AUDIZIONI PARLAMENTARI

DdL Capitali

03 luglio 2023

Credito e Finanza

Credito e Finanza

Il Disegno di legge a sostegno della competitività dei capitali contiene, nel suo complesso, interventi positivi che appaiono concretamente in grado di favorire lo sviluppo del mercato dei capitali domestico, compiendo importanti passi nella direzione della semplificazione e della flessibilità normativa, nonché dell’aumento dell’attrattività della raccolta sui mercati capitali.

Il provvedimento recepisce infatti una serie di istanze e proposte che, negli ultimi anni, Confindustria ha contribuito a definire e si inserisce nel solco delle diverse analisi e iniziative avviate di recente a livello europeo e nazionale.

Appare quindi essenziale che l’iter del provvedimento si concluda in tempi brevi, così da rendere tempestivamente operative le misure proposte, anche se sarebbe utile cogliere l’occasione del dibattito parlamentare per rafforzare in alcuni punti l’impianto del DdL.


DL Alluvioni

21 giugno 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Confindustria esprime apprezzamento per la reazione immediata del Governo nella fase iniziale e più critica dell’emergenza, che ha consentito di definire un quadro di misure coerenti con le necessità impellenti dei primi giorni.

Emerge tuttavia preoccupazione rispetto all’attuale fase di gestione della “ripartenza”, che passa dal riconoscimento dei danni subiti da imprese e cittadini e da una rapida ricostruzione. A tale scopo, riteniamo indifferibile la definizione di un quadro organico delle modalità e delle disponibilità per gli indennizzi dei danni, diretti e indiretti, subiti dalle imprese.

Al contempo, le stesse misure del decreto-legge possono essere rafforzate per far sì che costituiscano un “ponte” efficace rispetto alla fase post emergenziale. Tra i principali correttivi di breve termine, vi è la necessità di poter rateizzare le imposte e i contributi, di allungare la durata della sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti, di innalzare l’importo massimo garantito dell’intervento del Fondo di garanzia per le PMI e di estendere la garanzia alle “Mid Cap”.

Riteniamo inoltre necessario un allungamento del periodo di cassa integrazione per i dipendenti privati impossibilitati in tutto o in parte a recarsi al lavoro e la completa detassazione e decontribuzione delle erogazioni liberali effettuate dalle imprese in favore dei dipendenti residenti nei comuni alluvionati, nonché la detassazione dei contributi pubblici erogati a favore di imprese che operano nei medesimi territori, a compensazione dei danni subiti a seguito dell’alluvione.  


DdL riforma incentivi

10 giugno 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Confindustria valuta positivamente il Disegno di legge delega in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese. In particolare, è apprezzabile l’obiettivo di razionalizzare il complesso delle norme vigenti in tema di agevolazioni alle imprese, per garantirne una migliore pianificazione e attuazione.

Si tratta di un intervento di notevole importanza, necessario per delineare metodi e criteri di definizione degli incentivi, affinché gli stessi siano realmente in grado di attrarre e stimolare investimenti nuovi e innovativi e spingere il sistema produttivo verso frontiere tecnologiche più avanzate, assicurando un supporto adeguato a tutte le fasi di sviluppo di un’impresa e a specifici obiettivi, a partire da quelli legati alla transizione “verde”, alla salute e alla coesione sociale, economica e territoriale.

In questo contesto, è senz’altro positiva la ratio di fondo del DdL di reimpostare il sistema degli incentivi definendo pochi strumenti - fiscali, a selezione e finanziari - e semplici, tali da poter essere adattati alle diverse e specifiche strategie, che possono evolvere e cambiare nel tempo.

Su un piano più generale, il riordino degli incentivi dovrebbe far parte di una strategia pluriennale, legata all’evoluzione della politica industriale europea e alla necessità di tenere il passo rispetto alla mole di investimenti mobilitata da USA e Cina.

Si tratta di un obiettivo ambizioso, la cui complessità e i rilevanti impatti sugli investimenti privati suggeriscono un ampio coinvolgimento del mondo produttivo nella fase di messa a punto. In questo senso, l’auspicio di Confindustria è che, oltre alla condivisibile razionalizzazione, la delega consenta di focalizzare anche ulteriori obiettivi cui una revisione degli incentivi alle imprese dovrebbe tendere.

Definire la strategia e, di conseguenza, gli strumenti con cui attuarla dovrebbe costituire il presupposto per l’adozione di ogni misura agevolativa, nel contesto di un quadro organico.


DdL Autonomia differenziata

31 maggio 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

L’autonomia differenziata, che costituisce un principio costituzionale in sé meritevole di attuazione, se ben calibrata  può rappresentare, secondo Confindustria, l’occasione per incrementare la competitività e valorizzare le specificità dei territori in linea con i principi di sussidiarietà, efficienza e solidarietà.

