COMUNICATI STAMPA

CONSIP S.P.A. E CONFINDUSTRIA INSIEME PER UN’INTERAZIONE PIU’ EFFICACE TRA FABBISOGNI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED ESIGENZE DELLE IMPRESE

Oggi la firma del Protocollo di collaborazione alla presenza dell’Amministratore Delegato di Consip S.p.A., Marco Mizzau, e del Direttore Generale di Confindustria, Raffaele Langella

 

Roma, 19 dicembre 2023 - Consip S.p.A. e Confindustria hanno siglato un Protocollo di collaborazione con l’obiettivo di incrementare e rendere più efficace l’interazione tra i fabbisogni delle amministrazioni pubbliche e le esigenze delle imprese.

Il nostro sistema economico è chiamato a sostenere il Paese nelle grandi trasformazioni in atto: dal cambiamento climatico all'invecchiamento della popolazione, dalle grandi innovazioni tecnologiche e digitali alla riorganizzazione delle catene globali del valore. Il Protocollo firmato da Consip S.p.A. e Confindustria intende dare una spinta propulsiva alla gestione di queste sfide: il sistema nazionale degli acquisti pubblici può, infatti, rappresentare un importante strumento di politica industriale e di crescita economica per il Paese e agire da leva di riqualificazione di domanda pubblica e offerta privata.

Tra gli obiettivi dell’ accordo – siglato oggi a Roma tra Consip S.p.A., nella persona dell’Amministratore Delegato Marco Mizzau, e Confindustria, rappresentata dal Direttore Generale Raffaele Langella – vi sono:

•        il rafforzamento degli appalti pubblici come “acceleratore” di innovazione nel sistema pubblico-privato; un maggiore coinvolgimento delle imprese nella domanda pubblica; una conoscenza più approfondita del nuovo Codice dei contratti pubblici, anche in vista della digitalizzazione degli appalti;
•        l’analisi congiunta di dati e tendenze sull’andamento di domanda e offerta, per conoscere le esigenze delle amministrazioni; favorire la ricostruzione delle filiere, la possibilità per le imprese di offrire prodotti tecnologicamente più avanzati o alternativi rispetto agli attuali fabbisogni, anche in un’ottica di riqualificazione della spesa;
•        l’attivazione di iniziative di diffusione e promozione sul territorio, che coinvolgeranno imprese e associazioni aderenti a Confindustria.

Una comunione di intenti fra due realtà che, ciascuna nel proprio ruolo, sono centrali per il Sistema Paese. Da un lato, Consip S.p.A. che - in qualità di centrale di committenza nazionale - gestisce ogni anno circa 25 miliardi di euro, pari a oltre l’1,3% del PIL italiano, con più di 500mila contratti stipulati tra 140mila imprese e 13.500 amministrazioni. Dall’altro, Confindustria, la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, a cui aderiscono volontariamente oltre 150mila imprese di dimensioni piccole, medie e grandi, per un totale di oltre 5,3 milioni di addetti e un contributo al PIL del Paese pari al 34%.


CULTURA: CONFINDUSTRIA, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, UNIVERSITÀ LIUC E UNINDUSTRIA PREMIANO GLI STUDENTI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO AUDIOVISIVO “DALL’IMPRESA ALLO SCHERMO. VIDEORACCONTI E STORIE IN FORMA BREVE"

Il riconoscimento a “Una giacca rossa” del Gruppo Unicredit 3

 

Roma, 4 dicembre 2023 – Un viaggio nella cultura d’impresa attraverso il linguaggio dei filmati industriali e della narrazione audiovisiva. E’ il progetto “Dall’impresa allo schermo. Videoracconti e storie in forma breve”, ideato da Confindustria con il suo Archivio Storico – Biblioteca, dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza con la biblioteca di letteratura e cultura d’impresa BiblHuB, dalla Liuc con l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa e da Unindustria, che partecipa con il Premio Film Impresa.  Oggi a Roma, presso il Centro Congressi dell’Università La Sapienza, si è tenuta la cerimonia di premiazione, che ha ospitato anche la tavola rotonda “Dialoghi interdisciplinari sull’impresa”, con i rappresentanti del mondo dell’Università, delle imprese e della comunicazione.
 
L’edizione 2023 del concorso, che si è svolta nell’ambito di una Masterclass dedicata ai giovani studenti universitari del corso di laurea magistrale in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa, aveva l’obiettivo di avvicinare il mondo dell’associazionismo imprenditoriale a quello delle Università e del settore della comunicazione. È andata in questa stessa direzione la scelta di inserire la cerimonia nell’ambito del calendario di eventi nazionali della XXII Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria. Una manifestazione che, giunta alla ventiduesima edizione, celebra e diffonde i valori del patrimonio imprenditoriale italiano.
 
E proprio sulla storia dell’impresa raccontata dal corto e dalla sua capacità di trasmetterne i valori, la giuria d’onore, presieduta dal regista Luca Lucini, e composta da Raffaele Langella, Giampaolo Letta, Alberto Marinelli, Federico Visconti, Bianca Imbembo e Mario Sesti, ha assegnato il primo premio a “Una Giacca Rossa” del Gruppo UniCredit 3. La motivazione espressa dai giurati è stata la seguente: “Con la disinvoltura di un accorto narratore, individua un punto di vista inedito attraverso il quale mettere in luce, sottolineare e soprattutto comunicare, fini e peculiarità d'impresa con precisione ed economia di mezzi”.
 
Alla premiazione sono intervenute le aziende che hanno partecipato al progetto – Almaviva, Edison-Fondazione Eos, Ferrovie dello Stato Italiane, Umana, UniCredit – e gli esperti del settore della comunicazione e dell’audiovisivo come D-Hub Studios, Spencer & Lewis, Onstream Studio, Bendo, che hanno accompagnato il percorso ideativo e realizzativo degli studenti. Un’occasione importante per i ragazzi che, in questo modo, hanno avuto l’opportunità di approfondire tutte le fasi di lavorazione un corto ideato per le piattaforme social, dalla progettazione alla realizzazione, fino alla promozione.
 
