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20 giugno 2017
Confindustria
chiarisce l’importanza della gerarchia definita a livello europeo fin dal 2008
che individua un chiaro ordine di priorità di gestione di rifiuti,
privilegiando l’attività di riciclo a quella di recupero di energia anche se
non sempre è possibile garantire che
tutto il rifiuto (soprattutto quello ottenuto a valle di un processo di
trattamento) possa essere destinato a recupero di materia. E’ fondamentale il
ruolo della termovalorizzazione per un Paese, come l’Italia, fortemente
dipendente dall'estero per le fonti energetiche primarie. Viene ribadita
l'importanza di attribuire la giusta dignità ai processi di produzione
energetica da rifiuti nell’ottica di favorire il processo di decarbonizzazione
dell’economia e limitare il conferimento in discarica.
20 giugno 2017
Il
CETA è parte fondante della strategia di politica commerciale dell’UE,
sostenuta da Confindustria, volta a perseguire gli obiettivi di
liberalizzazione attraverso l’avvio di negoziati bilaterali e/o regionali.
Oltre alla liberalizzazione dei beni e dei servizi, include anche quella di
importanti settori dell’economia tra cui gli investimenti, gli appalti
pubblici, la proprietà intellettuale. L’accordo non indebolirà né modificherà
la legislazione dell'UE in vigore in materia di sicurezza alimentare, sicurezza
dei prodotti, protezione dei consumatori, salute, ambiente, protezione sociale
e lavoro.
31 maggio 2017
Confindustria
esprime contrarietà sui due disegni di legge non solo per i loro contenuti ma, soprattutto,
per l’impostazione che vorrebbero imprimere al mercato del lavoro, in contrasto
sia con il progressivo sforzo di riforma
compiuto dal legislatore negli ultimi venti anni, sia con la linea condivisa
dalle Parti Sociali con l’Accordo del 1° settembre 2016. Occorre, invece, un’accelerazione
al processo avviato dal Jobs Act e per la transizione verso un sistema fondato
sulla tutela del lavoratore “nel” mercato e basato sulle politiche attive.
17 maggio 2017
La quarta rivoluzione industriale, incentrata sul digital manufacturing, determina importanti conseguenze sull’organizzazione del lavoro. Il massiccio inserimento di software e robot nei contesti produttivi, comporterà un’evoluzione delle competenze e delle professioni richieste.
Per vincere queste sfide occorre sviluppare high skills che combinino competenze tecniche, umanistiche e trasversali. Industry 4.0 necessita di una interconnessione di saperi fra le diverse aree tecniche interessate: meccanica, informatica, elettronica, elettrotecnica. Occorre potenziare le iniziative volte a garantire la formazione continua dei lavoratori in forza. E’ fondamentale ridefinire la relazione fra scuola e impresa, orientando la formazione delle figure professionali chiamate a presidiare i processi aziendali. E’ richiesto alla scuola uno sforzo per agganciare contenuti e metodi alle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, per fare in modo che le competenze siano orientate alla tendenze di sviluppo del sistema produttivo.
02 maggio 2017
Confindustria condivide gli obiettivi di fondo del provvedimento ma ritiene di indicare al Parlamento alcuni elementi critici a danno del sistema produttivo. Si tratta in particolare delle misure in materia di entrate che, oltre a prefigurare un inasprimento del prelievo, comportano anche significative complicazioni sul fronte gestionale per le imprese (ad esempio, riduzione dei termini per esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA).
18 aprile 2017
La programmazione
economico finanziaria per il nuovo anno si inserisce in uno scenario di ripresa
dell'economia mondiale in cui l'Italia si trova a fronteggiare una restrizione
programmata del Bilancio pubblico per circa 30 miliardi di euro cumulati nel
triennio 2017-2020.
Confindustria ritiene che, risanare da un lato i conti pubblici e, dall’altro, sostenere
lo sviluppo sia un obiettivo possibile solo proseguendo con determinazione
sulla strada delle riforme strutturali (decontribuzione e detassazione del
lavoro femminile e dei giovani, riduzione del cuneo fiscale, incremento degli
investimenti pubblici, riassetto della PA) in un’ottica di miglioramento della competitività
delle imprese e ripresa dell’economia a vantaggio della collettività, oltre che
per beneficiare di maggiore flessibilità di bilancio dall'UE.