E' stata evidenziata, in particolare, l'esigenza di un approccio graduale, focalizzato su un numero limitato di materie ed ambiti, tenuto conto dei rilevanti profili di sostenibilità finanziaria e amministrativa della riforma.

Confindustria ha inoltre ribadito come alcune tematiche richiedano strategie e visioni unitarie, nazionali se non addirittura europee, e che, parallelamente, sarebbe opportuno l’avvio di una riflessione sull'intero Titolo V della Costituzione, nel contesto del più ampio dibattito in corso sulle riforme istituzionali.


DL Siccità

25 maggio 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Confindustria valuta positivamente il pacchetto di misure che mirano a rendere efficace ed efficiente la gestione degli eventi idrometeorologici estremi, rilevando, tuttavia, che la gestione delle fasi emergenziali dovrebbe inserirsi e completarsi con un ragionamento strutturale, organico e strategico in merito alla gestione del servizio idrico in un’ottica di salvaguardare le risorse naturali ed efficientarne l’utilizzo.

L’acqua costituisce, infatti, una risorsa vitale che, in assenza di una strategia organica, è destinata a diventare sempre più limitata, con un grave pregiudizio per tutte le componenti del Sistema Paese, dai cittadini alle imprese di tutti i settori.

L’industria può e vuole dare il proprio contributo, sia in termini tecnologici sia rispetto alla capacità organizzativa e di ottimizzazione dell’utilizzo della risorsa idrica, contribuendo alla gestione di un servizio idrico sostenibile sotto un triplice profilo, sociale, ambientale ed economico, per garantire a tutta la collettività una fornitura sicura e affidabile.

DL Lavoro

25 maggio 2023

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

Il provvedimento, che risulta nel suo complesso positivo, rivela la scelta del Governo di intervenire con urgenza sulla disciplina di alcuni istituti, senza tuttavia prevedere una riforma organica della regolamentazione del lavoro e del mercato del lavoro.

A giudizio di Confindustria, sarebbe stato auspicabile un intervento più ampio e incisivo, volto ad accompagnare le imprese nei processi di transizione in corso, bilanciando, in particolare, il rapporto fra gli strumenti per le politiche passive e quelli per le politiche attive.

Con riferimento alla riforma del reddito di cittadinanza, sostituito dall’assegno di inclusione, permangono alcune carenze e un approccio non ancora in grado di scindere chiaramente il tema del contrasto alla povertà da quello dell’inserimento lavorativo.

È prevista l’istituzione di un Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) che dovrebbe essere potenziato per consentire la creazione di un sistema informativo unitario, presupposto di un’efficace attuazione delle politiche attive nel Paese.

Vanno sottolineate alcune criticità presenti nel testo in materia di salute e sicurezza, in particolare con riferimento alla estensione dell’obbligo della sorveglianza sanitaria, mentre per quanto riguarda l’intervento sul costo del lavoro, pur valutando positivamente la misura, permane la necessità di un taglio strutturale del cuneo contributivo, da Confindustria richiesto in più sedi e occasioni.

 

 


Regolamento imballaggi

19 maggio 2023

Politiche Industriali

Politiche Industriali

La proposta di Regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio, volta a una maggiore razionalizzazione della produzione e gestione degli imballaggi e dei relativi rifiuti, presenta numerosi aspetti critici, che destano un’enorme preoccupazione per i settori industriali interessati.

Confindustria, nel corso dell’audizione, dopo aver evidenziato le criticità contenute nel testo, ha auspicato una revisione totale della proposta di regolamento, in quanto impone un modello svantaggioso per l'igiene alimentare e l'ambiente e vanifica gli investimenti italiani su riciclo, dove è all'avanguardia.


DdL delega riforma fiscale

15 maggio 2023

Politiche Fiscali

Politiche Fiscali

Confindustria ha rimarcato la centralità per le imprese di una riforma fiscale complessiva, da completare in tempi rapidi.

Nella trattazione delle priorità per la fiscalità d’impresa ci si è soffermati sui punti ancora da chiarire, in particolare con riguardo all’IRES a doppia aliquota e alle criticità connesse ad un’eventuale sostituzione dell’IRAP con una sovraimposta IRES.

Valutazioni sono state offerte anche in merito alla graduale riforma dell’IRPEF, con particolare attenzione per il perseguimento di tagli strutturali e consistenti del cuneo fiscale e contributivo. È stato sottolineato l’apprezzamento per l’ambizioso progetto di riforma dell’IVA, sollecitando, tuttavia, ulteriori riflessioni sui trattamenti di esenzione e sugli adempimenti relativi all’imposta.

Il contributo ha dedicato spazio anche a numerosi ulteriori aspetti degni di nota, tra cui la valutazione della copertura finanziaria della riforma, la necessità di perseguire maggior certezza nel rapporto Fisco-Contribuente, e l’opportunità di affrontare specifiche istanze settoriali.


