COMUNICATI STAMPA


Obiettivo principale è aumentare export italiano in Cina 

Roma, 13 marzo 2019 - Sì all’accordo con la Cina, ma senza strappi con i partner strategici tradizionali come gli Stati Uniti e, soprattutto, d’intesa con l’Europa. Si può sintetizzare così la posizione di Confindustria alla vigilia della firma del Memorandum of Understanding che il governo italiano si appresta ad apporre con riferimento alla Belt & Road Initiative - meglio conosciuta come Via della Seta – assieme ai massimi rappresentanti della Repubblica popolare attesi a Roma il 21 marzo al seguito del presidente Xi Jinping.

L’obiettivo principale è far crescere le esportazioni italiane in Cina in modo da bilanciare i flussi di merce oggi eccessivamente squilibrati a vantaggio del gigante asiatico. Per quanto riguarda, invece, i progetti congiunti da realizzare nell’ambito dell’intesa l’orientamento è svilupparli in Paesi terzi in modo da potenziare le collaborazioni industriali e agevolare le forniture in quei mercati delle imprese italiane.

Appare evidente, considerando l’appartenenza dell’Italia all’Unione europea (della quale è socio fondatore) e al gruppo delle prime sette potenze industriali al mondo (G7), che i contenuti dell’accordo debbano essere improntati alla ricerca di una posizione equilibrata che tenga conto degli interessi complessivi nazionali in modo che ciò che si può guadagnare da un versante non si perda dall’altro.

In questo senso, va peraltro ricordato che all’ordine del giorno del Consiglio UE Affari Generali del 20 e 21 marzo figura la discussione sul mandato per avviare le trattative commerciali tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. Una decisione alla quale l’Italia dovrà dare il suo pieno sostegno per diversificare utilmente le opportunità di collaborazione con tutti i principali player globali. Così come sarà importante che l’Italia partecipi costruttivamente alla definizione del regolamento UE sullo screening degli investimenti diretti esteri, uno strumento strategico per l’Europa e per il nostro Paese.




Ue, Ferrarini: bene politica commerciale, Commissione continui a sostenere l’industria 


Roma, 6 marzo 2019 – “È solo grazie all’intensa azione del Parlamento europeo se in questi anni la politica commerciale dell’Ue ha fatto moltissimo per tutelare gli interessi industriali, economici e strategici europei e italiani: basti pensare agli accordi di libero scambio con Canada e Giappone, alla riforma del sistema di difesa commerciale, al quadro Ue per monitorare gli investimenti esteri, sostenuti e approvati in un contesto estremamente complicato sia sul fronte esterno che sul fronte interno”. Così la vicepresidente per l’Europa di Confindustria Lisa Ferrarini nel corso del seminario  “L’Europa del fare” che si è svolto questa mattina a Bruxelles alla presenza del Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.

“Abbiamo bisogno di istituzioni europee forti e consapevoli del proprio ruolo, che ci mettano in condizione di competere non gli uni contro gli altri all’interno dell’Ue, ma insieme, all’estero, a parità di condizioni con i nostri concorrenti extra-europei. Ringrazio infatti il Presidente Tajani e l’on Cicu per aver dato fin qui un contributo essenziale per il raggiungimento di questi obiettivi. La congiuntura resta particolarmente complessa, ma la strada è quella giusta e non dobbiamo fare passi indietro. Quindi, con lo sguardo rivolto al prossimo ciclo istituzionale, Confindustria continuerà a sostenere l’agenda di liberalizzazione commerciale portata avanti dalla Commissione europea, che deve continuare a promuovere gli interessi dell’industria e della manifattura europea.  Ora – conclude la vicepresidente di Confindustria – è prioritario attuare gli accordi di libero scambio esistenti”.



DIVIETI DI CIRCOLAZIONE TIR: CONFINDUSTRIA, BENE DECISIONE CONSIGLIO DI STATO 

Regolamentazione amministrativa deve rispondere alle nuove esigenze di logistica, produzione e distribuzione


Roma, 5 marzo 2019 - Confindustria esprime grande soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato in merito al calendario dei divieti di circolazione.  Ribaltando la decisione del TAR del Lazio contro cui aveva fatto ricorso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la sentenza ha riconosciuto alle Prefetture la piena legittimità di valutare la concessione di deroghe nelle giornate di divieto della circolazione in base alla peculiarità dei casi concreti e nel rispetto dei criteri previsti dal Regolamento di attuazione del Codice della Strada. 