Uno stage presso una delle aziende partner della Masterclass è il premio che si è aggiudicato ciascun componente del gruppo salito sul gradino più alto del podio.
Inoltre, il video vincitore entra di diritto tra quelli che concorrono al voto della giuria popolare del Premio Film Impresa edizione 2024, l’evento di Unindustria dedicato ai filmati industriali, presieduto da Giampaolo Letta e con la direzione artistica del critico cinematografico Mario Sesti.  La sua prima edizione si è svolta proprio quest’anno e porta la firma delle numerose aziende italiane che, attraverso video e documentari, hanno contribuito alla promozione degli strumenti dell’arte del cinema e dei valori della cultura d’impresa.



PMI DAY 2023: NUOVO RECORD DI PARTECIPAZIONE. LA LIBERTA’ AL CENTRO DELL'INCONTRO TRA GIOVANI E IMPRESE


Dal 2010 aperte le porte delle imprese a oltre 500mila ragazzi


Baroni: la libertà non va data mai per scontata, è precondizione del fare impresa, base per presente e futuro sostenibile



Roma, 17 novembre 2023 – Nuovo record per il PMI DAY 2023: l’iniziativa, giunta alla quattordicesima edizione, prosegue il suo trend di crescita. Al via oggi la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, organizzata da Piccola Industria Confindustria insieme alle associazioni del Sistema, con una serie di iniziative in simultanea in tutte le regioni, programmate anche in altre date. Circa 1.300 le imprese coinvolte, quasi 700 le scuole medie e superiori e oltre 49.000 i partecipanti: numeri che confermano e superano il record raggiunto lo scorso anno. In campo tutte le Associazioni territoriali del Sistema che hanno aderito all’iniziativa insieme ad Assosistema, Confindustria Moda e Federchimica.  

Al centro, ancora una volta, l’impegno delle imprese nel raccontarsi ai giovani attraverso incontri e visite guidate in azienda che coinvolgono, oltre agli studenti, anche insegnanti, famiglie, istituzioni locali e stampa. Un importante momento di confronto in cui le imprese riaffermano il loro ruolo di attore sociale sul territorio, soprattutto alla luce dell’enorme gap di competenze e figure professionali tecnico-scientifiche che affligge il Paese.  Dal 2010, anno di nascita della manifestazione, le Pmi di Confindustria hanno aperto le loro porte complessivamente ad oltre 500mila ragazzi.

 
L’edizione 2023 ha come focus la “libertà”, quale presupposto per realizzare le proprie aspirazioni contribuendo a generare benessere collettivo, come leva per la ricerca, per l’innovazione e per la crescita economica. Libertà che si accompagna al senso di responsabilità e al rispetto verso gli altri e verso il bene comune e all’affermazione dei valori della convivenza civile, di cui la scuola e l’impresa sono presidi fondamentali. A partire dal 2021 la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Da anni, inoltre, prosegue la partnership con Confagricoltura in alcuni territori – Alessandria, Bari - BAT,  Bergamo, Brescia e Taranto - per raccontare la realtà dell’impresa anche nel settore agricolo.
 
L’impronta internazionale della manifestazione è confermata, per il sesto anno consecutivo, dal patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2015, infatti, il PMI day si svolge anche all’estero e quest’anno, per la prima volta, raggiunge il Brasile in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a San Paolo. Torna anche negli USA dove la Miami Scientific Italian Community ha organizzato una serie di eventi in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington D.C. e la sua rete Diplomatica Consolare, ABROAD TO - The Community of Italian Companies, la California Scientific Italian Community, ODLI -  Organization for the Development of Italian Studies, RetImpresa e la Texas Scientific Italian Community. Inoltre, è stata rinnovata la collaborazione con le rappresentanze internazionali di Confindustria Albania, Bulgaria e Serbia.
 
Il presidente di Piccola Industria, Giovanni Baroni, partecipa all’evento organizzato da Confindustria Brescia presso il Salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia, dove il tema della “libertà” viene sviluppato attraverso un “Teen Talk” in cui un gruppo di ragazze e ragazzi dialoga con il sociologo Stefano Laffi su scelte di vita, desideri, limiti. Questa volta sono i giovani a raccontarsi alle imprese perché possano comprendere e integrare la loro prospettiva sul mondo. Baroni interviene, in video collegamento, anche all’iniziativa dell’Unione Industriali Napoli in Piazza dei Martiri dove viene assegnato il premio “Giògiò, intitolato a Giovan Battista Cutolo, ragazzo ucciso tragicamente dalla criminalità organizzata. In gara gli elaborati cartacei e multimediali dedicati al concetto di libertà connessa al lavoro - come competitività, dignità, legalità e benessere - realizzati dai ragazzi delle scuole che hanno partecipato agli incontri aziendali che si sono svolti dal 6 al 10 novembre.
 
Quest’anno abbiamo voluto dedicare il PMI DAY al tema della libertà perché, oggi più che mai, è un valore di cui avere maggiore consapevolezza e verso cui rinnovare l’impegno proprio perché profondamente minato dalla grande instabilità e dai conflitti che coinvolgono Ucraina e Medio Oriente – ha commentato il presidente della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Baroni. “E’ il motore propulsore del presente e del futuro socialmente sostenibile, base imprescindibile della cultura d’impresa. E’ una precondizione stessa del fare impresa: solo dove c’è libertà è possibile sviluppare concorrenza e competitività. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a non darla per scontata e a considerarla uno spazio che si conquista ma che si può e si deve ampliare. La libertà va respirata fin da piccoli, è l’ossigeno con cui le nuove generazioni devono crescere e formarsi. I giovani sono liberi per definizione e l’impresa è pronta a sostenerli affinché la loro libertà e la loro unicità possa dispiegarsi appieno attraverso lo studio, le competenze e la costruzione di un percorso professionale di successo e soddisfazione”.

