menu start: Fri Jan 24 15:06:59 CET 2025
menu end: Fri Jan 24 15:06:59 CET 2025
CONFINDUSTRIA, AGENZIA PER LA CYBERSICUREZZA NAZIONALE (ACN) E GENERALI: AL VIA PROTOCOLLO D’INTESA PER DIFFONDERE LA CULTURA DELLA PROTEZIONE DIGITALE TRA LE IMPRESE
• Il Protocollo d’intesa, siglato con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, mira a rafforzare la promozione, la valorizzazione e la diffusione tra le imprese della cultura della protezione digitale, obiettivi al centro della partnership già avviata da Confindustria e Generali
• L’accordo prevede inoltre la realizzazione del “Cyber Index Pmi”, il rapporto che fotografa lo stato di consapevolezza sulla cyber security tra le piccole e medie imprese italiane, con il contributo scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
• L’iniziativa entra oggi nel vivo con l’avvio delle attività di analisi, ricerca e workshop formativi
Roma, 19 ottobre 2022 –Confindustria e Generali, insieme all’ Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), hanno firmato oggi un protocollo d’intesa triennale con l’obiettivo di promuovere, valorizzare e diffondere tra le Pmi una maggiore consapevolezza dei rischi cyber e del loro impatto sul loro business. La partecipazione di ACN imprimerà un impulso decisivo alla diffusione tra le imprese della cultura della protezione cibernetica, obiettivo al centro della partnership già avviata tra Generali e Confindustria.
Il contesto Covid-19 ha infatti accelerato i processi di trasformazione digitale nelle aziende di piccole e medie dimensioni, avviati per garantire la continuità produttiva e agevolare il lavoro da remoto. Un processo che ha aumentato la domanda di tutti i servizi digitali e ha reso conseguentemente necessaria una rapida implementazione nella protezione dai rischi di cyber security.
In questo contesto, è sempre più importante acquisire un’adeguata conoscenza dei possibili rischi per le Pmi e, allo stesso tempo, aumentare il livello di protezione del patrimonio digitale, dei dati e della cultura d’impresa.
Nasce “Cyber Index Pmi”
Il Protocollo prevede, inoltre, la creazione del “Cyber Index Pmi”, un vero e proprio rapporto che fotografa lo stato di consapevolezza in materia di cyber security all’interno delle organizzazioni aziendali di piccole e medie dimensioni. Tale rapporto rappresenta, anche a livello metodologico, il primo tassello del futuro Cyber Index italiano, così come previsto dalla Strategia Nazionale di Cybersicurezza, l’indice nazionale che andrà ad alimentare il Cyber Index europeo. “Cyber Index Pmi” sarà sviluppato con il contributo dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, partner scientifico dell’iniziativa.
Inoltre, nell’ottica di implementare la conoscenza e la consapevolezza dei rischi legati alle minacce cyber, sono previsti incontri di formazione e workshop su base territoriale destinati alle imprese associate di Confindustria con il coinvolgimento di esperti ACN ed esperti Generali, oltre alla Rete agenziale.
“Assicurare lo sviluppo delle nostre aziende in un contesto di trasformazione digitale vuol dire anche metterle in condizione di saper gestire il rischio di attacchi cyber. Il Protocollo va proprio in questa direzione: promuovere la crescita sicura nel digitale delle piccole e medie imprese attraverso un percorso di consapevolezza e prevenzione rispetto agli attacchi cibernetici che stanno affliggendo i paesi più industrializzati, inclusa l’Italia”, ha dichiarato il Direttore Generale di ACN, Roberto Baldoni. “L’adozione di strumenti di autovalutazione standard come il “Cyber Index Pmi” consente alle aziende di capire il loro grado di maturità nell’affrontare la minaccia cyber all’interno del loro settore e predisporre quindi opportune misure tecnologiche e organizzative per alzare il livello di protezione e stimare il cosiddetto rischio residuo. Ai partner tecnologici e assicurativi permetterà di proporre soluzioni adeguate alle esigenze di ogni azienda consentendo al mercato di rispondere in maniera efficace alla domanda. Il “Cyber Index Pmi” si inserisce, tra l’altro, nel più ampio framework metodologico di costruzione dell’indice italiano che andrà ad alimentare il Cyber index europeo in modo da assicurare la più ampia coerenza con quest’ultimo”.
“La cyber security è un tema fondamentale per assicurare la piena attuazione del processo di digitalizzazione e per tutelare gli asset produttivi e informativi delle aziende”, ha commentato il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi. “Tuttavia, la tecnologia da sola non è sufficiente e per questo è importante che le imprese siano consapevoli dei vantaggi, ma anche dei rischi inerenti l’utilizzo delle tecnologie digitali. Confindustria è in prima fila per supportare il tessuto industriale nella formazione su questi temi, anche per garantire il proseguimento in sicurezza delle numerose iniziative progettuali avviate nel Paese e legate al processo di digitalizzazione”.
