menu start: Tue Feb 11 12:19:09 CET 2025
menu end: Tue Feb 11 12:19:09 CET 2025
18 giugno 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Il provvedimento si inserisce nel contesto di adeguamento del nostro ordinamento a una nuova Direttiva europea (n. 2019/1023), che dovrà essere recepita entro il 17 settembre 2021.
Sebbene già con il Codice il nostro legislatore si sia ispirato a obiettivi analoghi a quelli europei (es. l’emersione anticipata della crisi), la persistenza di alcune differenze rende opportuno utilizzare il decreto correttivo per mutuare alcune delle linee della Direttiva. Ciò riguarda, in primis, il tema delle procedure di allerta e composizione assistita, la cui entrata in vigore è stata prorogata al prossimo anno nell’ambito dei recenti provvedimenti emergenziali - recependo una sollecitazione di Confindustria - e che andrebbero ora rimodulate secondo criteri di maggiore proporzionalità e di effettivo supporto alle imprese in crisi.
A nostro avviso, poi, gli effetti sull’economia derivanti dall’epidemia da Covid-19 non dovrebbero rappresentare l’occasione per arretrare rispetto alle innovazioni che la disciplina concorsuale ha fatto, con il Codice, verso un migliore contemperamento tra i valori della continuità aziendale e della tutela dei creditori. In proposito, occorre tener conto del fatto che qualunque soluzione che rechi forme di protezione rafforzata per i debitori genera un riflesso sulla filiera dei pagamenti, con il rischio di un effetto domino sull’intero sistema produttivo. In questo senso, occorrerebbe tenere separati il canale normativo dei correttivi al Codice, attraverso cui introdurre modifiche di carattere strutturale alla disciplina concorsuale, da quello della decretazione d’urgenza, cui affidare gli interventi dettati dall’emergenza e che dovrebbero caratterizzarsi, in ogni caso, per una portata temporalmente limitata.
Confindustria ha infine evidenziato che, proprio per fronteggiare il prevedibile incremento delle procedure che verranno avviate nei prossimi mesi in seguito agli effetti della pandemia, occorre puntare sulla specializzazione dei magistrati addetti alla materia concorsuale, recuperando una delle linee di fondo della Legge delega non declinata poi dal nuovo Codice.
28 maggio 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Il Decreto Rilancio appare un provvedimento imponente sia dal punto delle dimensioni, sia per l'impatto finanziario generato, equivalente al doppio di una “normale” legge di bilancio (55 miliardi di indebitamento netto e 155 miliardi di saldo netto da finanziare).
Nel complesso il Decreto è fortemente orientato alla gestione dell'emergenza e scarsamente efficace nel rilancio del sistema produttivo. Manca, infatti, un disegno complessivo per la ripresa, che parta dal potenziamento degli investimenti, pubblici e privati, da una riforma del fisco al servizio della crescita e dal sostegno alla domanda. Carenti anche gli strumenti per la gestione della complessa stagione di crisi industriale che si sta profilando.
Certamente sono apprezzabili gli interventi frutto del confronto con il mondo delle imprese, come quelli riguardanti il taglio dell'IRAP, il rafforzamento dell'efficientamento energetico e il pagamento dei debiti della PA. Così come è apprezzabile la definitiva eliminazione delle clausole di salvaguardia, che per anni hanno rappresentato un pesante fardello rispetto a ogni manovra di bilancio.
L’eccessiva frammentazione delle misure, però, nonché la necessità di numerosi provvedimenti attuativi e gli adempimenti burocratici in molti casi richiesti, rischiano di vanificare l’obiettivo di avere misure efficaci e immediatamente disponibili.
18 maggio 2020
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
29 aprile 2020
Centro Studi
Centro Studi
29 aprile 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
26 marzo 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
Il DL Cura Italia (DL n.18 del 17 marzo 2020) è un provvedimento necessario e importante, anche da un punto di vista quantitativo, ma fornisce solo una prima risposta all’emergenza economica, che necessita di un’azione successiva altrettanto rapida, incisiva negli strumenti e massiva da un punto di vista delle risorse, per consentire di affrontare le gravi conseguenze che questa emergenza sta determinando sulle imprese e sull’economia del Paese, prima che diventino irreversibili.
Gli interventi rapidi e urgenti, partono dalla necessità di:
evitare che, in un momento di fortissima contrazione della liquidità, siano le imprese a dover far fronte alle anticipazioni per la corresponsione della cassa integrazione ai lavoratori;
posticipare e rateizzare tutti i pagamenti fiscali e contributivi per le imprese piccole, medie e grandi, evitando di drenare risorse che, a causa di chiusure e rallentamenti della produzione, vengono a mancare;
potenziare tutti i sistemi di garanzia per sostenere la liquidità a breve e a lungo termine.
11 marzo 2020
Affari Legislativi
Affari Legislativi
19 febbraio 2020
Politiche Industriali
Politiche Industriali
18 febbraio 2020
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali
Le PdL abbinate, recanti “Modifiche all’articolo 46 del codice delle pari opportunità tra uomo e donna, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, in materia di rapporto sulla situazione del personale" oltre a prevedere norme dirette a modificare la disciplina dei congedi, a prevedere agevolazioni per il rientro della madre lavoratrice e per l'assunzione di madri lavoratrici, nonché incentivi per lo smartworking, sostegno economico alla natalità, sono volte a modificare le attuali disposizioni che regolano la trasmissione del rapporto periodico sulla situazione del personale e ad intervenire, quindi, sulla trasparenza salariale.
Confindustria ha sottolineato come l'Italia sia fra i Paesi dell'Unione Europea con il più basso tasso di differenziale salariale in termini di salario orario lordo (5% vs il 16% della media UE) e che i due fattori che maggiormente incidono sui differenziali salariali tra uomini e donne sono il settore economico di appartenenza e il tempo di lavoro (part time vs full time).
Confindustria ha richiamato l'attenzione della Commissione, altresì, sul fatto che nonostante l'obbligo di trasmissione del rapporto sia in vigore dal 1991 non vi sia evidenza dei risultati conseguiti e delle analisi compiute in ragione delle informazioni trasmesse dalle imprese assoggettate ogni due anni all'obbligo di trasmissione (le imprese >100 dipendenti).
Stante ciò, riteniamo fondamentale che si operi per accrescere il tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro, si attuino misure per attrarre giovani studentesse verso le facoltà STEM, si migliorino le politiche di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso una rete adeguata di servizi per l'infanzia e la non autosufficienza e attraverso nuovi orari delle città.
11 novembre 2019
Affari Legislativi
Affari Legislativi
05 novembre 2019
Fisco
Fisco
08 ottobre 2019
Lavoro e Relazioni ...
Lavoro e Relazioni Industriali