Robiglio a Radio 24: Bisogna passare da assistenzialismo a sviluppo

19 giugno 2020 | Vice Presidente, Piccola Industria


“Dobbiamo dare una mano alle imprese a sostenere la produzione e lo sviluppo. Siamo preoccupati che spesso i nostri governanti si ostinino in discussioni sterili e non ascoltino il nostro grido di dolore e le nostre necessità. Oggi il problema più cogente è la carenza di liquidità e di ordini, che potrebbe aumentare ancora nei prossimi mesi”.


Così il presidente di Piccola Industria Carlo Robiglio intervenuto oggi a 24Mattino di Radio24.


E sulle richieste al governo Robiglio sottolinea che “la liquidità è un grande tema, soprattutto per le pmi. Per un motivo o per un altro i soldi non solo non arrivano ma prestissimo mancheranno del tutto. Le banche hanno liquidità ma non la distribuiscono: il problema va risolto a monte, c’è un discorso che riguarda la gestione di questi aspetti da parte dello Stato. Se le banche hanno delle regole per cui non possono distribuire i soldi a pioggia, deve intervenire il governo perché possa mallevare le banche stesse. In una situazione come quella italiana continuiamo a passarci il cerino in mano: in realtà il cerino, che sta consumandosi, ce lo hanno in mano gli imprenditori. I posti di lavoro esistono se esiste il lavoro, e il lavoro esiste se c’è l’impresa, quando chiude l’impresa non ci sono più i posti di lavoro. Noi chiediamo una politica che sostenga lo sviluppo, la domanda interna e gli incentivi negli investimenti. E’ da tempo che chiediamo di passare da una mentalità vocata all’assistenzialismo a una mentalità incentrata allo sviluppo".


Per quanto riguarda lo scenario europeo per Robiglio "dovremmo attuare finalmente una politica di riforme che dimostri che questo paese ha voglia di cambiare. Sembra sempre che dall'Europa ci vogliano penalizzare ma è inaccettabile dare la colpa all'Europa. Abbiamo un sistema imprenditoriale fortissimo, un’eccellenza a livello mondiale, bisogna che aiutiamo le imprese a crescere, a investire. Se ci chiediamo dove dobbiamo andare a prendere i soldi, i soldi sono sempre meno e il rischio è che si cerchi di andarli a prendere dai soliti noti ovvero dalle imprese che non ne hanno più. Bisogna cambiare prospettive  e cambiare visione al Paese. Un Paese che decide di investire nella scuola la metà di quanto investe nella fornace Alitalia è un Paese che non ha visione del futuro. La scuola è l'elemento di base, se non abbiamo una scuola che forma competenze per le imprese per poter competere nei mercati internazionali ,di cosa stiamo parlando?”.


E sul Mes Robiglio dice “siamo molto pragmatici, come imprenditori siamo abituati che quando le banche ci danno i soldi li prendiamo, soprattutto se gli interessi sono buoni”.

Per concludere sul rapporto con il governo dice “Siamo convinti, come Confindustria, che non sia il momento delle polemiche ma quello di lavorare insieme e rimboccarsi le maniche. Siamo i primi a sapere di dover ottemperare a un impegno per il Paese. Il tempo delle task force e dei tavoli c’è stato, ora bisogna fare le cose”.


Qui l'intervento https://podcast-radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2020/200619-24mattino-le-interviste.mp3

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