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TARI: esclusione delle aree produttive, dei magazzini e delle aree scoperte asservite all’attività produttiva.

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TARI: esclusione delle aree produttive, dei magazzini e delle aree scoperte asservite all’attività produttiva.

24 novembre 2014 | Politiche Fiscali

Si trasmette la risposta del Dipartimento delle Finanze ad un quesito posto da una impresa associata in ordine all’applicazione della TARI - TARSU agli immobili industriali, con particolare riguardo ai magazzini e alle aree scoperte asservite al ciclo produttivo.

Il Dipartimento delle Finanze ha chiarito che sono intassabili le aree sulle quali si svolgono lavorazioni industriali o artigianali, che sono generalmente produttive in via prevalente di rifiuti speciali, poiché la presenza umana determina la produzione di una quantità non apprezzabile di rifiuti urbani. Pertanto, secondo il Dipartimento delle finanze,  non può ritenersi corretta l'applicazione della TARI alle superfici specificatamente destinate alle attività produttive, con la sola esclusione di quella parte di esse occupata dai macchinari (cd. superficie ombra).

Il Dipartimento ha altresì precisato che i magazzini intermedi di produzione e quelli adibiti allo stoccaggio di prodotti finiti,nonché le aree scoperte asservite al ciclo produttivo e che risultano produttive, in via continuativa e prevalente, di rifiuti speciali non assimilabili,  devono considerarsi anch’essi intassabili. Tali esclusioni operano ex lege, a prescindere dall’intervento regolamentare dei comuni.

A tale riguardo, viene precisato che il potere riservato ai comuni per individuare, con proprio regolamento, le superfici da sottrarre all’assimilazione e, dunque, alla tassazione, in quanto produttive, con carattere di prevalenza, di rifiuti speciali non assimilabili, può essere esercitato nel ristretto ambito consentito dalla legge. Conseguentemente, i comuni possono individuare ulteriori superfici da escludere a tassazione rispetto a quelle già escluse ex lege.

Tenuto conto dell’importanza dei chiarimenti espressi e che la loro applicazione interessa tutte le imprese associate, Confindustria ha chiesto al Dipartimento delle Finanze di rendere pubblica la risposta fornita all’impresa associata,  diramando una apposita risoluzione.

Nelle more della pubblicazione della risoluzione, come peraltro messo in luce nella risposta fornita dal Dipartimento delle Finanze, vi invitiamo a prendere contatti con i comuni al fine di condividere le modalità di applicazione della disciplina in parola e definire le ulteriori superfici da sottrarre all’assimilazione e, quindi, dall’ambito applicativo della TARI. 

Con riserva di ritornare sull'argomento non appena sarà diramata diramata la risoluzione, si allega la risposta fornita dal Dipartimento delle finanze. 


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