COMUNICATI STAMPA


FISCO: CONFINDUSTRIA, CONFERMA SPLIT PAYMENT CI LASCIA PERPLESSI 
Orsini: “Ci aspettavamo un passo indietro per non drenare ulteriore liquidità alle imprese” 
  
 

Roma, 3 luglio 2020 – “La conferma che lo split payment continuerà fino al 30 giugno 2023, affidata oggi a un Comunicato stampa del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ci lascia molto perplessi” così Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco. 

“Sapevamo che il Governo, alla fine dell’anno scorso, aveva chiesto l’estensione dell’autorizzazione concessa all’Italia e che le Istituzioni europee si apprestavano a concederla. Si trattava, però, di una richiesta avanzata ben prima che l’epidemia da Covid-19 stravolgesse la vita e le prospettive economiche di milioni di cittadini e di imprese. Ci attendevamo oggi un passo indietro – osserva Orsini – cioè che il Governo italiano rinunciasse ad applicare un meccanismo che scambia liquidità immediata per le imprese con la promessa di rimborsi che invece registrano ritardi imbarazzanti. 

L’atteggiamento ondivago e contraddittorio del Governo è destabilizzante perché da una parte vara misure per garantire liquidità alle imprese, mentre con l’altra conferma strumenti che rischiano di soffocarle. A maggior ragione in una fase in cui gli effetti della pandemia stanno generando squilibri finanziari significativi per il la gran parte delle aziende, che si stanno indebitando per provare a rilanciare la loro attività. Questa scelta conferma che ancora non è stata colta la gravità della situazione e questo è l’aspetto che più ci preoccupa” conclude il vice presidente degli industriali.



DL SEMPLIFICAZIONI: BONOMI, IL GOVERNO VARI SUBITO IL DECRETO
“Servono regole semplici senza passi indietro sulla legalità” 
  
Roma, 2 luglio 2020 - “Ci auguriamo che il governo definisca e vari al più presto il cosiddetto decreto-semplificazioni che è stato annunciato” ha dichiarato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi 

“Le bozze che sono circolate finora non risolvono tutte le criticità, ma è innegabile che il problema è immenso e costituisce da molti anni un collo di bottiglia per la crescita del Paese, la realizzazione di opere e interventi troppo a lungo rinviati, il reddito e il lavoro di centinaia di migliaia di italiani.  Per questo un segnale forte è indispensabile e bene ha fatto il premier Conte ad annunciarlo in questi giorni anche nei suoi colloqui europei” ha aggiunto Bonomi. 

“Sui punti più rilevanti che il governo deve ancora sciogliere, confidiamo che il confronto possa essere rapido. Da parte nostra, abbiamo avanzato proposte concrete e ci aspettiamo che siano valutate senza pregiudizi. Una cosa infatti deve essere chiara: se da un lato chiediamo regole più semplici e non modellate sulle patologie, e un’amministrazione che non abbia paura di decidere, dall’altro non accettiamo alcun passo indietro sul tema essenziale della legalità” ha sottolineato il presidente di Confindustria 
  

“Anzi, chiediamo esplicitamente che il decreto non investa solo tutte le fasi che allungano incredibilmente i tempi di procedimenti essenziali per l’iniziativa privata e le infrastrutture pubbliche, ma che indichi anche tempi molto più rapidi per perseguire chi viola le norme in materia, e per non dover più aspettare decenni per abbattere gli ecomostri edilizi, com’è invece avvenuto nella storia italiana” ha concluso il presidente degli industriali.



