Nuovo Accordo per il Credito 2019

15 novembre 2018 | Credito e Finanza

Confindustria, ABI e le altre associazioni di rappresentanza delle imprese hanno sottoscritto il Nuovo Accordo per il Credito 2019.

L’Accordo - che entrerà in vigore il 1 gennaio 2019 è sarà valido fino al 31 dicembre 2020 - prevede nuove misure a sostegno delle imprese. In particolare, le micro, piccole e medie imprese operanti in Italia, potranno chiedere alle banche di:

  • sospendere per 12 mesi il pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere alla data della firma dell’Accordo. Tali operazioni potranno prevedere, in coerenza con la regolamentazione internazionale, un aumento del tasso di interesse rispetto a quello previsto nel contratto di finanziamento originario; ciò potrà però avvenire esclusivamente in funzione degli eventuali maggiori costi che la banca sosterrà in relazione all’operazione di sospensione (eventuali garanzie aggiuntive potranno mitigare o annullare l’incremento) e comunque in misura non superiore a 60 punti base. Potranno inoltre essere sospese le operazioni di apertura di conto corrente ipotecario;
  • allungare la scadenza dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere alla data della firma dell’Accordo fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Anche in questo caso e sempre in coerenza con la regolamentazione internazionale, il tasso di interesse potrà essere aumentato rispetto a quello originario in linea con i maggiori oneri per la banca connessi alla realizzazione dell’operazione medesima; in ogni caso, l’importo della rata di ammortamento, determinata al nuovo tasso di interesse, dovrà risultare inferiore in misura apprezzabile rispetto a quella originaria. È inoltre prevista la possibilità di allungare le scadenze di operazioni di credito a breve termine e di credito agrario di conduzione, rispettivamente fino a 270 e 120 giorni.


Tali misure, pur essendo destinate alle PMI, possono essere applicate dalle banche anche a imprese più grandi; inoltre le banche possono applicare condizioni migliorative rispetto a quelle indicate nell’Accordo.


Il nuovo Accordo prevede inoltre:

  • la costituzione di un Tavolo di Condivisione interassociativo sulle Iniziative Regolamentari Internazionali finalizzato alla definizione di posizioni comuni in tema di regolamentazione finanziaria europea e internazionale;
  • la definizione di un documento congiunto sulle misure nazionali per sostenere il credito alle imprese. In particolare: i) la riforma del Fondo di garanzia per le PMI; ii) lo sviluppo della rete delle garanzie private, anche alla luce delle nuove regole europee; iii) l’ottimizzazione dell’utilizzo dei fondi strutturali europei dedicati allo sviluppo territoriale tramite sostegno al credito; iv) altre iniziative necessarie per migliorare le condizioni di contesto per l’accesso al credito per le PMI.


Per approfondire, il testo dell’Accordo e il comunicato stampa


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