Orsini al Corriere della Sera: Per rafforzare il patrimonio delle imprese prevedere anche rivalutazione gratuita degli asset aziendali

23 luglio 2020 | Vice Presidente


«L'accordo raggiunto dal Consiglio europeo è fondamentale per far ripartire il Paese. Si tratta di un momento di svolta da gestire con lungimiranza e determinazione». 


Così Emanuele Orsini, Vice Presidente per il Fisco, il Credito e la Finanza,  al Corriere della Sera.

 

“Serve predisporre al più presto piani d’impiego delle risorse seri e credibili, per rilanciare l’economia, l’impresa e il lavoro. Occorre stimare ex ante obiettivi, tempi e risorse, puntando alla crescita degli investimenti ed evitando di aumentare la spesa pubblica corrente”.


Il vicepresidente Orsini giudica positivamente le misure eco e sisma bonus: “ora attendiamo il provvedimento attuativo”. 

 

In merito alla ripartenza del Paese, precisa Orsini, “non si potrà parlare di ripresa finché ci sarà incertezza sulla situazione sanitaria dei nostri partner principali e l'incognita del virus in autunno” e manifesta preoccupazione per l'export, ponendo l’accento sulla necessità di riavviare le grandi fiere del Made in Italy appena possibile.

 

Tra le criticità in arrivo con l’autunno Orsini indica una struttura finanziaria squilibrata e una bassa patrimonializzazione delle imprese. “Da marzo a oggi ci sono richieste al fondo centrale di garanzia per 72 miliardi. Sommate al milione e 200 mila richieste di moratoria per 194 miliardi, fanno un totale di 266 miliardi. Le aziende avranno forte bisogno di liquidità”.

 

Le misure contenute nel decreto rilancio prevedono già il credito d'imposta per chi rafforza il capitale, ma secondo Orsini “si tratta di misure complesse che hanno una durata eccessivamente breve poiché scadono il 31 dicembre 2020”.  E suggerisce di azzerare la tassazione per rivalutare gli asset aziendali, consentendo anche la rivalutazione di un singolo cespite, come ad esempio un capannone. Contestualmente, il Vice Presidente indica anche la necessità rinegoziare i debiti contratti, di allungarne le scadenze e, in quest’ottica, di potenziare il sistema delle garanzie.

 

Orsini rileva che a novembre il momento sarà “critico”, quindi tra le misure per sostenere la liquidità delle imprese, ribadisce la necessità di abolire l’Irap. Inoltre, in caso di una seria lotta all'evasione fiscale, il Vice Presidente assicura che Confindustria sarà al fianco del governo, anche se gli industriali guardano con favore a una riforma complessiva e coraggiosa del fisco. 


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