Incentivi fiscali in edilizia

11 maggio 2023

Centro Studi

Centro Studi

Dalle valutazioni degli effetti del Superbonus elaborate da Confindustria,  emerge come la misura abbia avuto un costo rilevante per i conti pubblici nel biennio 2021-2022. Allungando l’orizzonte temporale, ci si attende che il costo possa solo in parte ridimensionarsi.

Come ribadito in varie occasioni, Confindustria auspica che, già in questa fase di graduale uscita dal Superbonus, venga urgentemente avviato un più ampio progetto di revisione degli incentivi all’edilizia privata, tenendo conto sia del percorso di consolidamento dei conti pubblici previsto nei prossimi anni, sia degli obiettivi di decarbonizzazione ed efficienza energetica del settore immobiliare.

Occorre una strategia che sia sostenibile per il bilancio pubblico e, in quanto tale, stabile e duratura per accompagnare in modo graduale e costante la transizione green. A tal riguardo, riteniamo cruciale che si intensifichi l’attività di valutazione delle policy, perché solo da una piena comprensione del reale impatto delle misure via via poste in campo si possono definire eventuali correttivi che ne massimizzino gli effetti desiderati.


PdL salario minimo

20 aprile 2023

Lavoro e Relazioni ...

Lavoro e Relazioni Industriali

Confindustria ha voluto rimarcare la centralità della contrattazione collettiva quale strumento guida delle dinamiche del mercato del lavoro e per la determinazione dei minimi retributivi. 

La necessità di assicurare retribuzioni e tutele adeguate a lavoratori e imprese richiede, a nostro avviso, un approccio organico e coerente che consideri anche gli strumenti utili a verificare il rispetto delle regole, le questioni connesse al buon funzionamento della contrattazione collettiva e la misurazione della rappresentanza dei soggetti in essa coinvolti.


DEF 2023

18 aprile 2023

Centro Studi

Centro Studi

Lo scenario economico, pur migliorando rispetto a qualche mese fa, rimane sostanzialmente debole e richiede interventi decisi su almeno tre fronti:

  • il sostegno ai redditi più bassi, maggiormente incisi dalle pressioni inflazionistiche;
  • il sostegno agli investimenti delle imprese, anche rafforzando industria 4.0 e con misure per aumentare l’efficienza energetica e accelerare la transizione ambientale;
  • la difesa delle imprese soggette a perdite di competitività a causa dei prezzi ancora alti dell’energia.

La riattivazione delle regole del patto di stabilità e crescita dal prossimo anno impone l’individuazione di una strategia di gestione del deficit e del debito coerente con un graduale riequilibrio dei conti pubblici, che eviti ulteriori tensioni sul fronte dei tassi di interesse sul debito pubblico e su famiglie e imprese.

In considerazione delle esigue disponibilità di bilancio prospettate per l’anno corrente e per il prossimo dal DEF, assumono ancor più rilevanza le risorse straordinarie derivanti dal PNRR, dal RepowerEu e dai fondi di coesione, il cui impiego in maniera completa ed efficace, superando incertezze e ritardi, è di fatto inderogabile.

Inoltre, ancora una volta occorre ribadire che per l’ammodernamento e l’innalzamento della crescita potenziale del Paese oltre alle risorse finanziarie, sono cruciali le riforme a partire da quelle previste dal PNRR, su cui c’è stato un certo affievolimento dell’attenzione.


DL Energia

18 aprile 2023

Affari Legislativi

Affari Legislativi

Il provvedimento interviene a sostegno di famiglie e imprese con misure apprezzabili, anche se ancora legate alla contingenza e prive di una necessaria strategia di medio periodo.

Positive le disposizioni in materia di energia, che confermano i crediti d’imposta per energia elettrica e gas per un altro trimestre, anche se sarebbe auspicabile assicurare continuità alla misura per il tempo necessario alla piena stabilizzazione del prezzo del gas. Sarebbe inoltre indispensabile estendere l’accesso al credito d’imposta anche per le spese sostenute per energia prodotta e autoconsumata dalle imprese non energivore.

Sul capitolo sanità, l’intervento in tema di payback sui dispositivi medici è apprezzabile, in quanto limita l’impatto finanziario di questo strumento, anche se nella sostanza conferma tale meccanismo, e lo sono, di conseguenza, le criticità rilevate dalle imprese. Peraltro, l’intervento non affronta il tema del payback dovuto per il periodo 2019-2020, né interviene in modo strutturale per gli anni successivi al 2022. Come più volte ribadito, il payback rappresenta un’anomalia che andrebbe superata.

Appaiono infine condivisibili le misure sul capitolo fiscale che, in linea con le nostre richieste, prevedono la non punibilità per alcuni specifici illeciti tributari di omesso versamento in caso di integrale versamento del dovuto, incluse le sanzioni.


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