Baroni al Tgcom24: stimolare gli investimenti per affrontare le transizioni

31 marzo 2023

“Per mettere a terra le opere del Pnrr “bisognerà fare uno scatto olimpionico da centometristi, abbiamo detto già prima dell’avvento del nuovo governo che era necessario ricalibrare gli interventi del Pnrr sia in termini di tempistiche sia in termine di destinazioni. Ci vuole maggiore attenzione sugli aspetti infrastrutturali per fare avere una visione strategica e d’insieme”, così il presidente della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Baroni intervistato dal Tgcom24.

 

“Le Pmi sono la spina dorsale del nostro Paese ma anche i soggetti più fragili. Veniamo da un periodo di pandemia, dove la crisi era collegata alla mancanza di fatturato e di liquidità, da cui le imprese sono uscite più indebitate. Abbiamo avuto un 2021 di ripresa con abbrivio che è arrivato fino al 2022 quando siamo stati gelati dall’aumento dei costi dell’energia. Lo scorso agosto abbiamo temuto di non riuscire a superare l’inverno, alcune industrie si sono fermate perché il costo energetico non permetteva di lavorare in utile. Oggi fortunatamente la crisi energetica sta passando in secondo piano, complice anche un clima particolarmente mite, sebbene rimaniamo a livelli di prezzo pari al doppio del 2019”.

 

Secondo Baroni “ci troviamo, però, ad affrontare l’emergenza del rialzo dei tassi che ci preoccupa molto perché le imprese sono molto più indebitate del passato e questi debiti vanno pagati con tassi aumentati vertiginosamente. Ciò sta avendo un effetto diretto sugli investimenti, che hanno subito una frenata da parte di tutto il sistema industriale e in particolare da parte delle Pmi. Ma senza investimenti non c’è futuro. Stiamo uscendo da un lungo periodo di tassi nulli o negativi e le nostre imprese e la nostra economia non erano più abituate. Sarebbe auspicabile un allentamento dei tassi di sconto ma siamo consapevoli che non torneremo più ad una politica monetaria iper espansiva. C’è un tema di sostenibilità del debito pregresso e di slancio verso nuovi investimenti”.

 

Per il presidente della Piccola Industria “oggi ci troviamo di fronte ad un passaggio epocale che ci vede impegnati in due transizioni quella green e quella digitale: si aprono molte opportunità per le imprese ma anche molti rischi sociali. Dobbiamo scongiurare la dittatura tecnologica delineata dalla Ue ed essere concreti e pragmatici: le fonti rinnovabili non riusciranno a soddisfare al 100% un fabbisogno energetico in continua crescita. La parola chiave rimangono gli investimenti. Dobbiamo stimolarli supportando la transizione digitale e green delle imprese verso la nuova Industria 5.0 che oltre ad essere tecnologica e ditale è anche smart e sostenibile”.


Dove siamo
Complementary Content
${loading}