanno sottolineato: “Nutriamo una convinzione profonda: la sostenibilità deve costituire il fondamento dello sviluppo, sia per le aziende che per le comunità locali. Per tale motivo, abbiamo sviluppato il nostro modello rigenerativo, concepito come risposta alla crescente domanda globale di progetti orientati alla salvaguardia dei beni comuni. In qualità di fondatori del Regenerative Marketing Institute, il nostro impegno è plasmare un futuro in cui la sostenibilità si traduca in un autentico motore di progresso".

Etica e centralità della persona, modelli alternativi e inclusivi nel lavoro, ruolo del digitale sono i temi della riflessione di Mons. Dario Edoardo Viganò, Vice cancelliere Pontificia Accademia delle Scienze sociali che ha detto: “La sostenibilità, richiamata dallo stesso Magistero sociale della Chiesa, è intesa sempre più frequentemente come una visione globale ed inclusiva, capace di riconoscere nelle attività umane le interconnessioni degli aspetti ecologici, sociali ed economici, ciò che si prefigge anche l’Industria 5.0. In essa, tutti dovrebbero partecipare alla medesima equazione di sviluppo. Nell’ottica della sostenibilità, lo sviluppo travalica la sola dimensione economica e interessa l’uomo e perfino l’ambiente. Va abbandonata la visione autoreferenziale dell’Homo oeconomicus, per sviluppare una nuova visone di uomo, nella quale il soggetto di riferimento è meno astratto e più eclettico, capace di relazioni di reciprocità, di motivazioni intrinseche ed è socialmente responsabile”.

L’evento “Industria 5.0: il futuro è qui. Consapevolezza e sviluppo sostenibile” è promosso da Confindustria con il sostegno di Intesa Sanpaolo e IWS, insieme al Main Partner strategico per la Cultura di Impresa 4.Manager, con la partnership di Audi e in collaborazione di Fondimpresa.


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