FISCO: CONFINDUSTRIA, SPLIT PAYMENT ANCORA NESSUNA CERTEZZA 
Orsini: “Rimborsi troppo lenti. Più di un anno e due mesi in media” 

Roma, 30 giugno 2020 - “Con la fatturazione elettronica tra imprese ormai pienamente operativa, dovrebbe venir meno lo split payment. Il meccanismo infatti era stato pensato per contrastare l’evasione IVA, in vista dell’introduzione di un regime generalizzato di fatturazione elettronica tra imprese, che ora è stato completato.” Così Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, in merito all’ipotesi di proroga della disciplina fiscale introdotta con la legge di Stabilità 2015. “Il sistema imprenditoriale non ha alcuna pregiudiziale verso lo split payment, poiché per le imprese è del tutto indifferente acquisire l’IVA dai propri clienti o dallo Stato. La vera criticità – fa notare Orsini - è legata ai tempi con cui si ottengono i rimborsi dei crediti IVA maturati: 63 settimane in media, cioè 441 giorni, che equivalgono a più di un anno e due mesi, sono davvero troppe. Inoltre, c’è un tema di incertezza: oggi scade il meccanismo e le imprese ancora non sanno se le Istituzioni comunitarie lo hanno prorogato o meno. Un segnale che denota il totale disinteresse rispetto agli impatti - anche in termini di costi amministrativi – che queste discipline hanno sulle imprese, già in grande difficoltà per la mancanza di liquidità a seguito dell’emergenza sanitaria” conclude il vice presidente di Confindustria. 



 
Roma, 26 giugno 2020 – Riccardo Di Stefano, palermitano, classe 1986, è stato eletto oggi dal Consiglio Nazionale con 143 voti favorevoli su un totale di 209 votanti. Entra di diritto nella squadra senior come vicepresidente di Confindustria. 
 

“I Giovani Imprenditori rappresentano da sempre un laboratorio di innovazione, di proposta e di impegno – ha commentato Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria –. Al neo presidente Di Stefano e alla sua squadra l’augurio, in questa direzione, di essere sempre coraggiosi nelle proposte e nelle azioni per garantire e rafforzare quell’importante contributo di visione e di concretezza che serve alle nostre imprese. Una grande Paese ha bisogno di grande coraggio”.

 

Otto vicepresidenti completano la squadra di presidenza 2020 – 2023: Licia  Angeli (Confindustria Romagna), Maria Anghileri (Confindustria Lecco Sondrio), Eleonora Anselmi (Confindustria Toscana Sud - Arezzo), Mario Aprile (Confindustria Bari B.A.T.), Francesco Fumagalli (Confindustria Toscana Sud - Arezzo), Andrea Marangione (Unione Industriale Torino), Pasquale Sessa (Confindustria Salerno), Alessandro Somaschini (Confindustria Bergamo). 

 

Di Stefano, nel corso del suo discorso di insediamento, ha affermato che “Il Movimento dei Giovani Imprenditori di Confindustria si fonda sull’idea di promuovere un’Italia visionaria e internazionale, come le sue imprese. Ora come non mai, noi imprenditori dobbiamo essere collettore delle migliori energie del Paese, interpreti del cambiamento per rendere l'Italia moderna, innovativa, sostenibile e inclusiva”.

 

Laurea in Giurisprudenza di Palermo e Dottorato di Ricerca in Economia civile presso l’Università LUMSA, Riccardo Di Stefano è stato Vice Presidente nazionale nella squadra del Presidente Alessio Rossi dal 2017 ad oggi, occupandosi di Education, Capitale Umano, e Formazione Interna, sviluppando progetti di formazione come GI Academy, una vera e propria scuola di managerialità, e AltaScuola per Giovani Imprenditori, dedicata alla valorizzazione dei giovani talenti imprenditoriali.

 

L’impegno nel mondo dell’education ha radici profonde nella carriera di Di Stefano, che inizia il suo percorso professionale proprio nel settore della formazione internazionale. Da qui all’attività di famiglia, Riccardo diventa membro del Consiglio di Amministrazione dell’azienda Officina Lodato S.r.l., nata nel 1957, con sede a Palermo e a Roma, nel settore dell’impiantistica civile ed industriale. È proprio grazie al confronto con il Movimento dei Giovani Imprenditori che Di Stefano decide di proseguire il proprio percorso imprenditoriale fondando la propria attività, Meditermica srl, impresa attiva nel settore delle forniture all’ingrosso di materiale termoidraulico per aziende e operatori del settore.

