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“Sono sgomento, Sergio ci mancherà tremendamente. Del resto quando vogliamo elogiare un manager e indicarlo come un fuoriclasse ricorriamo tutti all'espressione “è il Marchionne del suo settore”. È il riconoscimento più sincero che si possa formulare per le straordinarie capacità umane e professionali di Sergio”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in un’intervista pubblicata oggi dal Corriere della Sera.
“Sergio Marchionne – ha proseguito Boccia - è stato un uomo di rottura, oggi diremmo disruptive. E la decisione che prese allora resterà come il gesto più clamoroso dello storia confindustriale. Ma l'omaggio che voglio rivolgergli in ore cosi drammatiche è riconoscere come la cesura sia servita. Capita che singole aziende possano dar vita a pratiche più avanzate rispetto alle organizzazioni di rappresentanza, del resto si va avanti per traumi o per confronti. Marchionne scelse la prima strada e noi invece siamo arrivati più tardi, l'approdo però è lo stesso”.
“La centralità dello scambio salario-produttività, la ricerca di formule organizzative innovative,la contrattazione di secondo livello come laboratorio di soluzioni sartoriali sono tutti concetti che oggi – ha detto Boccia - non separano più Confindustria e Fca. E nel frattempo c'è stata, anche grazie a Sergio, una maturazione da parte dei sindacati che ha reso possibile il Patto della fabbrica”.
Per approfondire, leggi l’intervista integrale sul sito del Corriere: https://www.corriere.it/economia/18_luglio_22/boccia-confindustria-lo-scisma-marchionne-ci-servito-maturare-bc97bd8a-8df0-11e8-8382-fa27f64b6a47.shtml