L’iniziativa, curata da Claudia Sartirani, coordinatore nazionale del Pmi Day Piccola Industria, con il supporto di un gruppo di lavoro dedicato, è inserita nella XXII Settimana della Cultura d’impresa, organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle Pmi promossa dalla Commissione Europea. “La libertà è partecipazione. Ringrazio il gruppo di lavoro, tutte le Associazioni territoriali, le migliaia di imprese e le numerosissime scuole, gli studenti e i docenti  che hanno aderito a questa edizione – ha sottolineato Sartirani. “I numeri e la qualità delle proposte ci confermano che la strada è quella giusta e che la semina di valori e conoscenza di queste 14 edizioni ha dato buoni frutti. I giovani sono il nostro capitale più prezioso, il nostro miglior investimento per il futuro”.



CONFINDUSTRIA E IL SOLE 24 ORE PRESENTANO “ITALY X”, LA CERTIFICAZIONE DI ECCELLENZA PER LE AZIENDE ITALIANE

Il riconoscimento avrà durata biennale ed è rivolto alle aziende manifatturiere italiane

Roma, 16 novembre 2023 – È stata presentata oggi a Roma la nuova iniziativa di certificazione per le aziende italiane messa a punto da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Confindustria. Un progetto unico in Italia creato per riconoscere, attribuire valore e dare visibilità alle imprese che incarnano e rappresentano i valori dell’italianità: ricerca della qualità, stile, cura del dettaglio e creatività. La certificazione, di durata biennale, consente di individuare le imprese dotate della capacità di ideare, progettare, innovare e produrre secondo i tratti distintivi della tradizione italiana, andando oltre la semplice fabbricazione del prodotto.

Il conseguimento del marchio da parte della singola azienda è subordinato al superamento di un audit condotto da primari enti di certificazione indipendenti sulla base di un Disciplinare definito da Il Sole 24 Ore. La Certificazione è rivolta a due target di imprese del comparto manifatturiero: da un lato le PMI fino a 50 milioni di fatturato all’anno e dall’altro le Grandi Aziende con fatturato superiore ai 50 milioni all’anno. Alla scadenza della certificazione è previsto il rinnovo attraverso un nuovo audit.

Alla presentazione del progetto da parte di Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 ORE, e Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria, è seguito il dibattito sul valore dell’italianità nel posizionamento competitivo delle imprese con alcuni top manager di aziende, diverse per dimensioni e settore di appartenenza, rappresentative dei valori dell’italianità: Fedele Usai, Managing Director Dolce&Gabbana, Cosimo Rummo, Presidente e AD Pastificio Rummo SpA, Fabio Rossello, Amministratore Delegato Paglieri SpA, Filippo Lintas, General Manager Sapio Life Italia, Tiziana Di Gennaro, Consigliere di amministrazione Centro Orafo il Tarì, Massimo Centonze, Amministratore Delegato ITP Industria Termoplastica Pavese, Francesca Nonino, Responsabile Comunicazione Web Nonino Distillatori.

“Valorizzare le imprese italiane e l’eccellenza che rappresentano significa sostenere la nostra economia e promuovere la crescita del nostro paese. Questo è un impegno che Il Sole 24 Ore porta avanti da 158 anni e la certificazione che abbiamo presentato oggi risponde a questa nostra mission. Con ItalyX Il Sole 24 Ore e Confindustria vogliono supportare con un'iniziativa concreta quella che è una delle ricchezze del nostro paese, il settore manifatturiero, rafforzandone la riconoscibilità sui mercati interni ed esteri” ha commentato Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 ORE.

“L’italianità è una leva di competitività per la nostra industria, che si fonda sulla capacità di creare prodotti belli e ben fatti, curati nei particolari e nel design. Con questa iniziativa vogliamo rafforzare la visibilità delle competenze e del know delle imprese italiane e la loro forte identificazione con il metodo italiano di produrre. Proteggere e valorizzare queste caratteristiche è il nostro obiettivo”, ha affermato Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria.

Nel corso dell’evento è stato presentato il marchio “ItalyX – Certified Italian Excellence” sviluppato con il supporto dell’agenzia di comunicazione Pomilio Blumm e registrato da Il Sole 24 Ore. Il logo rappresenta il DNA che caratterizza le aziende manifatturiere italiane, espresso nelle tre parole del suo pay off: Italia ed Eccellenza, un binomio inscindibile quando si parla di qualità, stile, cura del dettaglio, creatività, e Certificazione, per sottolineare il rigore alla base del disciplinare e del processo con cui il marchio viene concesso in licenza alle aziende richiedenti.

Il progetto di certificazione sarà accompagnato da iniziative di visibilità, sia a livello italiano che internazionale, dedicate alle aziende certificate, promosse congiuntamente da Confindustria e da Il Sole 24 Ore con il coinvolgimento delle associazioni territoriali e di categoria, dei Professionisti del network Partner 24 ORE, e dall’organizzazione di eventi che vedranno la partecipazione di istituzioni nazionali ed internazionali e del mondo accademico.

Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nel sito dedicato: www.italy-x.com


SOSTENIBILITA’, CONFINDUSTRIA: CONSUMATORI GUIDATI DA QUALITA’ E PREZZO, L’80% SI DICHIARA ATTENTO
Secondo la ricerca Havas, le imprese considerano la sostenibilità una soluzione a lungo termine ma solo 1 pmi su 4 ha una figura dedicata
Da Ros: senza politiche pubbliche a supporto degli investimenti 5.0, rischio di costi insostenibili e di perdere quote di competitività

Roma, 15 novembre 2023 - Confindustria ha presentato una ricerca sullo stato dell’arte della sostenibilità in Italia, che fornisce un'analisi quantitativa del sentiment dei consumatori nei confronti della sostenibilità a 360° e sulla valutazione della maturità delle aziende italiane nell'integrazione di tali temi nelle rispettive realtà. Tra ottobre e novembre scorsi l’indagine, condotta da Havas Pr, ha coinvolto un campione di 500 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana e 16 imprenditori del panorama industriale italiano.
Lo studio è stato illustrato in occasione dell’evento principale della XXII Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria “Industria 5.0: il futuro è qui. Consapevolezza e sviluppo sostenibile” al MAXXI di Roma. La giornata, attraverso gli interventi di illustri relatori, ha dedicato particolare attenzione alla riflessione e alla condivisione di esperienze sui temi chiave della sostenibilità e della responsabilità economica, ambientale e sociale nelle varie declinazioni e in diversi settori.

Dall’ indagine quantitativa sui consumatori è emerso che gli italiani continuano a prediligere prodotti di alta qualità, ma il prezzo resta un determinante critico: il 92% considera la qualità e l'89% il costo come i principali fattori di acquisto. La sostenibilità, focalizzata su aspetti ambientali e sociali, è rilevante per l'80% degli intervistati, con particolare attenzione da parte di donne e individui tra i 55 e 64 anni. La presenza di figli accentua l'interesse per qualità, origine e sostenibilità della filiera.

Nonostante gli atteggiamenti positivi dichiarati, solo il 28% degli italiani si dichiara ‘molto attento’ alla sostenibilità, mentre il 52% si dichiara ‘abbastanza attento’ al tema - associandolo principalmente al riciclo e alla raccolta differenziata; 1 su 5 (20%) si dichiara indifferente o considera la sostenibilità non rilevante. Il 60% degli intervistati dichiara di non conoscere l’acronimo ESG.

Mentre la responsabilità individuale è legata all'ambiente e al riciclo, le aziende sostenibili sono giudicate sia per temi ambientali che sociali. Il 46% degli intervistati considera la tutela dei lavoratori come il principale criterio per un'azienda sostenibile, seguito dal rispetto delle pari opportunità (41%).

I giovani si informano e scelgono marchi sostenibili, mentre il 57% degli italiani è disposto a optare per prodotti sostenibili senza impatti sul portafogli, scendendo al 50% nella fascia 45-54 anni.

Per il settore privato, emerge l'importanza della comunicazione trasparente ed efficace. I consumatori, infatti, si informano principalmente attraverso canali diversificati, con il sito ufficiale dell'azienda al primo posto (45%). La comunicazione diventa anche uno strumento di employer branding, con una distribuzione equa tra i generi, le età e le diverse provenienze dei consumatori.

Dall’indagine qualitativa realizzata attraverso interviste agli imprenditori è emerso che le imprese italiane integrano la sostenibilità sin dalla fondazione e la considerano una soluzione a lungo termine. Le imprese stanno evolvendo da un approccio "conforme alle normative" a un approccio che utilizza la sostenibilità per differenziarsi sul mercato. La soddisfazione dei dipendenti è prioritaria, con attenzione crescente all'inclusione ed equità. Il welfare, le competenze e il rapporto con le scuole sono temi rilevanti. L'innovazione tecnologica è fondamentale per la transizione green, con un focus sull'economia circolare e l'integrazione dell'Intelligenza Artificiale. La governance della sostenibilità e il passaggio generazionale sono sfide, con solo il 25% delle PMI che ha una figura dedicata alla sostenibilità.

La collaborazione tra filiere è un elemento chiave. Le imprese investono nella formazione ESG per supportare le filiere più piccole. Il Made in Italy, con i suoi tratti distintivi di qualità, creatività e relazioni umane, offre un vantaggio unico.

Le priorità di investimento denotano un chiaro focus verso un approccio integrato alla sostenibilità: digitale, green e capitale umano-formazione ESG.

Le imprese intervistate esprimono la necessità di rivedere le politiche industriali – nazionali ed europee – in ottica di integrazione dei tre aspetti della sostenibilità E-S-G, per puntare sul made in Italy come leva efficace per valorizzare il nostro Paese sui mercati di tutto il mondo, generando ricchezza e sviluppo nel lungo periodo.

“Il capitalismo sta evolvendo e le imprese sono chiamate non più a produrre valore ma valori: economici, sociali e ambientali. Il business in chiave 5.0 mette l’uomo al centro e chiarisce che quello sulle persone è, oggi, un investimento industriale – ha affermato Katia Da Ros, Vicepresidente di Confindustria per Ambiente, Sostenibilità e Cultura. In questo contesto, l’employer branding è un fattore chiave per comunicare i propri valori e condividere una visione di futuro e di comunità, puntando sulle risorse umane. A ciò si aggiunge una buona governance della sostenibilità, che significa anzitutto un’organizzazione aziendale in grado di accompagnare l’evoluzione dei processi produttivi. L’approccio alla sostenibilità – ha proseguito Da Ros - non può che essere integrato, come emerge chiaramente nelle interviste qualitative dell’indagine: una buona governance è il presupposto per una buona rendicontazione; una buona rendicontazione per un efficace employer branding e quest’ultimo per far evolvere i modelli di business in chiave 5.0”.

