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“L’evento di oggi rappresenta l’apice del progetto in tema di economia circolare a cui lavorano da più di 3 anni da Confindustria e Sistema associativo. Dopo il nostro Rapporto “Il ruolo dell’Industria nell’economia circolare” (ottobre 2018), abbiamo portato su tutto il territorio Nazionale, con ben 18 tappe, un’iniziativa ad hoc rivolta alle imprese e al management per informare, aggiornare e condividere esperienze e buone prassi, con l’obiettivo di far emergere le opportunità legate al modello economico circolare, attivare dinamiche di knowledge-sharing e diffondere le best practice del Paese”. Così la Vicepresidente per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura, Maria Cristina Piovesana intervenendo al webinar “Dalle competenze manageriali per la sostenibilità alle best practice aziendali dell’Economia Circolare”, organizzato da Confindustria SFC, Fondirigenti, 4.Manager e Federmanager.
“Parallelamente, è stato indetto un concorso – ha continuato Piovesana - per individuare i best performer dell’economia circolare, che quest’anno è alla seconda edizione e ha visto crescere sensibilmente la partecipazione delle imprese. Nel 2018 – 2019 infatti si erano iscritte 160 imprese, mentre nella tornata 2019 – 2020 le aziende partecipanti sono state 210”.
Il concorso “Best performer dell’Economia Circolare”, ideato da Confindustria (Sistemi Formativi Confindustria) ed Enel X, con la collaborazione di 4.Manager, ha l’obiettivo del concorso di far emergere e valorizzare le imprese che più hanno saputo cogliere lo spirito e le opportunità di business offerte dal modello economico circolare nelle diverse fasi del ciclo produttivo (approvvigionamento, design, produzione, distribuzione, consumo, recupero, riciclo). Una testimonianza che conferma come anche per realtà imprenditoriali operanti in settori produttivi diversi tra loro, l’economia circolare sia una sfida una sfida per conseguire un vantaggio competitivo che genera un impatto positivo anche in termini ambientali, energetici ed economici.
Infatti, i best performer sono quelle imprese che, nell’arco temporale degli ultimi tre anni 2018-2020, hanno intrapreso azioni finalizzate allo sviluppo di un modello di business o all’attivazione/aggiornamento del processo produttivo, in un’ottica di transizione elaborata nella “logica circolare”.
“Queste imprese hanno oggi ricevuto un premio – ha detto la Piovesana - che, da un lato, attesta il nostro riconoscimento nei loro confronti per aver saputo implementare questi assetti all’interno delle loro aziende; e dall’altro, vuole essere di stimolo e punto di riferimento per tutte quelle imprese che avviano i loro processi produttivi nel solco della transizione economica circolare”.
Il riconoscimento è andato a: Calabra Maceri e Servizi, Daikin, Dal Maso Group, Gruppo Società Gas Rimini, Maire Tecnimont, Mapei, Rete Horeca Group, Sisifo e TM Italia.
Le aziende premiate si sono aggiudicate il Circular Economy Report. Ideato da Enel X per studiare nel dettaglio i processi produttivi, il Report è un sistema di analisi che ha l’obiettivo di effettuare una prima verifica del livello di “maturità circolare” raggiunto dalle aziende concorrenti. Il punteggio ottenuto, attraverso una metodologia validata, non rappresenta il punto di arrivo, ma uno strumento di lavoro per individuare ulteriori soluzioni, misurabili e concrete che, se implementate, permetteranno alle imprese di aumentare progressivamente il loro livello di maturità in questo settore. L’obiettivo è fornire un contributo utile all’esigenza condivisa di stimolare e valorizzare l’impegno delle aziende verso un livello di sostenibilità sempre maggiore.
La collaborazione tra Confindustria, Enel X e 4.Manager è nata grazie all’impegno che ormai da tempo queste realtà hanno dimostrato sul tema dell’Economia circolare, per individuare le aree di miglioramento e supportare le imprese negli investimenti nel campo della sostenibilità ambientale.
“Tutte queste azioni confermano – ha sottolineato la Vicepresidente - come Confindustria ritenga il completamento della transizione verso questo modello economico uno dei principali driver che dovranno accompagnare un vero sviluppo sostenibile del sistema economico-industriale”.
Secondo Piovesana “l’industria continua a muoversi nella direzione di ottemperare agli impegni e agli obiettivi in materia ambientale concordati, prima di tutto, a livello internazionale. Pertanto, la percezione ancora diffusa di una industria insensibile alla domanda crescente di sostenibilità non rappresenta la realtà. Infatti, il sistema produttivo ha investito e continua ad investire molto per garantire non solo la compatibilità ambientale delle proprie produzioni, ma anche lo sviluppo di nuovi prodotti e processi che possano ridurre l’impatto antropico, contribuendo alla salvaguardia del nostro pianeta. Ricordo che l’Italia è leader europeo per ottimizzazione dell’utilizzo della materia prima dell'economia: per ogni kg di risorsa consumata generiamo 3,4 euro di Pil, contro una media Ue di 2,24 euro e di 2,3 euro registrato in Germania (dati Eurostat). Questo significa che sfruttiamo meglio le materie prime, ne ricaviamo maggior valore e impattiamo meno sull’ambiente perché consumiamo meno risorse naturali. Con il 18,5% di materia riciclata reimmessa nei processi produttivi, l’Italia è leader tra i Paesi Europei per tasso di circolarità dell’economia”.
E parlando del Green Deal europeo la Piovesana ha aggiunto che “rappresenta il più importante driver di sviluppo e trasformazione industriale per i prossimi anni e definisce una vera e propria roadmap da seguire nella politica Europea. Questo ambizioso intervento presentato dall’Europa riprende quello che Confindustria ribadisce da tempo, ossia che le politiche ambientali vanno affrontate come parte integrante di una politica industriale di sviluppo, competitività e creazione di valore, di mercati e di lavoro, mettendo a disposizione risorse e opportunità di investimento”.
“Sarà necessario cogliere tutte le opportunità che il Green Deal saprà offrire, connettendole sapientemente con quelle del nuovo PNRR che il nostro Paese si accinge a definire. Confindustria ha ribadito a più riprese al Governo la necessità di predisporre adeguati strumenti fiscali e finanziari per supportare le imprese, soprattutto le PMI, nel percorso di crescita delle competenze per cogliere tutte le opportunità dei modelli di business improntati alla sostenibilità. In questo ambito, le competenze manageriali sono fondamentali per andare nella direzione della sostenibilità”, ha concluso la Vicepresidente Piovesana.
Sono ancora in corso le candidature per la terza edizione del concorso, relativa al 2020-2021. Le iscrizioni avranno termine il 31 marzo e tutti i dettagli sono online su http://economiacircolare.confindustria.it/.