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Un incontro per raccontare ai corrispondenti stranieri in Italia una realtà che sfugge agli stereotipi. Quella dell’economia del Mezzogiorno, con le sue storie di eccellenza. È il tema dell’appuntamento che si è tenuto presso la sede romana della Stampa Estera: uno sguardo d’insieme ai dati, con il direttore del Centro Studi di Confindustria, Luca Paolazzi, e la presentazione di tre imprese che dal Sud hanno incontrato il successo: Carpisa, Getra e – simbolicamente – la Arti Grafiche Boccia, l’azienda del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.
“La Stampa Estera – ha spiegato il presidente dell’associazione, Tobias Piller - è importante per convogliare l’informazione del Made in Italy nel mondo. È importante trovare formule che aiutano a comunicare l’Italia di fronte ai corrispondenti. Spero che si possa sviluppare una collaborazione che aiuti i giornalisti ad avere dati economici, testimonianze, contatti con imprenditori in modo da realizzare pezzi in grado di raccontare questa parte del paese”.
“Carpisa – ha detto Crescenzo Matta, che ne segue i rapporti con l’estero - diffonde nel mondo l’italianità degli accessori e delle sue collezioni. È stato importante qui raccontare l’azienda e il suo approccio internazionale alla stampa, affinché possa raccontare un’esperienza di successo in Italia e aiutare l’azienda a espandersi anche in quei paesi che ancora non abbiamo esplorato.
“L’azienda – ha raccontato Marco Zigon, presidente di Getra, azienda di Marcianise che produce trasformatori elettrici di grande e media potenza - ha due stabilimenti nel Mezzogiorno, ma come mercato il mondo: l’80% delle nostre attività è destinato all’export, principalmente in Uk e Nord Europa, Nord Africa e Mediterraneo e Medio Oriente. In questo momento il driver è lo sviluppo sostenibile, quindi energie da fonti rinnovabili ed efficienza delle reti. Su questo investiamo molto in programmi di ricerca”.
“C’è stata – l’analisi del presidente Vincenzo Boccia - una fase storica del paese in cui abbiamo ritenuto che la questione industriale non fosse più la questione prioritaria: questo ha riguardato tutta Italia ma in particolare il Mezzogiorno. Ora, con tutta una serie di strumenti, si ritorna ad avere un’attenzione alla priorità della questione industriale. L’industria in Italia, secondo paese manifatturiero d’Europa, ha un grande plus; il Mezzogiorno può essere un grande laboratorio d’attrazione di investimenti. Esiste uno strumento, da poco approvato in Senato, che ci auguriamo diventi operativo a breve: un credito d’imposta investimenti che usa in maniera intelligente i fondi strutturali a vantaggio di chi investe nel Sud. Questa è una strada intelligente da seguire, che permetterà al Mezzogiorno di attrarre investitori italiani e non”.