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Continua la risalita del Mezzogiorno, trainata dalle sue imprese: questa, in sintesi, la fotografia che emerge dal Check Up di metà anno che Confindustria e SRM (centro studi del Gruppo Intesa Sanpaolo) dedicano all’economia e alla società meridionale.
Dopo un 2015 che ha visto crescere le regioni del Sud più della media nazionale, le anticipazioni relative al 2016 confermano la tendenza alla crescita moderata, che dovrebbe proseguire anche nella prima parte del 2017.
Tale tendenza è confermata dall’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale, elaborato da Confindustria e SRM, che mostra tutti gli indicatori in crescita (come già alla fine del 2016). In particolare, continua la crescita del PIL (+0,9% nel 2016), su livelli non molto lontani da quelli del 2015 (+1%), trainata dall’industria in senso stretto (il cui valore aggiunto è cresciuto, nel 2016 del 3,4%, oltre 2 punti in più della media nazionale). Quattro indicatori su cinque, ad eccezione dell’export, sono - tuttavia- ancora al di sotto dei livelli pre-crisi.
"Ora bisogna accelerare, in particolare su tre punti: natalità delle imprese, il loro rafforzamento dimensionale, la cornice che riguarda la Pubblica amministrazione, a partire dagli investimenti pubblici". ha detto il Vice Presidente Stefan Pan in un'intervista al Sole 24 Ore.
E' vero che siamo ancora molto distanti dal periodo precrisi "ma la lettura è positiva, se c'è un gruppo di imprese che ce la fa, nonostante il contesto difficile, vuoi dire che spingendo su questa strada, rendendo strutturali alcune misure, come gli iperammortamenti, si può imboccare un percorso che rafforza tutti".
Per saperne di più, scarica il comunicato stampa e il testo del rapporto.