“Tutto questo – ha sottolineato la Vicepresidente di Confindustria Da Ros - si traduce in investimenti per le imprese ma, senza politiche pubbliche che li supportino e che siano guidate dal criterio della neutralità tecnologica, rischia di trasformarsi in un costo insostenibile e di far perdere al Paese quote di competitività. Negli ultimi anni, con il Green Deal, abbiamo assistito ad una politica comunitaria che ha affrontato gli obiettivi ambientali in modo ideologico, senza comprendere i rischi per i settori industriali più esposti alla concorrenza internazionale e senza comprendere che lo sviluppo e l’innovazione industriale sono il punto centrale delle soluzioni tecnologiche per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, ambientale, economica e sociale – ha aggiunto Da Ros. Occorre adeguare i tempi della transizione green ai tempi di trasformazione industriale per evitare il rischio di deindustrializzazione in Europa e assicurare la sostenibilità economico-sociale. Bisogna stimolare, come fanno USA e Cina, gli investimenti innovativi, per trasformare la sfida della transizione ecologica in una grande opportunità di sviluppo sostenibile”.

L’intervento istituzionale della mattina è stato affidato al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha dichiarato: “È ormai assodato che lo sviluppo dovrà viaggiare inevitabilmente lungo i binari della sostenibilità. Lo sviluppo dovrà essere necessariamente e inevitabilmente sostenibile. Lo sviluppo al quale puntiamo è quello che porta benessere alle comunità senza intaccare l’ambiente e il territorio. È importante quindi che Confindustria abbia deciso di farsi parte attiva nel dibattito nazionale e internazionale: conferma il ruolo fondamentale delle imprese nell’intercettare, anticipare e condurre il cambiamento stimolato dal nuovo paradigma di sviluppo, Industria 5.0 che si sta affacciando in Europa, Italia compresa. Talenti esaltati dalle nuove soluzioni tecnologiche, elemento di crescita non traumatica se si rendono i processi sostenibili. Sono i punti qualificanti di Industria 5.0, alla fine, e per questo posso assicurarvi che il nostro impegno per portare a casa questo importante provvedimento non mancherà. Un impegno che sarà sempre ispirato dall’ascolto delle vostre posizioni”.

Il tema della sostenibilità è stato affrontato anche in ottica di marketing con Christian Sarkar, Founder Double Loop Marketing LLC, ed Enrico Foglia, Managing Director Regenerative Marketing Institute, che hanno sottolineato: “Nutriamo una convinzione profonda: la sostenibilità deve costituire il fondamento dello sviluppo, sia per le aziende che per le comunità locali. Per tale motivo, abbiamo sviluppato il nostro modello rigenerativo, concepito come risposta alla crescente domanda globale di progetti orientati alla salvaguardia dei beni comuni. In qualità di fondatori del Regenerative Marketing Institute, il nostro impegno è plasmare un futuro in cui la sostenibilità si traduca in un autentico motore di progresso".

Etica e centralità della persona, modelli alternativi e inclusivi nel lavoro, ruolo del digitale sono i temi della riflessione di Mons. Dario Edoardo Viganò, Vice cancelliere Pontificia Accademia delle Scienze sociali che ha detto: “La sostenibilità, richiamata dallo stesso Magistero sociale della Chiesa, è intesa sempre più frequentemente come una visione globale ed inclusiva, capace di riconoscere nelle attività umane le interconnessioni degli aspetti ecologici, sociali ed economici, ciò che si prefigge anche l’Industria 5.0. In essa, tutti dovrebbero partecipare alla medesima equazione di sviluppo. Nell’ottica della sostenibilità, lo sviluppo travalica la sola dimensione economica e interessa l’uomo e perfino l’ambiente. Va abbandonata la visione autoreferenziale dell’Homo oeconomicus, per sviluppare una nuova visone di uomo, nella quale il soggetto di riferimento è meno astratto e più eclettico, capace di relazioni di reciprocità, di motivazioni intrinseche ed è socialmente responsabile”.

L’evento “Industria 5.0: il futuro è qui. Consapevolezza e sviluppo sostenibile” è promosso da Confindustria con il sostegno di Intesa Sanpaolo e IWS, insieme al Main Partner strategico per la Cultura di Impresa 4.Manager, con la partnership di Audi e in collaborazione di Fondimpresa.