Il giudizio nel quale Confindustria è intervenuta “ad adiuvandum” - insieme alle più importanti rappresentanze imprenditoriali della committenza, del trasporto, della logistica, della distribuzione e diverse grandi imprese - ha annullato la sospensione dei decreti relativi ai divieti di circolazione dei mezzi pesanti per gli anni 2017 e 2018, ottenuta dal Codacons con i provvedimenti del Tar del Lazio. La sentenza richiama   principi di particolare importanza, che contemperano gli interessi della sicurezza stradale, della produzione e del trasporto. Inoltre, il giudizio del Consiglio di Stato rileva come la voluntas legis sia dunque dichiaratamente contraria all’automatica e indistinta estensione del divieto di circolazione all’intero novero delle giornate pre-festive e post-festive”, aggiungendo che “un indistinto divieto causerebbe pregiudizi diffusi inaccettabili”.

Confindustria auspica che questi principi vengano finalmente recepiti in una regolamentazione amministrativa, capace di rispondere adeguatamente anche alle nuove e mutate esigenze della logistica, della produzione e della distribuzione commerciale.



BOCCIA, BENE SIRI: RIVEDERE CODICE APPALTI E ANAC PER RILANCIARE INVESTIMENTI

Roma, 1 marzo 2019 - “Siamo d’accordo che le regole in materia di appalti pubblici vadano riviste e che in materia di corruzione occorra puntare su semplificazione e trasparenza rivedendo la normativa che oggi è particolarmente punitiva per le imprese e l’economia.” Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia in merito alle dichiarazioni del Sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri, secondo cui, per rilanciare gli investimenti, è necessario cancellare il codice degli appalti e l’Anac.



Innovazione: Premio dei Premi a nove imprese di Confindustria


Roma, 4 marzo 2019 - Nove imprese vincitrici del Premio Imprese per Innovazione di Confindustria ricevono il Premio dei Premi nel corso di una cerimonia presso il Senato della Repubblica alla presenza del Presidente, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Le aziende insignite del Premio Imprese per Innovazione (IXI) che vincono anche il Premio dei Premi sono: 

Bonfiglioli Riduttori, Chiesi Farmaceutici, STMicroelectronics, Marlegno, Farmalabor, Item Oxygen, Protom Group, T. T. Tecnosistemi, Oropan.

Confindustria partecipa per la categoria Industria e Servizi, portando al conferimento del Premio dei Premi le prime nove imprese vincitrici della decima edizione del Premio IXI, realizzato in collaborazione con la Fondazione Giuseppina Mai, Confindustria Bergamo, con il sostegno di BNP Paribas e Warrant Hub - Tinexta Group e con il supporto tecnico dell’Associazione Premio Qualità Italia.

Il Premio dei Premi, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su mandato del Presidente della Repubblica, nasce nel 2008 per conferire ogni anno un riconoscimento a imprese, banche pubbliche amministrazioni, startup e mondo accademico, che si sono distinti come campioni di innovazione. L’iniziativa vuole diffondere e rafforzare tra i cittadini la cultura dell’innovazione a 360 gradi.



AMBIENTE: 11 ASSOCIAZIONI DATORIALI SOTTOSCRIVONO LA "CARTA PER L’ECONOMIA CIRCOLARE"

Un primo impegno condiviso per l’avvio del confronto con le Istituzioni


Roma, 19 febbraio 2019 - Confindustria, Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI, Confcommercio, Confesercenti, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e Confapi hanno sottoscritto la “CARTA PER LA SOSTENIBILITA’ E LA COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE NELL’ECONOMIA CIRCOLARE”. Per affrontare le nuove sfide ambientali e cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei processi produttivi e di consumo, è necessario un cambio di approccio da parte di tutti gli stakeholders e il coinvolgimento del sistema economico nel suo complesso. Per questo il documento individua 10 linee di intervento e punti programmatici che, attraverso un percorso di impegni concreti, sarà la base per l’avvio di un confronto con gli interlocutori istituzionali. I 10 punti affrontano aspetti di carattere regolatorio, normativo, economico e tecnologico, dall’abbattimento delle barriere burocratiche, alla necessità di favorire investimenti in ricerca e innovazione, fino ad arrivare ad una capacità impiantistica virtuosa. La carta per l’economia circolare è un primo impegno condiviso per lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane in tema di economia circolare.  Con la firma di questo documento le Associazioni datoriali diventano capofila di un progetto Paese.


