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Il futuro passa per la sostenibilità

21 marzo 2019 | Politiche Industriali, Gruppo Tecnico

Negli ultimi dieci anni è cambiato il modo di guardare alla sostenibilità e alla responsabilità sociale: non sono più vetrine di business ma temi trasversali. Così Rossana Revello, presidente del Gruppo Tecnico Responsabilità Sociale d'Impresa di Confindustria, in una intervista pubblicata oggi dall'Eco di Biella.

La percezione diffusa che l’industria sia insensibile alla sostenibilità, non fotografa assolutamente la realtà. Il sistema produttivo ha investito e investe per garantire la compatibilità ambientale delle proprie produzioni e per sviluppare nuovi prodotti e processi a ridotto impatto ambientale.

L’industria italiana guarda ormai da tempo alla sostenibilità come opportunità e non come vincolo: secondo la ricerca GreenItaly, nel 2018 oltre 300 mila imprese dell’industria e dei servizi, hanno fatto investimenti green.

Le linee strategiche date dall’Europa e recepite dall’Italia, si devono trasformare in strumenti operativi concreti, con incentivi, premialità e prodotti finanziari mirati per non lasciar indietro neanche un anello della catena produttiva.

Occorre crescere in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Ora possono essere coniugate virtuosamente le esigenze di innovazione e progresso, come la scelta per la Tav, con quelle di rispetto dell'ambiente: la dicotomia tra lavoro e ambiente non ha più senso di esistere. L’innovazione è la risposta. Le infrastrutture sono necessarie a tutti: servono nel breve per garantire nuove opportunità di lavoro e nel medio e lungo termine per favorire gli scambi e i contatti tra persone e luoghi.


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