Giancarlo Fancel, Country Manager & CEO di
Generali Italia ha dichiarato: “Consapevoli
della nostra responsabilità sociale in qualità di primo assicuratore in Italia,
vogliamo contribuire in maniera concreta a diffondere tra le imprese la cultura
della cyber sicurezza, ad accrescere la consapevolezza della vulnerabilità
rispetto al rischio informatico e l’importanza dell’adozione di adeguate
soluzioni assicurative. Oggi, con la sigla del Protocollo d’intesa con
Confindustria e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, miriamo a rafforzare
questi obiettivi, mettendo a disposizione delle organizzazioni aziendali le
nostre competenze e la nostra esperienza in tema di identificazione dei rischi
cyber, oltre a strumenti assicurativi innovativi.”
Remo Marini, Group Head of IT & Operations Risk & Security di Assicurazioni Generali e CEO di CyberSecurTech – azienda del Gruppo Generali che offre soluzioni innovative per valutare il rischio cyber – ha dichiarato: “Gli attacchi informatici rappresentano, sempre di più, una minaccia concreta. Sempre più spesso, oggi, le aziende devono essere capaci di individuare le possibili fonti di rischio, stimarne l’entità e, infine, lavorare alla loro mitigazione, in modo che questi siano sostenibili. Proprio per venire incontro a questa esigenza, il Gruppo Generali già da tempo ha sviluppato metodi e piattaforme innovative per effettuare una valutazione concreta del rischio cyber al quale le imprese sono potenzialmente esposte, competenze che metteremo a disposizione delle imprese con la sigla del Protocollo d’intesa di oggi con Confindustria e Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale”.
CONFINDUSTRIA: IL PRESIDENTE BONOMI IN SICILIA PER INCONTRARE IMPRENDITORI E ISTITUZIONI LOCALI
“Il territorio siciliano è una grande opportunità per il Paese. Puntare su infrastrutture energetiche”
Roma, 5 ottobre 2022 - “La Sicilia ha un tessuto imprenditoriale molto valido che va messo in condizione di lavorare bene. Con una collocazione geografica strategica e con le caratteristiche del territorio, quest’isola può diventare l’hub energetico per il sud Europa e dare un impulso determinante all’economia meridionale e del Paese intero. Tuttavia, è necessario mettere in campo una serie di interventi a livello europeo e nazionale ma, per farlo, servono le infrastrutture. Impianti eolici, fotovoltaici ma anche hub energetici per la rigassificazione. La possibilità di realizzare molti investimenti quindi è concreta e, in questo senso, la Sicilia è davvero una grande opportunità per il Paese”. Così il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che oggi e domani sarà sull’isola per una serie di incontri con gli imprenditori e le Istituzioni locali. “Dobbiamo scongiurare il rischio di rimanere imbrigliati nei blocchi delle opposizioni locali alla costruzione di infrastrutture energetiche. Per questo è importante spiegare alle comunità l’importanza di questi impianti. I siciliani hanno scelto il loro Governo, ho appena incontrato il neo eletto Presidente della Regione e il Sindaco di Palermo e incontrerò anche i sindaci di altre Amministrazioni locali proprio per avviare una collaborazione volta a potenziare l’attrattività degli investimenti su questo territorio, che è fondamentale per lo sviluppo della Sicilia”, ha affermato il Presidente Bonomi.
Roma, 30 settembre 2022 - Si è svolta oggi in Confindustria la prima riunione operativa dell’Advisory Board del progetto di Confindustria Giubileo 2025, annunciato dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi nella conferenza stampa del 20 Maggio 2021.
Il Giubileo 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per il rilancio economico, sociale e istituzionale dell’Italia e una vetrina internazionale per tutto il Paese. L’Udienza con il Santo Padre all’ Assemblea di Confindustria ha evidenziato l’importanza delle imprese come attore sociale e la collaborazione su questo grande evento si inserisce in questo solco. Con l’auspicio che il Giubileo 2025 venga considerato, progettato e realizzato con il più vasto concorso di forze pubblico-private, Confindustria sta lavorando ad un progetto di ampio respiro. In particolare, in questa prima fase, ha istituito un Advisory Board ristretto, composto da professionalità di prestigio in ambito accademico, economico, culturale e sociale.
Roma, 19 luglio 2022 – Oggi si è tenuta a Roma la riunione straordinaria del Consiglio Generale di Confindustria, guidato dal Presidente Carlo Bonomi, a cui ha partecipato Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani.
