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“Il Paese non può mettere a rischio la propria industria manifatturiera continuando a tenere separati il lavoro e la scuola. Ci troviamo in uno scenario drammatico e, al tempo stesso, paradossale: troppi ragazzi hanno perso speranza nel futuro, la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli impressionanti e, nel contempo, le imprese non trovano le professionalità di cui hanno bisogno”. Lo ha detto Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria per il Capitale Umano, durante il convegno “Giovani, impresa, futuro”.
“Dobbiamo invertire queste tendenze - ha continuato Brugnoli - e dare una risposta al problema dell’occupazione, soprattutto dei giovani. Serve avvicinare le scuole alle imprese e spostare l’asse delle politiche del lavoro dal sostegno al reddito alle politiche attive, aumentando gli investimenti in questi ambiti. La situazione chiama in causa, prima di tutto, l’impresa e il suo ruolo educativo nella formazione dei giovani. Occorre finanziare lo sviluppo e mettere al centro le persone, diffondendo l’idea che per l'occupabilità l’apprendimento deve durare tutta la vita. In questa prospettiva serve una forte contaminazione fra lavoro e scuola, perciò Confindustria propone una filiera educativa fondata su tre pilastri: incontro domanda offerta, attraverso percorsi di studio in linea con le esigenze delle imprese, collegando mondo della scuola e mondo del lavoro, grazie a strumenti come l'alternanza e l'apprendistato; puntare sulla formazione continua, da realizzare anche con il sostegno dei fondi interprofessionali ed infine, valorizzare vere e proprie filiere educative inserendo l'apprendistato nei percorsi formativi. Vogliamo sensibilizzare le imprese a impegnarsi su questi temi: alternanza e Its”.
“Per questo - ha concluso Brugnoli - oggi lanciamo il Bollino per l’Alternanza di Qualità, che ha proprio lo scopo di incentivare la partecipazione delle imprese associate a Confindustria a percorsi di alternanza e di far emergere le buone pratiche. Un analogo bollino andrà anche a distinguere le imprese che ospitano i ragazzi degli Its, riconoscendone l'impegno a favore dell’inserimento occupazionale e per valorizzare le esperienze di partnership più virtuose realizzate sui territori”.
“Accanto alla misura straordinaria dell’azzeramento del cuneo fiscale e contributivo per i giovani, occorre - ha detto Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria per il Lavoro e le Relazioni Industriali - mettere in cantiere una proposta strutturale: la filiera dell’apprendistato con percorsi che formino i giovani e ne facilitino l’inserimento nel mercato del lavoro. Dopo il diploma si aprirebbero 3 scenari: apprendistato professionalizzante in impresa; apprendistato di alta formazione e ricerca in Its; apprendistato di alta formazione e ricerca durante percorsi in università e impresa, con lauree triennali plus aggiungendo al tradizionale corso di studi, un anno da passare tutto in azienda, in modo da realizzare un sistema veramente duale”.