REGOLAMENTO UE IMBALLAGGI, IMPRESE IN AUDIZIONE: FORTE ALLARME, A RISCHIO INTERE FILIERE

COSTRUIRE ALLEANZA EUROPEA PER INTERVENIRE PER MAGGIORE BUON SENSO ED EQUILIBRIO

Roma, 14 Novembre 2023 - Confindustria, Confagricoltura, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative, Federdistribuzione, Casartigiani e CLAAI, oggi in audizione alla Camera sulla Proposta di Regolamento europeo in materia di imballaggi e rifiuti, hanno espresso al Parlamento l’assoluta necessità di fare pressione sulle Istituzioni Europee per un maggiore buon senso ed equilibrio nell’introduzione della nuova disciplina. Abbiamo ribadito l’allarme che deriva dall’applicazione delle nuove norme. Sono molti gli aspetti del provvedimento valutati come critici che, se approvato, rischiano di danneggiare un intero sistema di eccellenza. E’ a rischio oltre il 30% del Prodotto Interno Lordo del Paese, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Parliamo dei molteplici settori produttori di imballaggi, i loro fornitori di materie prime, dell’intera industria italiana del riciclo, delle imprese che utilizzano tali imballaggi per commercializzare ed esportare merci in Italia e all’estero, dall’agricoltura a tutte le filiere della produzione alimentare e della ristorazione, dalla cosmetica alla farmaceutica, dai pubblici esercizi al turismo, dalla piccola, media e grande distribuzione organizzata, al vending, alla logistica, ai produttori di macchinari. Ciò che più preoccupa della proposta è la mancanza totale di neutralità tecnologica. Il governo si è assunto l’impegno di farsi portatore delle istanze delle imprese. Ma nelle prossime settimane i negoziati istituzionali giungeranno ad una fase decisiva. In vista del voto in plenaria del Parlamento europeo, previsto per il prossimo 22 novembre, e dell’intenzione della Presidenza spagnola di accelerare ulteriormente il negoziato e far approvare un orientamento generale già al Consiglio ambiente del 18 dicembre, abbiamo ritenuto doveroso richiamare di nuovo l’attenzione delle Istituzioni italiane per i forti timori di pregiudizi irreversibili per l’economia e le filiere strategiche del Paese. Pur condividendo la necessità imprescindibile di lavorare insieme ad obiettivi ambientali sempre più ambiziosi, in questo caso non ci sono evidenze scientifiche che confermano che il riuso sia migliore del riciclo sotto il profilo ambientale, anzi per quanto riguarda i beni alimentari è vero il contrario. Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano un maggior consumo di acqua ed energia e le emissioni di CO2 sono nettamente peggiorative. L’Italia è tra i Paesi dell’Unione che, a detta della stessa Commissione, non corre il rischio di mancare gli obiettivi di riciclo né per gli imballaggi, né per i rifiuti urbani. Non si capisce quindi il motivo di penalizzare il riciclo a favore del riuso, sia sotto il profilo ambientale che economico. Le criticità del provvedimento, purtroppo, non sono “limitate” solo al tema del riuso a scapito del riciclo. Sono presenti, infatti, anche divieti di produzione per diverse tipologie di imballaggi monouso. Infine, un’ulteriore e importante criticità è rappresentata dall’identificazione, per alcune tipologie di imballaggi monouso, del cauzionamento (ovvero nel c.d. Deposit Return System, DRS). Per tutto quanto, non possiamo che rinnovare l’auspicio, anche in questa sede, di una sostanziale e profonda rivisitazione dell’intero provvedimento, per orientarlo ad un maggiore equilibrio e flessibilità. E’ fondamentale a nostro avviso concentrare con urgenza tutti gli sforzi su tre fronti: la presentazione e il sostegno di emendamenti per il voto in Parlamento europeo; il dialogo con la Presidenza Spagnola e i Paesi che sostengono la proposta per evitare scelte arbitrarie ed estremamente impattanti per la nostra economia; il consolidamento delle alleanze con gli altri Stati membri - ve ne sono molti - che come l’Italia non condividono le misure del Regolamento, poiché non consentono la necessaria flessibilità e non riconoscono il principio di neutralità tecnologica per il raggiungimento di ambiziosi obiettivi ambientali attraverso l’economia circolare

CONFINDUSTRIA, AL VIA LA XXII SETTIMANA DELLA CULTURA D’IMPRESA

Eventi su tutto il territorio per celebrare i valori e il patrimonio dell’industria italiana. In quest’edizione, la persona al centro dello sviluppo di modelli di business vincenti


Roma, 6 novembre 2023 – Con l’evento L’industria consapevole: a misura d’uomo” prende ufficialmente avvio la XXII Settimana della Cultura d’Impresa, l’iniziativa di Confindustria e Museimpresa che celebra i valori ed il patrimonio imprenditoriale italiano. Nel corso dell’appuntamento inaugurale di oggi il vertice di Confindustria, insieme a 10 Associazioni territoriali (Confindustria Ancona, Assolombarda, Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani, Unione Industriale Biellese, Confindustria Bergamo, Confindustria Cuneo, Confindustria Genova, Unione Industriali Napoli, Confindustria Valle d’Aosta, Confindustria Veneto Est) si rivolgerà, in modalità live, direttamente agli studenti. Sarà l’occasione per raccontare le imprese associate in una prospettiva diversa, anche attraverso il filmato “L’Anima dell’impresa” che, dopo l’anteprima dello scorso anno, sarà rilanciato per riflettere sulla percezione comune della figura dell’imprenditore.

Quest’anno il tema centrale della Settimana della cultura d’impresa è l’importanza della persona – collaboratori, famiglia, clienti, figure manageriali, stakeholders – intesa come attore fondamentale nello sviluppo di modelli di business vincenti e sostenibili. L’approccio human oriented e l’attenzione al contesto territoriale e sociale in cui operano le imprese, caratterizza oggi gran parte delle realtà di maggior successo, dalla PMI alla Multinazionale. Il fattore uomo, dunque, sarà il focus della Settimana della Cultura di Impresa 2023, una manifestazione che mira a scardinare alcuni pregiudizi legati alla figura dell’imprenditore, mettendone in luce i tratti più umani e meno evidenti, oltre all’importanza del suo ruolo nella società. Una visione che in questa edizione sarà collegata al tema ampio della sostenibilità, su cui si declinano molti degli aspetti della cultura d’impresa. L’obiettivo primario sarà, come da tradizione, evidenziare il ruolo delle aziende come fabbriche di futuro e di benessere condiviso.

L’evento di oggi, introdotto da Katia da Ros, Vice Presidente di Confindustria per l’Ambiente, la Sostenibilità e la Cultura e Antonio Alunni, Presidente Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria, con le conclusioni affidate ad Alberto Marenghi, Vice Presidente di Confindustria per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing e la presenza di Antonio Calabrò, Presidente Museimpresa, presenta un format con approfondimenti legati alle dinamiche professionali, sociali ed economiche che vivono ogni giorno le aziende e chi ci lavora. L’evento sarà anche l’occasione per rafforzare la connessione tra gli attori-chiave del mondo economico e la società, evidenziandone la comunanza di valori, oltre a dare impulso alle sinergie tra il Centro e i Territori.