12 aprile 2017
Confindustria ha evidenziato lo stretto legame tra l'efficienza della procedura di VIA e il raggiungimento di alcuni obiettivi strategici (SEN, Piano Nazionale clima-energia e Strategia nazionale sullo sviluppo sostenibile, infrastrutturazione del Paese) che richiederanno nei prossimi anni ingenti investimenti pubblici e privati.
Molti gli aspetti positivi del testo, tra cui il rafforzamento degli uffici preposti alle valutazioni, l'eliminazione di oneri non previsti dalla disciplina europea e negli altri Stati membri e la semplificazione e il coordinamento delle procedure per realizzare impianti e opere industriali.
11 aprile 2017
Nel corso dell’audizione sullo schema di Decreto Legislativo sulle società partecipate, è stata espressa una forte preoccupazione rispetto al ripensamento dell'originario disegno di razionalizzazione.
Con specifico riferimento al provvedimento, rimane imprescindibile l'esigenza di garantire la concorrenza sul mercato a parità di condizioni tra imprese. Più in generale, occorre non arretrare sulle importanti riforme che hanno contrassegnato questa legislatura e che possono contribuire in modo determinante al recupero di competitività del sistema produttivo.
Confindustria pertanto auspica che il Parlamento, con il parere che è chiamato ad esprimere, possa segnalare al Governo l'esigenza di recuperare il giusto equilibrio del provvedimento.
01 marzo 2017
Camera dei Deputati - Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici - Giuseppe Mele, Vice Direttore Area Politiche Industriali di Confindustria
15 febbraio 2017
Il sistema produttivo ha subito ricadute negative a causa delle calamità che hanno colpito il Centro Italia. Confindustria ha evidenziato la necessità di accelerare le verifiche tecniche sugli immobili danneggiati e di prendere in considerazione misure di carattere compensativo per il ristoro del danno indiretto, generato dalla riduzione del giro d’affari derivante da una diminuzione dell’attività produttiva e della domanda locale che va anche al di là dell’area colpita.
Il dibattito parlamentare può essere l’occasione per affrontare una seria riflessione sulle Zone Franche Urbane, basate su meccanismi di riduzione della fiscalità, statale e locale e sull’opportunità di utilizzare modelli come le ZES e forme di credito d’imposta destinate alle PMI.14 febbraio 2017
L’affermarsi di un’economia fondata sulla conoscenza e sul digitale ha ridefinito il contributo del sapere come fattore di produzione economica e come opportunità di crescita sociale.
In quest’ottica, Confindustria giudica positivamente l’impianto dello schema di Decreto sull’istruzione professionale e in particolare le novità che riguardano l’innovazione didattica, l’attenzione alla laboratorialità e la valorizzazione dell’apprendimento in alternanza scuola-lavoro. Tuttavia per quanto concerne il ruolo delle imprese, mancano i riferimenti al coinvolgimento nel processo di apprendimento degli studenti. Da un punto di vista più generale, lo strumento del decreto risulta debole e limitato per attivare un cambiamento profondo in un segmento formativo così complesso.
09 febbraio 2017
Confindustria considera l’efficienza energetica lo strumento principale per la decarbonizzazione dell’economia.
Le valutazioni in merito alla nuova Direttiva sull’Efficienza Energetica devono essere effettuate con riferimento allo scenario evolutivo al 2030 considerando gli impatti sugli obiettivi di crescita economica, la competitività dei settori industriali e le opportunità di sviluppo tecnologico in settori sui quali l’Italia presenta una leadership tecnologica.
La Direttiva è uno dei pilastri fondamentali per raggiungere l'obiettivo di efficienza energetica al 2020 e al 2030 e la revisione è una grande opportunità per raggiungere gli obiettivi della strategia per il 2050 e colmare le lacune nei settori delle costruzioni, dei trasporti, dell'industria e dell'energia, comprese le energie rinnovabili e le infrastrutture intelligenti.