Emma Marcegaglia al Corriere della Sera: Sarà il G20 della ripartenza. L`Italia non sprechi l`occasione

14 gennaio 2021 | Affari Internazionali



“Questo G20 non sarà una passerella, dobbiamo incidere e ci sono le condizioni perché questo avvenga. Quando si è dovuto confrontare con le crisi, il G20 ha portato ai risultati e alle proposte più efficaci. Tocca a noi condividere oggi le vie d’uscite dall’emergenza”. Così Emma Marcegaglia, chair del B20, in un’intervista al Corriere della Sera. “Va trovata in fretta una soluzione. Il Paese non può restare in questa impasse, non ce lo possiamo permettere. Il G20 è una vetrina per l’Italia e l'occasione per dimostrare sul campo la nostra capacità di leadership al centro della scena internazionale. Abbiamo l'obbligo di non sprecarla” ha affermato Marcegaglia.  

 

Secondo la leader del B20 occorre prima di tutto contrastare una tendenza protezionista che la crisi ha accelerato perché “i primi ad avere interesse che i mercati restino aperti siamo noi europei” – ha sottolineato. “Oggi siamo il mercato più grande e più ricco, ma la demografia ci dice che in futuro la crescita non sarà qui. Anche per questo dobbiamo opporci a ogni deriva protezionista. Nello stesso tempo, però, dobbiamo porre le basi per una globalizzazione diversa, più sostenibile sul piano ambientale e sociale”. Marcegaglia ha inoltre auspicato la necessità di andare oltre gli accordi di Parigi e, in questo senso, la Cop26, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima organizzata a novembre in partnership dall'Italia con il Regno Unito, potrebbe essere l’opportunità per farlo. “La strada è proprio la promozione di una concorrenza più leale tra Paesi. Per intenderci, penso a merci e servizi prodotti condividendo standard che garantiscano il rispetto dell'ambiente e dei diritti. Usa ed Europa devono trovare la forza e la coesione per tornare a dettare gli standard e questo sarà uno dei temi di cui ci occuperemo con il B20” – ha evidenziato Emma Marcegaglia.

 

“In generale la pandemia ha ricordato a tutti che i problemi globali non possono che essere risolti insieme. Bisogna avere luoghi di confronto dove mettere a punto strumenti di gestione di crisi come questa. Oggi ad essere messo alla prova è il piano sanitario, domani potrebbe essere, per esempio, la cybersicurezza. È importante spingere per restituire vigore agli organismi multilaterali. A partire dal Wto perché se, come impresa, faccio un contratto negli Usa o in Cina devo avere un organismo che dirima un eventuale contenzioso”.

 

Nel corso dell’intervista Emma Marcegaglia ha commentato anche le ultime elezioni negli Stati Uniti: “Con la fine dell'era Trump, gli Usa sono di nuovo in campo. Speriamo per supportare questo tipo di visione” - ha affermato. “Non a caso all'apertura del B20 sarà presente John Kerry, segretario di Stato con l'amministrazione Obama”.

 

Tornando poi al panorama nazionale, Marcegaglia ha parlato del Piano nazionale ripresa e resilienza, definendolo "migliorato nei contenuti”. Tuttavia, secondo la chair del B20 “non basta e, per gestirlo, l'Italia deve avere solide capacità di governo. E attenzione – ha avvertito - non ne va solo del nostro futuro come Paese ma di tutta l'Europa perché con il Recovery fund l'Ue ha scommesso su di noi".

 

Infine, Emma Marcegaglia ha affrontato il tema delle donne, ammettendo come il cammino verso una parità reale sia ancora lento. “Anche per questo – ha affermato - ho voluto che una delle task force del B20 fosse dedicata a "Women in power". Oggi l'attenzione al tema della diversity è altissima. Sfruttiamola. E le donne supportino le altre donne con merito e capacità. Sta a noi non trovarci tra cinque anni con l'amaro in bocca di chi ha sprecato un'occasione” – ha concluso.



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