Tra i principali appuntamenti nazionali in programma per questa edizione: 10 novembre Cerimonia di premiazione “Capitale della cultura d’impresa 2024”, a Pavia, nell’ambito del Forum Piccola Industria Confindustria; 15 novembre “Industria 5.0: il futuro è qui. Consapevolezza e sviluppo sostenibile” al Maxxi di Roma; 16 novembre “Certificazione Made In - Sole 24 Ore” presso la sede di Confindustria; 17 novembre PMI DAY 2023”, XIV Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese con manifestazioni su tutto il territorio nazionale dedicate al tema della libertà.


Rete delle Cattedre UNESCO, CONFINDUSTRIA E COMMISSIONE NAZIONALE ITALIANA PER L’UNESCO INSIEME PER LA LONG LIFE LEARNING
Oggi presso la sede di Confindustria il seminario formativo sull'apprendimento permanente

 
Roma, 31 ottobre 2023 - In un contesto di rapida evoluzione del mercato del lavoro, la formazione continua assume un ruolo cruciale per lo sviluppo dell’Italia, soprattutto nel settore manifatturiero. Con questa prospettiva, la Rete delle Cattedre UNESCO Italiane, Confindustria e la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO hanno promosso oggi un seminario formativo dedicato all'apprendimento permanente che si è svolto presso la sede di Confindustria. L’iniziativa, focalizzata sull'analisi approfondita della formazione continua nel Paese, presenta una Road Map che indica le strategie future e individua le aree in cui colmare le lacune. L'apprendimento lungo tutta la vita si configura come un elemento fondamentale per potenziare la competitività delle istituzioni e delle imprese, promuovendo la crescita individuale dei lavoratori e la costante acquisizione di competenze.
 
Il Seminario coincide con il decimo anniversario dell'UNESCO Global Network of Learning Cities, una rete che coinvolge 292 città in 76 paesi e oltre 310 milioni di cittadini. L'evento, promosso dall'Istituto UNESCO di Amburgo e l'UNESCO, invita tutti gli attori del mondo istituzionale e imprenditoriale ad aderire alla campagna #ImALifelongLearner. Questo impegno mira a sostenere il diritto all’educazione in tutte le età e a promuovere un cambiamento di paradigma nei sistemi di apprendimento e istruzione, garantendo a tutti l'accesso alle conoscenze per contribuire a una società più equa, giusta e sostenibile.
 
“L'UNESCO svolge un ruolo encomiabile nella promozione del Life Long Learning e auspichiamo che l'Italia possa seguirne le indicazioni in modo da rafforzare questo importante settore educativo", ha detto Franco Bernabè, Presidente Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

“Un onore che UNESCO abbia scelto Confindustria come partner per celebrare in Italia un anniversario che mostra il valore dell’apprendimento continuo, valore che le nostre imprese sperimentano ogni giorno, partecipando ai processi formativi di scuole, ITS e Università, o attraverso i fondi interprofessionali. È l’inizio di una collaborazione UNESCO-Confindustria che metteremo a disposizione del Paese e delle sue istituzioni”, ha affermato Giovani Brugnoli, Vice Presidente per il Capitale Umano di Confindustria.

“In questa fase così complessa ed incerta, garantire percorsi di formazione e crescita continua per tutti è l’unico modo per sostenere lo sviluppo economico e l’inclusione sociale, quindi la democrazia. Le Cattedre Unesco italiane ancora una volta sono in prima fila nel porre a disposizione del nostro Paese e della pace tutte le proprie competenze, conoscenze e passioni”, ha aggiunto Patrizio Bianchi, Portavoce della Rete delle Cattedra UNESCO Italiane (ReCUI).


Italia-Spagna: primo incontro Confindustria-CEOE per rafforzare rapporti bilaterali e avviare Forum annuale

Bonomi e Garamendi: fronte comune per tutelare la competitività dell’industria europea
 
Madrid, 27 ottobre 2023 – Rafforzare le relazioni bilaterali tra Italia e Spagna e intensificare la collaborazione tra Confindustria e CEOE (Confindustria spagnola) anche attraverso l’avvio di un Forum Economico annuale in seno a BusinessEurope. L’obiettivo è quello di definire priorità condivise di politica industriale e tutelare la competitività dell’industria europea.  Questi i temi al centro dell’incontro che si è concluso oggi a Madrid tra le delegazioni di Confindustria e di CEOE, guidate rispettivamente dai Presidenti Carlo Bonomi e Antonio Garamendi.
 
Le organizzazioni imprenditoriali italiana e iberica hanno concordato un impegno congiunto presso le Istituzioni europee per riportare l’industria e la manifattura al centro delle politiche comunitarie, con particolare attenzione alla sostenibilità economica e sociale della transizione verde e della decarbonizzazione. Inoltre, Confindustria e CEOE intendono promuovere un coordinamento delle Associazioni industriali europee del Mediterraneo, per sostenere priorità e progetti comuni a Bruxelles.
 
I due Presidenti hanno espresso preoccupazione per l’andamento dei negoziati in sede europea in merito alla proposta di regolamento sugli imballaggi e hanno ribadito la necessità di tutelare la proprietà intellettuale nell’ambito del dibattito in corso sul pacchetto farmaceutico.
 
“I rapporti tra Italia e Spagna, due tra le più importanti economie dell’Unione europea, sono già consolidati, come testimonia l’aumento dei dati sull’interscambio, e con questo incontro intendiamo rafforzarli ulteriormente” - ha affermato il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “La Spagna sarà Presidente del Consiglio dell’Unione europea ancora per due mesi: si tratta di un arco di tempo cruciale in cui, da un lato sarà chiamata a chiudere alcuni dossier fondamentali per l’industria europea - tra cui il regolamento sul packaging - e, dall’altro, dovrà traghettare l’Europa verso le prossime elezioni in programma a giugno 2024. Questo primo incontro, quindi, è avvenuto nel momento più opportuno. Il peso economico dei nostri due Paesi deve tradursi in un maggiore peso politico a Bruxelles, attraverso una collaborazione sempre più stretta tra le nostre associazioni e le nostre imprese” - ha osservato Bonomi. “Il forum bilaterale, che avrà cadenza annuale, ha l’obiettivo di facilitare i rapporti tra le nostre rispettive comunità economiche per fare fronte comune nel riportare al centro del dibattito europeo la competitività dei nostri sistemi industriali, rilanciare l’importanza del Mediterraneo come area geografica strategica per l’intera Europa e contribuire ad una sempre maggiore integrazione”.
 