 

Gli incarichi di Riccardo Di Stefano nel Sistema Confindustria iniziano nel Gruppo Giovani della Territoriale di Palermo. A livello nazionale, si appassiona alla rivista del Movimento Quale Impresa, entrando a far parte del Comitato di Redazione. Nel 2017 diventa Vice Presidente nazionale del Movimento, guidato da Alessio Rossi, che ha salutato il nuovo presidente ricordando che “Giovani imprenditori si resta tutta la vita, come il nostro attuale presidente Bonomi, che viene proprio da questo percorso. Tornerò spesso, per trovare quell’energia positiva e quella voglia di migliorare che solo qui si possono trovare. A Riccardo lascio il timone di un Movimento pronto ad affrontare tutte le sfide che i prossimi anni ci metteranno davanti”. 



BANCHE: CONFINDUSTRIA, BENE PROROGA EBA SU MORATORIE 
Orsini: “Una decisione che rende più efficace Addendum con Abi”

Roma, 18 giugno 2020 - “Confindustria esprime grande apprezzamento per la decisione dell’EBA, l’Autorità bancaria europea, di prorogare la data di applicazione dei suoi orientamenti in materia di moratorie”. Così Emanuele Orsini, vice  presidente di Confindustria con delega al credito, alla finanza e al fisco. “La crisi conseguente all’emergenza epidemiologica è nel suo pieno svolgimento e le imprese sono in sofferenza quindi serve continuare a sostenerle con tutti i mezzi” - sottolinea Orsini. 

“La proroga, che anche noi abbiamo sollecitato, renderà ancora più efficace e incisivo il recente Addendum alla moratoria pattizia firmata con ABI il 22 maggio scorso e che sta rappresentando un concreto supporto per il sistema produttivo. In particolare ne beneficeranno le grandi imprese – conclude il vicepresidente di Confindustria - e potrà consentire alle aziende di tutte le dimensioni dei settori e delle filiere più colpite di ottenere dalle banche sospensioni dei mutui fino a 24 mesi.



Roma, 11 giugno 2020 - "Siamo sconcertati dalle affermazioni del sottosegretario Villarosa sui 3,4 miliardi di euro ingiustamente prelevati dalle bollette delle imprese nel 2010/2011. Le sentenze della Cassazione sono chiare: questi importi vanno restituiti agli utenti”. Così Aurelio Regina, consigliere delegato all’Energia di Confindustria, commenta le affermazioni di ieri del sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, in risposta a un’interrogazione alla VI Commissione della Camera. “Siamo sorpresi: mentre il presidente del Consiglio auspica una drastica riduzione della burocrazia, il sottosegretario Villarosa sottopone le imprese e gli operatori del settore all’ennesimo calvario degli inutili gradi di giudizio, in sede tributaria e civile, usando lo scudo della complessità burocratica contro già accertati diritti degli utenti. Invitiamo il Governo – prosegue Regina - a riconsiderare la proposta di semplificazione che Confindustria ha avanzato al Mef: un rimborso diretto a favore dei consumatori da parte dei fornitori, con conseguente credito di imposta a vantaggio di questi ultimi”. 

“Il Governo – conclude Regina - ha un’occasione unica per dimostrare se intende tagliare veramente i costi della burocrazia. Con la nostra proposta, infatti, si potrebbe evitare uno spreco di risorse stimabile in 1,2 miliardi di euro tra costi diretti e indiretti di contenzioso. Denaro sicuramente più utile, in questa emergenza, alla liquidità del sistema produttivo e al rilancio degli investimenti”.





Roma, 20 maggio 2020 - Il Bilancio 2019 di Confindustria rileva un avanzo della gestione operativa e finanziaria di euro 30.794, in linea con quanto previsto nel Budget di periodo. Nell’esercizio in corso è proseguita l’implementazione del piano strategico approvato a novembre 2017 dal Consiglio Generale, con il completamento di circa il 90% degli obiettivi di sviluppo previsti.

Il Totale Oneri e il Totale Proventi della gestione operativa e finanziaria si attestano a 37,4 milioni di euro. Il Totale Oneri, confrontato con la serie storica, si presenta sempre in evidente riduzione rispetto ai valori del 2002. 

