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Rapporto Esportare la dolce vita 2023

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capitoli

La facilità di riconoscere l’italianità come caratteristica di un prodotto e di apprezzarla si è affermata nel tempo in tutto il mondo, motivo per cui i consumatori sono disposti a riconoscere un valore superiore a un bene made in Italy piuttosto che a quello prodotto da un competitor, e di conseguenza a pagare di più per averlo. Il BBF e i suoi tratti distintivi sono la bandiera dell’italianità nel mondo.
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Negli anni dal 2018 al 2020 l’Italia ha visto contrarre leggermente le sue quote mondiali di export dei beni di eccellenza a causa di una generale crescita più lenta delle esportazioni italiane rispetto a quelle mondiali.
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Questo capitolo analizza quali siano le nuove potenziali opportunità a disposizione delle imprese del “bello e ben fatto” (BBF) nei mercati internazionali, a quanto possa ammontare il potenziale di export e quali siano i principali concorrenti dell’Italia.
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Nella conquista di nuovi mercati le imprese esportatrici italiane e di tutto il mondo devono confrontarsi con un nuovo paradigma economico che mette al centro lo sviluppo sostenibile. Si tratta di sfide avviate ormai da molto tempo, che impongono vincoli sempre più stringenti e rappresentano vantaggi competitivi per le imprese più rapide nel cogliere le nuove opportunità. In questo capitolo si ripercorre l’excursus storico, rivolgendo lo sguardo anche al futuro con l’orizzonte temporale 2030 e si mettono in risalto le peculiarità di rilievo per le imprese, con particolare riferimento agli obiettivi di sostenibilità per i principali comparti del BBF.
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I paesi ASEAN, pur rimanendo ancora una destinazione poco esplorata per il made in Italy (con un peso dell’1,5% sul totale dei beni esportati dall’Italia), hanno mostrato grande dinamicità nel decennio pre-Covid: tra il 2010 e il 2019 le esportazioni italiane verso tali paesi sono cresciute a un tasso medio annuo del 7%, ben superiore alla crescita registrata dall’export complessivo.
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Lo sguardo degli operatori dei settori Alimentare, Legno e arredo, Moda e Nautica e le appendici metodologica e statistica del volume EDV 2023.
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31 maggio 2023
Rapporto Ingenium 2023 - Il potenziale dei beni strumentali italiani ...
Prodotto: Esportare la Dolce Vita - Ingenium

Nell’affrontare lo scenario internazionale, l’Italia può far leva sulle esportazioni a elevata sofisticazione di beni strumentali. In particolare, a quelli che si distinguono per l’alta intensità di automazione, creatività e tecnologia. ACT comprende 202 categorie di prodotto (l’individuazione del gruppo ACT è stata realizzata in stretta collaborazione con le dodici associazioni di categoria facenti capo a Federmacchine) che si articolano in 12 comparti legati alla produzione di macchinari e accomunate soprattutto dall’elevato grado di precisione, da una presenza dell’elettronica sempre più pervasiva rispetto alla parte meccanica, dall’agilità nell’adottare soluzioni su misura e da un crescente contenuto di servizi nell’offerta di vendita.

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07 giugno 2023 Parma

Presentazione Rapporto Esportare la dolce vita 2023
Centro Studi  

Il rapporto si focalizza sul BBF, l’espressione più facilmente riconoscibile del made in Italy, riprendendo i tratti più caratteristici dell’heritage culturale dell’Italia, delle sue tradizioni, dei suoi paesaggi e delle sue opere d’arte, contribuendo a comporre l’immagine dell’Italia produttiva. In questo senso il “bello e ben fatto”, oltre a rappresentare una quota importante dell’export italiano nel mondo, fa da volano a tutte le esportazioni italiane, avendo un valore non solo economico, ma anche immateriale.

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25 marzo 2023
L’economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta - ...
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L’economia italiana nel 2022, nonostante gli straordinari rincari dell’energia, l’aggressione russa all’Ucraina e l’impennata dell’inflazione, ha tenuto molto meglio dell’atteso. Gli investimenti hanno guidato, insieme all’export che sembra seguire traiettorie migliori di quelle registrate dagli altri principali paesi europei. L’industria ha limitato i danni nonostante il fardello dei costi. Il 2023 si è aperto con una schiarita: il prezzo del gas è sceso in misura marcata pur rimanendo sopra i livelli storici. Ciò accelererà il rientro dell’inflazione che però è ancora alta e spinge la BCE a continui rialzi dei tassi. Gli impatti negativi di inflazione e politica monetaria sono oggi le principali ombre sullo scenario.

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