Il presidente di CEOE, Antonio Garamendi, ha sottolineato la necessità di "lavorare più uniti che mai" di fronte alle sfide che le aziende italiane e spagnole hanno davanti nello scenario europeo e internazionale, l’importanza della presenza del CEOE in America Latina e i vantaggi dell'Accordo UE-Mercosur non solo per le imprese spagnole, ma anche per quelle italiane. La bilancia commerciale tra Italia e Spagna ha raggiunto 59.390 milioni di euro nel 2022, il doppio rispetto a un decennio fa, mettendo in evidenza gli interessi reciproci delle imprese rappresentate da entrambe le organizzazioni.
 
Alla due giorni spagnola, insieme ai leader delle due Associazioni, per la delegazione di CEOE hanno partecipato: il vicepresidente della Commissione per l'Economia e la Fiscalità, Iñigo Fernández de Mesa, il segretario generale, José Alberto González-Ruiz e il presidente di CEOE International e della Commissione per le Relazioni Internazionali, Marta Blanco. La delegazione di Confindustria era composta dal Vice Presidente con delega all’Innovazione e allo Sviluppo Francesco De Santis, dal Delegato del Presidente per l’Europa, Stefan Pan, dal Direttore Generale, Raffaele Langella e dal Presidente di Confindustria Ceramica, Giovanni Savorani, che ha illustrato le criticità legate all’impatto della transizione energetica sui settori energy-intensive, con particolare riferimento a quello della ceramica, di cui Italia e Spagna sono leader mondiali.


FESTA CINEMA ROMA, CONFINDUSTRIA: QUESTA SERA AL MAXXI LA PRIMA DI “ATLANTICO”
Il documentario di Marcello Pastonesi e Carlo Furgeri Gilbert sul viaggio delle 12 tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci a Washington

 
Roma, 27 Ottobre 2023 – Questa sera al Maxxi, in occasione della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma, verrà presentato “Atlantico”, il documentario promosso da Confindustria, con la regia di Marcello Pastonesi e Carlo Furgeri Gilbert, prodotto da Karen Film e Studio Nicama.  Il documentario racconta il viaggio delle 12 tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci che Confindustria, con la curatela del direttore della Pinacoteca Ambrosiana, Monsignor Alberto Rocca, e insieme ai partner - Intesa Sanpaolo, ITA Airways, 24 ORE Cultura, Dolce&Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia - ha portato in America. Con i disegni ha attraversato l’Atlantico anche l’orologio da torre, realizzato da Dolce&Gabbana che riproduce il meccanismo astronomico dell’abbazia di Chiaravalle, con le modifiche pensate e descritte da Leonardo in una delle prime pagine del Codice.
 
Il documentario è la storia di questo viaggio in cui si interseca il richiamo profondo del messaggio di Leonardo che dall’Europa arriva in America. Un percorso che supera tutte le barriere fisiche, sociali e culturali. La mostra “Imagining the Future. In the mind of an Italian genius”, è stata in esposizione per due mesi gratuitamente presso la Martin Luther King Jr Memorial Library di Washington D.C.. Un arco di tempo che ha visto la presenza di 25 mila persone, un numero che ha incrementato in un solo mese del 14% i visitatori della Public Library. È stata un’occasione per il pubblico americano di ammirare la prima mostra monografica in USA del grande genio del Rinascimento. Le tavole rappresentano progetti avveniristici che testimoniano lo spirito di ricerca e il coraggio dell’esplorazione di Leonardo nei campi della meccanica e ingegneria. Il pensiero e l’intuizione del grande artista prendono forma nei suoi disegni ed entrano nella vita quotidiana delle famiglie americane che, dopo l’incontro con Leonardo, raccontano le emozioni di chi, il genio italiano, lo aveva solo sognato.  
 
Il documentario è una riflessione sulla società contemporanea, sul valore degli scambi culturali, del rapporto tra arte, scienza ed economia e della loro capacità di creare ponti. A raccontare della grande “intrapresa” culturale di Leonardo Da Vinci, Monsignor Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana, uno dei massimi esperti in materia, e Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, che ha promosso e realizzato la mostra di Washington, con l’obiettivo di contribuire a diffondere lo spirito imprenditoriale come motore della crescita economica, sociale e civile di ogni Paese.
 
   
I REGISTI
 
Marcello Pastonesi è fotografo e regista di documentari. Cresciuto e formatosi lavorando per Mtv, nel 2011, ha vinto il Premio Ilaria Alpi per la regia del documentario “Libia: i ragazzi e la rivoluzione”. Negli ultimi 10 anni si è occupato di migrazione e ambiente, attraverso il suo lavoro cinematografico e fotografico.
 
Carlo Furgeri Gilbert è fotografo e regista. Dopo una laurea in Architettura si dedica interamente alla fotografia e alla regia sia commerciale che di documentari. Lavora nel campo dell’editoria collaborando come fotografo ritrattista con le maggiori testate italiane e straniere, e ha firmato diverse campagne pubblicitarie a livello internazionale. Molti dei suoi lavori realizzati per grandi gruppi industriali sono diventati libri e mostre presso importanti istituzioni. Nel 2019 produce e dirige il pluripremiato Playground Addiction. Un corto documentario su sport e multiculturalità.


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