Confindustria presenta al 31 dicembre 2019 un Patrimonio Netto di 205,5 milioni di euro con una Riserva Attività Istituzionali di 49,2 milioni di euro.

L’assemblea privata dei delegati, riunita in via telematica, ha eletto Carlo Bonomi alla presidenza di Confindustria per il quadriennio 2020-2024 con un’altissima partecipazione, pari al 94,13 per cento degli aventi diritto al voto, e una percentuale record dei consensi espressi pari al 99,9.



Roma, 19 maggio 2020 - Per la prima volta Confindustria si racconta attraverso un Report di Sostenibilità, rendicontando le azioni e i progetti che mette in campo ogni giorno nel confronto attivo con le Istituzioni nazionali ed internazionali, con il mondo dell’economia e della finanza, delle parti sociali, della cultura e della ricerca, della scienza e della tecnologia, della politica, dell’informazione e della società civile. L’obiettivo del Report, che sarà presentato nel corso dell'Assemblea privata di domani dal Direttore Generale Marcella Panucci e sarà disponibile sul sito, è quello di mappare gli effetti di queste attività in termini di valore economico, sociale e ambientale e per stimolare il dialogo costruttivo con gli attori sociali e il mondo della politica e per avvicinare l’opinione pubblica ai temi dell’impresa e dell’economia reale. Il bilancio si articola su quattro grandi filoni narrativi.

VALORE CONDIVISO. Creare un ponte tra interesse delle imprese e interesse del Paese. Confindustria ha intrapreso un percorso di disseminazione della sostenibilità come valore identitario portante della comunità degli imprenditori, soprattutto tramite il rafforzamento di una comunicazione completa, tempestiva e trasparente con l'obiettivo di avvicinare la società e i giovani alla cultura d’impresa.

CRESCITA ECONOMICA E SOCIALE. Un’economia fondata su lavoro e inclusione. Per Confindustria il lavoro e il welfare sono i due tasselli fondamentali per la coesione sociale del Paese: strumenti idonei ad accorciare i divari, ridurre le disuguaglianze. Il pesante impatto della crisi sanitaria si aggiunge a fattori strutturali di contesto che mettono a rischio la possibilità stessa di contribuire allo sviluppo sostenibile. Confindustria è impegnata in modo particolare sui temi della Pubblica Amministrazione e Giustizia, del Fisco e delle Infrastrutture.

INDUSTRIA. Costruire oggi il futuro. L'emergenza Coronavirus ha reso ancora più evidente e urgente la necessità di una politica industriale centrata su Ricerca&Innovazione che accompagni la riconversione e la transizione verso la trasformazione digitale e sostenibile. In questa direzione gli assi portanti di sviluppo non potranno che essere i partenariati industriali e l’inserimento di giovani ricercatori nelle imprese. Industria 4.0 e la transizione verso la sostenibilità ambientale rappresentano il fulcro dell’azione di Confindustria, che ha avviato un percorso di attività per assicurare un ruolo centrale all’Italia nella definizione e attuazione del Green Deal europeo.

MONDO. Al centro dell’Europa, con un’apertura globale. Per Confindustria la competitività delle imprese e dei territori è il fattore chiave per lo sviluppo dell’Europa che sarà chiamata sempre più a rivestire un ruolo chiave per far fronte comune alla fragilità economica e sociale. L’impegno per riportare al centro dell’agenda comunitaria questo concetto strategico proseguirà anche attraverso il rafforzamento della cooperazione con le altre Confindustrie europee. A livello europeo e mondiale Confindustria costituisce il punto di riferimento nella gestione dei principali dossier di politica commerciale e nella definizione delle fasi cruciali dei processi di regolamentazione dei mercati. 

