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CONFINDUSTRIA:
L’ASSEMBLEA PRIVATA RINNOVA IL CONSIGLIO GENERALE E APPROVA IL BILANCIO
Roma, 30
maggio 2023
- L’Assemblea privata di Confindustria ha eletto 20 rappresentanti generali
nel Consiglio Generale dell’Associazione per il biennio 2023-2025 e 15
Probiviri e 5 Revisori per il periodo 2023-2027.
Le candidature
pervenute dal sistema sono state verificate e validate dal Consiglio di indirizzo
etico e dei valori associativi e dal Collegio speciale dei Probiviri di
Confindustria relativamente al possesso dei requisiti previsti dalla normativa
confederale.
Per l'elezione
dei venti rappresentanti generali si è proceduto attraverso due diversi collegi
elettorali: grandi imprese, imprese multinazionali estere ed imprese a rete
aderenti al sistema confederale con convenzione nazionale (15 seggi) e medie
imprese (5 seggi).
Gli eletti sono:
Antonioli Pierpaolo; Bertin Walter; Boschi Umberto; Bossi Stefano; Bracco
Diana; Carbonato Gianfranco; Ferraris Luigi; Folgiero Pierroberto;
Franceschetti Maria Chiara; Guindani Pietro; Manoukian Aram; Mona Claudia
Francesca; Nieri Gina; Ottolenghi Guido; Peretti Aldo; Tripi Alberto;
Tronchetti Provera Marco; Vietti Giovanni; Zanetti Matteo; Zelcher Renato
Stefano.
La votazione è
stata effettuata a scrutinio segreto, necessariamente in presenza fisica ma con
modalità elettronica attraverso il supporto della piattaforma Eligo.
L’assemblea
privata di Confindustria ha approvato inoltre all’unanimità il Bilancio
2022: si rileva un avanzo della gestione operativa e finanziaria di 2,6
milioni di euro, in miglioramento sia rispetto a quanto previsto nel Budget di
periodo che al Bilancio 2021. Nel corso dell’esercizio l’Organizzazione ha
continuato a porre in essere importanti azioni di razionalizzazione dei
principali costi gestionali, che hanno portato a ottenere un risultato di
bilancio che si concretizza in un Totale Oneri di 35,4 milioni di euro, con una
riduzione rispetto al 2004, primo anno in esame, del 24%.
MEDEF-CONFINDUSTRIA:
POLITICA INDUSTRIALE E COMPETIVITA’ IMPRESE SIANO AL CENTRO DELL’AZIONE EUROPEA
Bonomi:
Italia e Francia insieme possono assumere un ruolo decisivo in Europa
Roux de
Bézieux: le imprese francesi e italiane sono sempre state unite
CONFINDUSTRIA, CGIL, CISL E UIL – INSIEME PER LA SOLIDARIETÀ PER L’EMILIA ROMAGNA. AL VIA FONDO COMUNE
SCUOLA,
CONFINDUSTRIA: DA ITS OCCUPAZIONE RECORD. DA FONDI PNRR 19 MLD, OPPORTUNITA’DA
NON PERDERE
Brugnoli agli
StaDi Generali dell’Orientamento: 3 milioni di Neet, politica ha perso di vista
i giovani
Roma, 17
maggio 2023 - Si sono svolti questa mattina allo stadio Benito Stirpe di Frosinone gli Stadi Generali dell'Orientamento organizzati da Confindustria. Quasi 4 mila gli studenti provenienti da tutta Italia che hanno ascoltato le testimonianze e i consigli per scegliere i percorsi di studio che offrono le maggiori opportunità di occupabilità e dunque più vicini al sistema industriale.
"In Italia ci sono tre milioni di Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano, un abbandono scolastico stabilmente a doppia cifra, con picchi drammatici al Sud, un tasso di disoccupazione giovanile tra i peggiori a livello internazionale. Significa che in Italia un problema c'è: governi e politica, in questi anni, hanno perso di vista i giovani. E la scuola è sempre al centro dei programmi elettorali per poi essere dimenticata", ha detto Giovanni Brugnoli, Vicepresidente per il Capitale Umano di Confindustria. "Ma il nostro Paese, che è la seconda potenza manifatturiera d'Europa, non può permettersi un simile spreco di talenti. Eppure gli Its Academy sfiorano il 90% di placement. L'Italia deve quindi far decollare quella seconda gamba professionalizzante che ha fatto la fortuna di mezza Europa e puntare sulle materie scientifiche ad alto contenuto di innovazione. II Pnrr destina 19,44 miliardi di euro al potenziamento dell’istruzione. Una quantità di risorse senza precedenti che dobbiamo spendere e, soprattutto, farlo bene: sulla formazione, sull'edilizia scolastica, sui collegamenti con il mondo del lavoro. La scuola è il vero investimento sul futuro. Non sprechiamo questa opportunità".
