Panucci al Sole24Ore: Semplificazioni, adesso servono interventi strutturali

27 giugno 2020 | Direttore Generale


“Procedimenti amministrativi senza tempi certi, uno scarso coordinamento tra le diverse amministrazioni, un fitto reticolo di leggi e regolamenti e un basso livello di digitalizzazione dei servizi pubblici: sono solo alcuni degli elementi che pregiudicano l’azione della PA.  Occorre che Governo e Parlamento affrontino in maniera decisa e immediata il tema della capacità amministrativa, concentrandosi su alcune misure di pronta realizzazione da inserire nel decreto sulle semplificazioni che siano la premessa per un disegno riformatore più complessivo”. 


Così il Direttore Generale di Confindustria, Marcella Panucci, in un editoriale pubblicato oggi dal Sole24Ore.


“Andrebbe rafforzato – ha spiegato la dg - l’utilizzo delle autocertificazioni (ad esempio rendendole obbligatorie anche per i servizi bancari) e reso effettivo il divieto per la PA di richiedere ai privati documenti che già sono nelle banche dati. Occorre poi intervenire su alcune discipline settoriali come nel campo dell’ambiente, dove la valutazione di impatto ambientale (VIA) in Italia triplica i tempi di attesa o addirittura paralizza la procedura, nonostante sia regolata da una direttiva europea. Sempre in materia ambientale occorre semplificare le procedure su bonifiche, economia circolare, modifica o costruzione di siti di produzione di energia rinnovabile e decarbonizzazione degli impianti, tenendo conto che la transizione energetica, da sola, può liberare investimenti nell’ordine di 500 miliardi di euro nel periodo 2020-2030”. 


“È necessario mettere in campo interventi strutturali per dare efficienza al nostro sistema decisionale. E ciò anche per aumentare la capacità di spesa delle risorse stanziate dall’UE, senza penalizzare qualità, trasparenza ed efficacia di impiego. Non è infatti lontano dalla realtà ipotizzare che i livelli di spesa per opere pubbliche, attualmente intorno ai 20 miliardi di euro l’anno, debbano raddoppiare per tutto il prossimo quinquennio. La pandemia ha poi evidenziato la necessità di affrontare nuovamente la revisione del Titolo V della Costituzione, per armonizzare conflitti ed evitare sovrapposizioni tra Istituzioni.  Esiste, infine, un tema generale di produzione e attuazione normativa, che è anche il più difficile da affrontare. Servono poche e chiare regole, precedute – analizza Panucci - da un’attenta fase informativa e da un serio confronto con i destinatari”.


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