LATTE, FERRARINI: GOVERNO APRA UN TAVOLO PER TROVARE PUNTO DI EQUILIBRIO

 

Roma, 11 febbraio 2019 - “Quanto sta accadendo in Sardegna sulla questione latte, con blocchi e incursioni, è inaccettabile. È giusto ascoltare le ragioni di tutti, ma è prioritario, soprattutto nei momenti di crisi, salvaguardare l’interesse generale e di tutta la filiera produttiva”. Lo ha detto Lisa Ferrarini, vicepresidente di Confindustria per l’Europa, commentando le proteste dei pastori sardi per il calo del prezzo del latte di pecora.

“Esasperare gli animi non è utile per trovare una soluzione: è necessario, invece, trovare un punto di equilibrio tra le ragioni degli allevatori e quelle delle imprese. Ci auguriamo che il Governo, nell’interesse di tutti, apra al più presto un tavolo per conciliare le diverse posizioni”.



AL VIA CONNEXT, AL MICO 6000 IMPRENDITORI E MANAGER. PROGRAMMATI OLTRE 1700 B2B

Boccia: aiutare le imprese a crescere e guardare al futuro. Connext apre una nuova stagione


Roma 6 febbraio 2019 - Al via domani 7 e 8 Febbraio al Mico di Milano la due giorni di Connext, il primo grande evento nazionale di partenariato industriale di Confindustria. Attesi  6000 imprenditori e manager già registrati, oltre 450 espositori, più di 1700 incontri B2B programmati. Connext è una due giorni di lavoro, che si concentra sulle opportunità di business e di crescita per il sistema produttivo.

"Connext è un esperimento che apre una nuova stagione del nostro mondo associativo - ha commentato il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - un evento realizzato dalle imprese per le imprese, con l'obiettivo di disegnare un futuro per il mondo produttivo, per fare squadra e mettere a fattor comune eccellenze e conoscenze. Come Confindustria il nostro compito deve essere anche quello di aiutare e accompagnare la crescita delle imprese."

Tra le imprese partecipanti tantissime piccole e medie eccellenze e grandi nomi, tra cui: Enel, Leonardo, Eni, FS, Google, Amazon, Sogin, Italtel-Exprivia, Tim con Olivetti, Ibm, Siemens, Audi, Mastercard Europe, Edenred Italia. 

A Connext, realizzato con il sostegno di Intesa Sanpaolo, Umana, 4.Manager e Fondimpresa, in collaborazione con Assolombarda e Uninidustria Lazio, sarà presente tutto il mondo Confindustria dalla Luiss, alla Liuc, a Fondirigenti a molte associazioni territoriali con il proprio stand. Ci saranno tutte le realtà settoriali del mondo dell’impresa, per un ecosistema variegato e vitale capace di dare vita a centinaia di opportunità. Imprese grandi e piccole, iscritte a Confindustria o non aderenti al sistema, imprese italiane e internazionali. Sono oltre 200 le startup attese, e 20 le vincitrici della Call 4 Startup che entreranno di diritto a Connext. 

Folta presenza internazionale con oltre 50 imprese provenienti da Germania, Marocco, Romania, Bulgaria, Albania, Serbia, Macedonia e Bosnia Erzegovina. Sono previsti incontri bilaterali e un appuntamento particolare sarà dedicato al made in Italy nel mondo dove le aziende italiane del settore Food incontreranno gli operatori delle reti commerciali tedesche. L’attività internazionale si è realizzata grazie alla collaborazione di partner quali CGEM (Confindustria del Marocco), Confindustria Assafrica e Mediterraneo, la BDI (Confindustria tedesca) e AHK (Camera di Commercio Italo Germanica), Confindustria Est Europa e l’Agenzia Ice. 