Tra i temi al centro del confronto, la necessità di mettere in campo interventi strutturali in una cornice di politica industriale, l’introduzione di un tetto al prezzo del gas, l’adozione di una strategia di diversificazione del mix energetico nazionale e l’importanza di proseguire con l’execution del PNRR, che vede nella transizione ecologica uno dei suoi pilastri fondanti.
Nel corso dell’incontro il Ministro Cingolani ha illustrato il piano del Governo italiano per superare nel medio periodo la dipendenza energetica dell’Italia e ha evidenziato la grande opportunità per l’Italia di acquisire una posizione di leadership nel Mediterraneo come futuro hub energetico.
ANCI E CONFINDUSTRIA FIRMANO UN PROTOCOLLO D’INTESA SUL PNRR
Decaro: “Per l’attuazione concreta del Piano necessaria la collaborazione tra Comuni e imprese”
Bonomi: “Il Protocollo è un esempio virtuoso di cooperazione tra pubblico e privato”
Roma, 14 luglio 2022 - Il presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, hanno sottoscritto oggi un Protocollo d’intesa fra le rispettive organizzazioni che mira a realizzare un canale organico e aggiornato di comunicazione, informazione e formazione per garantire concretamente alle imprese di conoscere i bandi e gli avvisi, nonché i progetti finanziati ai Comuni e alle Città metropolitane.
“I Comuni – ha commentato Antonio Decaro – sono da anni gli enti pubblici con la più grande capacità di investimento. Anche per questo il PNRR si affida molto a loro e ha selezionato progetti per almeno 40 miliardi di euro da realizzare entro il 2026 proprio a opera dei Comuni e delle Città metropolitane”.
“Ora – ha aggiunto il presidente dell’ANCI – dopo l’assegnazione delle risorse si deve passare urgentemente alla fase di attuazione del Piano. Per questo abbiamo pensato che fosse necessario stringere un accordo di collaborazione con Confindustria, con la quale condividiamo l’approccio sempre concreto e fattivo ai problemi: le imprese e i Comuni devono scambiarsi informazioni e conoscenze per rendere il più veloce ed efficiente possibile la fase realizzativa dei progetti sul territorio. Il PNRR – ha concluso Decaro – è una opportunità irripetibile per rendere l’Italia un paese più giusto e più moderno. Sappiamo che ci sono criticità legate alla crisi economica e al rincaro delle materie prime: noi siamo convinti ogni problema possa essere superato e a maggior ragione per i Comuni saranno importanti il confronto permanente e la collaborazione con il mondo delle imprese”.
“In questa difficile fase storica la cooperazione tra sistema pubblico e privato deve essere la stella polare dell’azione di tutte le forze politiche, economiche e sociali del Paese e il Protocollo d’intesa siglato oggi ne è un esempio virtuoso. L’accordo punta a favorire la più ampia partecipazione delle imprese alle opportunità del PNRR e, allo stesso tempo, ci dà la possibilità di intervenire nella fase attuativa per prevenire, ed eventualmente correggere, alcune criticità nell’implementazione del Piano” - ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “ANCI sta realizzando un’importante attività di supporto ai Comuni italiani da cui possiamo attingere preziose informazioni e alla quale Confindustria intende contribuire concretamente attraverso il monitoraggio che stiamo avviando con il nostro Sistema associativo” - ha aggiunto Bonomi.
BONOMI: BENE IMPOSTAZIONE DRAGHI SU NECESSITA’ DI UN GRANDE PATTO SOCIALE
“Necessario affrontare insieme problemi che concorrono ad abbattere la crescita dell’Italia”
Roma, 12 luglio 2022 - “Apprezziamo molto l’impostazione illustrata dal presidente del Consiglio sulla necessità di un grande patto sociale che unisca insieme la complessa transizione di essenziali filiere industriali, come richiediamo da molto tempo, e la necessità di preservare il potere d’acquisto di lavoratori”. Così il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi a valle della conferenza stampa del Premier in merito all’incontro con i sindacati. “I pesanti sovraccosti a carico oggi della manifattura e la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori, come ha detto il presidente Draghi, concorrono ad abbattere la crescita dell’Italia e vanno affrontati insieme. Proprio per questo – ha continuato Bonomi - abbiamo chiesto da due anni un “patto per l’Italia” costruito sulla base di misure strutturali, di carattere fiscale, contributivo, industriale e del lavoro, e coopereremo con il massimo dello spirito costruttivo. Quanto alle misure su salari minimi e contratti, il governo conosce la nostra posizione e apprezziamo molto che il focus dichiarato oggi sia sui lavoratori che non beneficiano di contratti come quelli dell’industria, o sono sottoposti a contratti-pirata” – ha osservato il leader degli industriali, sottolineando che “Confindustria è pronta a rispondere positivamente all'appello del Presidente Draghi, puntando sulla competitività delle imprese, che rappresentano un fattore strategico di sicurezza nazionale e di crescita del Paese”.