Il Report di Sostenibilità di Confindustria, elaborato nel 2019 su dati 2018, è basato sugli standard di rendicontazione internazionale e finalizzato a rendicontare l’azione per la sostenibilità a tutto tondo (economica, sociale e ambientale). Inoltre, per rendere il lavoro accessibile il Report segue il “filo rosso” dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’ONU. Partendo, quindi, dalla “mappa degli stakeholder” è stato possibile avviare un  processo che attraverso la raccolta di 600 questionari ha permesso di individuare le 23 “tematiche materiali” da rendicontare.  In coerenza con i valori della sostenibilità e per consentirne una fruizione più articolata, il bilancio è stato realizzato esclusivamente in versione digitale. 



DOMANI DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI CONFINDUSTRIA, BDI E MEDEF A UE
Attesa risposta ambiziosa senza precedenti e ampio piano per la ripresa 

Roma, 11 maggio 2020 - Domani Confindustria, BDI e Medef pubblicheranno una dichiarazione congiunta, rivolta ai governi di Italia, Germania e Francia e alle Istituzioni europee, per chiedere un ampio piano per tornare a crescere e difendere la competitività delle imprese a livello globale. L'appello chiede una risposta ambiziosa e senza precedenti per la ripresa europea, con solidarietà, sostenibilità e digitalizzazione tra le priorità. Nella missiva i Presidenti delle tre organizzazioni industriali, Vincenzo Boccia, Dieter Kempf (BDI) e Geoffroy Roux de Bézieux (Medef), si dicono "profondamente preoccupati per le conseguenze sociali, economiche e politiche della pandemia" partendo dal presupposto che non tutti i Paesi sono stati colpiti allo stesso modo dall’emergenza e che alcuni territori e settori industriali, nonostante le misure senza precedenti già prese anche per fornire liquidità al sistema, non potranno evitare l’enorme calo e le forti ripercussioni economiche su produzione, occupazione e finanza pubblica, almeno fino a quando la situazione sanitaria non tornerà a essere nuovamente sotto controllo. “Le nostre economie e le nostre società dovranno affrontare un grande shock con il recupero dalla fase di lock-down che richiederà tempo”. Al fine di "passare dal contenimento all'uscita, dall'uscita alla stabilizzazione e al recupero completo" gli industriali italiani, tedeschi e francesi, consapevoli che le loro economie sono profondamente integrate, hanno condiviso tra le altre, le seguenti raccomandazioni: cooperazione europea e internazionale nei piani d’uscita dall’emergenza e in quelli per la ripresa; una risposta ambiziosa da parte dell’UE, un rafforzamento del Temporary Framework sugli aiuti di Stato; l’adozione di forti misure fiscali a livello nazionale anti-cicliche per supportare la ripresa; una forte risposta fiscale che dovrà essere solidale e risposte adeguate da parte della politica con garanzia di copertura delle nuove priorità messe a bilancio.





Roma, 30 aprile 2020 – Oggi il Consiglio Generale di Confindustria, su proposta del presidente designato Carlo Bonomi, ha approvato la squadra di presidenza per il quadriennio 2020-2024. La votazione è avvenuta a distanza.

Della squadra fanno parte dieci vicepresidenti elettivi: Barbara Beltrame, con delega all’internazionalizzazione; Giovanni Brugnoli, con delega al Capitale umano; Francesco De Santis, con delega alla Ricerca e Sviluppo; Luigi Gubitosi, con delega al Digitale; Alberto Marenghi, con delega all’Organizzazione, allo Sviluppo e al Marketing Associativo; Maurizio Marchesini, con delega alle Filiere e alle Medie Imprese; Natale Mazzuca, con delega all’Economia del Mare e al Mezzogiorno; Emanuele Orsini, con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco; Maria Cristina Piovesana, con delega ad Ambiente e Sostenibilità; Maurizio Stirpe, con delega al Lavoro e alle Relazioni Industriali.

A questi componenti si aggiungono i 3 vicepresidenti di diritto: Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria; Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori; Vito Grassi, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali.

Bonomi ha tenuto per sé le deleghe al Centro Studi, all’Europa e alle Politiche Industriali.

Il prossimo appuntamento è al 20 maggio quando l’Assemblea dei delegati eleggerà formalmente il designato Bonomi alla presidenza di Confindustria per il quadriennio 2020-2024.


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