Il fitto calendario prevede, accanto agli incontri tra imprenditori, due giornate di eventi e convegni. A seguire l’evento inaugurale alla presenza del Presidente Boccia, 36 eventi di Confindustria e altrettante le iniziative dedicate ai temi strategici per l’impresa e 5 eventi di Vision sui driver tematici con interventi di relatori di fama internazionale: Stefano Boeri su “Aree metropolitane motore dello sviluppo”, Gry Hasselbach su “La fabbrica intelligente”, Geoff Mulgan su “La Persona al centro del progresso”, Francesca Bria su “Il Territorio laboratorio dello sviluppo sostenibile” e David Thorne e Stefano Barrese su “Dialogo intorno al Made in Italy”.


AMBIENTE, CONFINDUSTRIA: SU TRIVELLE SCELTA IDEOLOGICA E DANNOSA 
Ottolenghi: appello a forze politiche. Temiamo le ricadute, gestiamo la transizione gradualmente

Roma 5 Febbraio 2019 - Confindustria esprime forte preoccupazione per le ricadute della cosiddetta norma "blocca trivelle" e per l'approccio ideologico con cui il tema è stato trattato. Il provvedimento rischia di bloccare un intero settore economico, in assenza di una credibile strategia energetica. Non è in discussione l’obiettivo di crescita delle fonti rinnovabili, ma di certo non lo si raggiunge attraverso il blocco immediato delle attività in corso di ricerca e prospezione, che appare del tutto irrazionale se si considerano gli investimenti degli operatori economici, le autorizzazioni già in essere e i prevedibili impatti occupazionali e sulla competitività del Paese.  
"E' necessario prendere posizione perché quel che succede oggi al settore estrattivo potrebbe succedere domani a qualunque settore industriale - ha commentato Guido Ottolenghi Presidente gruppo tecnico logistica, trasporti e economia del mare di Confindustria - Una condanna frettolosa e ideologica, le cui conseguenze ricadranno su famiglie e territori per generazioni. Facciamo appello - prosegue Ottolenghi - a ogni forza politica affinché usi competenza e moderazione nell’affrontare temi così delicati come l’energia. Prima di smantellare l'esistente totalmente e dal nulla sarebbe opportuno valutare le conseguenze e gestire la transizione. Noi siamo pronti al dialogo e rifiutiamo questo modo di pensare e di agire".  
Il settore estrattivo sostiene miliardi di investimenti ogni anno, dà lavoro a quasi 100.000 persone in tutta Italia. Nel periodo 2018-2030 gli investimenti dei principali operatori in questo settore, in Italia, sono stimati in circa 13 miliardi di euro. Si contano ad oggi circa 57 imprese che detengono permessi di ricerca e concessioni di coltivazione e 157 che forniscono beni e servizi di supporto alle attività estrattive. Il settore, inoltre, si caratterizza anche per un impegno costante sui temi della sicurezza dei lavoratori e degli impianti. Nel corso degli ultimi 5 anni, gli indicatori di performance ambientali hanno registrato un miglioramento continuo, in particolare in relazione alle emissioni di gas serra, all’utilizzo delle acque di strato e prelievo di acqua dolce, alla produzione di rifiuti e all’efficienza energetica. Nel campo della sicurezza, si è registrata una costante riduzione degli incidenti sul lavoro, che nel comparto upstream sono circa 10 volte inferiori alla media nazionale per il settore industria e servizi.


PIL: ROSSI (GIOVANI CONFINDUSTRIA), ITALIA IN RECESSIONE PESSIMO SEGNALE, NON SOLO PER IMPRESE

Roma, 31 gennaio 2019 - "I dati dell'Istat, che descrivono un'Italia in recessione, sono allarmanti perché rischiano di diventare strutturali e non occasionali. E questo è un problema per il tessuto imprenditoriale italiano e per il sistema Paese nel suo complesso". E' quanto afferma Alessio Rossi, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. "Da mesi chiediamo al governo di mettere in campo politiche in favore della crescita a partire da investimenti in infrastrutture strategiche che bilancino quelle espansive della manovra. La gravità della situazione è sotto gli occhi di tutti e auspichiamo che il governo reagisca con prontezza al rallentamento dell'economia globale e alla particolare debolezza della congiuntura in Italia".

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