SCUOLA, CONFINDUSTRIA: RIFORMA STORICA PER GLI ITS
Roma, 12 luglio 2022 - “Oggi è una giornata storica per gli ITS. Inizia una nuova fase per l’intero sistema educativo italiano che si dota finalmente di un segmento che è sempre mancato, il livello di istruzione terziaria professionalizzante, quello che in Europa tutti chiamano Higher VET e che ha fatto la fortuna di paesi industriali come la Germania e la Francia”. Così Giovanni Brugnoli, vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria, ha commentato l'approvazione in via definitiva alla Camera della legge sugli istituti tecnici, che istituisce il Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. “Confindustria ha dialogato a stretto contatto con Parlamento, Governo e Regioni per affermare la necessità di rafforzare il link tra ITS e imprese, un link che in questi 10 anni di sperimentazione ha dimostrato di funzionare e che ha portato gli ITS ad avere ottimi risultati occupazionali. La riforma va in questa direzione e rende strutturale un modello formativo dove le imprese partecipano attivamente alla governance e alla didattica. È però ora fondamentale la fase di execution: i decreti attuativi – ha concluso Brugnoli – dovranno essere approvati in tempi rapidi, anche per intercettare al meglio le risorse del PNRR. Mantenendo sempre la giusta attenzione premiale nei confronti degli ITS più performanti affinché trainino tutti gli altri. Con l’auspicio che aumentino non le nuove Fondazioni ITS ma i corsi ITS, magari anche co-progettati tra più ITS in rete”.
SUD,
CONFINDUSTRIA: BENE TAVOLO DI CONFRONTO PERMANENTE CON MINISTERO E COMMISSARI
ZES
Grassi:
“L’obiettivo è mettere in rete le ZES e dare vita ad un nuovo modello di
sviluppo integrato di tutto il Mezzogiorno”
Roma, 12
luglio 2022 -
“A cinque anni dalla norma istitutiva delle ZES, le aspettative delle imprese
sono realistiche e concrete. Grazie all’impulso e alla capacità di ascolto da
parte del Ministero del Sud e della Coesione Territoriale, sono state adottate
azioni tangibili di adeguamento normativo, insieme a strumenti procedurali e di
sostegno agli investimenti. Inoltre, sono stati nominati tutti i commissari
straordinari ed è stata avviata l’organizzazione delle relative strutture
operative. Si tratta di un lavoro che sta cominciando a generare fiducia e
risultati positivi per il nostro Mezzogiorno”. Così Vito Grassi,
Vicepresidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze
Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale a seguito
dell’incontro di stamattina con il Ministro Carfagna, le Confindustrie
Regionali del Sud e i Commissari straordinari delle ZES.
“L’attenzione
alle esigenze dei territori e delle imprese può ora trovare stabilità e
continuità con la costituzione di una sede permanente di verifica e di
proposta, che sarà attuata attraverso la sigla di un Protocollo d’intesa tra
Confindustrie regionali, Commissari ZES e gli Uffici del Ministero, come
auspicato dal Ministro Carfagna” - ha aggiunto Grassi. “L’obiettivo è
avviare un confronto periodico, per verificare lo stato di avanzamento delle
ZES e delle loro varie componenti organizzative, funzionali,
tecnico-amministrative ed economiche, e implementare lo scambio di informazioni
per individuare e confrontare le esperienze e le buone prassi” - ha spiegato
Vito Grassi.
All’incontro ha
partecipato anche il Vicepresidente di Confindustria per l’Economia del
Mare, Pasquale Lorusso che ha definito fondamentale una forte integrazione
tra economia del mare e ZES: “insieme possono essere un motore propulsivo dello
sviluppo, dalle aree costiere a quelle interne, come auspicato dal Progetto
Mare presentato da Confindustria lo scorso maggio, contribuendo a proiettare il
Mezzogiorno verso la funzione strategica di piattaforma logistica del
Mediterraneo”.
Nel corso della
riunione, i Presidenti delle Confindustrie regionali del Sud hanno esposto
risultati e criticità, evidenziando le esigenze di adeguamento organizzativo,
semplificazione e accelerazione procedurale per dare impulso e rendere omogenea
l’attrattività di tutte le ZES del Mezzogiorno.
“L’obiettivo,
condiviso dal Ministro e da Confindustria, resta quello di mettere in rete le
ZES e dare vita ad un nuovo modello di sviluppo integrato di tutto il
Mezzogiorno per affrontare la crescita economica indispensabile ad abbattere i
divari. Diventare attrattivi per nuovi investimenti produttivi e consolidare
quelli esistenti è una sfida da vincere con il massimo della coesione tra tutti
i territori regionali del Paese.” – ha concluso Grassi.