Tra le testimonianze e i suggerimenti per intraprendere un percorso che porti a un'occupabilità di qualità e coerente con gli studi fatti, quelli di Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria per il capitale umano, e Francesca Mariotti, Direttore Generale Confindustria; di Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuseppe Valditara, Ministro dell'Istruzione e del Merito, Cristina Grieco, Presidente Indire, Claudio Gagliardi, Vice Segretario generale Unioncamere, Giuseppe Biazzo, Vice Presidente Unindustria, Federico Visentin, Presidente Federmeccanica, e Riccardo Mastrangeli, Sindaco di Frosinone; oltre alle raccomandazioni e gli esempi raccolti dall'imprenditore Brunello Cucinelli, dallo scultore Jago, dal campione del Mondo 2006 e allenatore Frosinone Calcio Fabio Grosso e dal Presidente Settore Tecnico FIGC Demetrio Albertini, che ha presentato la Nazionale Italiana degli ITS ACADEMY stilata con il contributo di Indire
Durante la seconda parte della mattinata, nelle tribune dello stadio sono stati allestiti degli spazi di incontro e confronto con i ragazzi per fargli cogliere le opportunità di orientamento da molteplici punti di vista: con Brunello Cucinelli e Jago sui temi di creatività, bellezza, umanesimo tecnologico; con gli atleti dell'Associazione Sportiva Luiss per l'orientamento attraverso lo sport; con l'ITS Meccatronico del Lazio, ITS Lazio Digital Academy, Accademia delle Belle Arti di Frosinone e Università di Cassino e del Lazio Meridionale, in collaborazione con R-Store; con UMANA per le attività di gioco orientativo sulle soft skills e la mappa dell’orientamento; con il Museo del Risparmio di Intesa Sanpaolo per pensare al futuro con l'educazione finanziaria attraverso quiz ed esercitazioni interattive-digitali per imparare a gestire i propri budget; con la Fondazione Bracco per discutere di STEM e superamento degli stereotipi di genere; con Indire per parlare di Erasmus, delle competenze degli studenti negli ITS e le opportunità di internazionalizzazione. Una tribuna è stata poi dedicata all'esposizione e alla premiazione del progetto "Eureka! Funziona!" di Federmeccanica, dove 500 bambini della scuola primaria hanno presentato i giocattoli da loro realizzati.
Unindustria, Federmeccanica, Luiss, l'ITS meccatronico del Lazio e l'Accademia di Belle Arti di Frosinone sono Partner dell'iniziativa, realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo e Umana, in collaborazione con il Museo del Risparmio, con il contributo di Fondazione Bracco, Fondazione Mai, R-Store, l'Associazione Sportiva Luiss e l'Università di Cassino e del Lazio Meridionale, insieme a Cotral, associato Agens, in qualità di Mobility Partner.
La giornata degli Stadi Generali dell'Orientamento gode del Patrocinio di FGIC, Indire e Unioncamere.
CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA E TEAMSYSTEM ELABORANO RTT INDEX, IL NUOVO INDICATORE CHE ANALIZZA TEMPESTIVAMENTE L’ANDAMENTO DELLE IMPRESE
Real Time Turnover Index fornisce mensilmente la dinamica del fatturato del sistema produttivo italiano
Milano, 11 maggio 2023 – RTT Index è un nuovo indicatore in grado di fornire un quadro rappresentativo e tempestivo del sistema produttivo italiano, attraverso l’analisi della variazione percentuale del fatturato – in termini congiunturali – di tutti i macrosettori economici.
Elaborato dal Centro Studi Confindustria e TeamSystem, è stato presentato oggi in occasione dell’evento “Made in Italy: nuovi scenari per le imprese” organizzato insieme ai Giovani Imprenditori di Confindustria, in Assolombarda.
RTT Index sarà, ogni mese, il primo dato disponibile sull’economia reale rispetto agli indici esistenti oggi. Inoltre, offre un dettaglio per territori (quattro macroaree), settori economici (quattro macrosettori) e dimensioni delle imprese (microimprese, PMI e grandi imprese). E, per Istituzioni e aziende, è un ulteriore strumento per analizzare le dinamiche in atto.
Le stime preliminari elaborate dal CSC sul mese di aprile 2023, caratterizzato da inflazione ancora alta e da ulteriori aumenti dei tassi di interesse effettuati dalla BCE, attestano per l’RTT Index un valore di 96,4 (posto pari a 100 il valore di trend). L’indice raffigura un'economia che mostra segni di rallentamento per la prima volta dopo due mesi di crescita.
La frenata non è uniforme tra settori, aree geografiche e fasce dimensionali. Fanno meglio dell’aggregato le imprese del Mezzogiorno (117,7), quelle di medie dimensioni (98,7) e le attività industriali (98,5).
L’RTT Index è un’elaborazione realizzata dal Centro Studi Confindustria su un campione delle società di capitali esistenti in Italia – e rappresentativo dell’universo di imprese – costruito partendo dal patrimonio informativo di TeamSystem attraverso l’analisi aggregata di dati riferibili a persone giuridiche.
Roma, 5 maggio 2023 - Sono 15.631 le imprese a controllo estero attive in Italia e forniscono un contributo significativo all’economia nazionale, rappresentando dei partner strategici per la crescita della competitività del paese: impiegano l’8,8% degli addetti, realizzano il 19,0% del fatturato, il 16,5% del valore aggiunto e il 26,8% della spesa in ricerca e sviluppo, il 32,3% dell’export e il 50,3% dell’import di merci.
Sono i numeri del Terzo Rapporto realizzato dall’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss, in collaborazione con ISTAT, Scuola IMT Alti Studi Lucca e ICE-Agenzia, “Le imprese estere in Italia: tra segnali di ripresa e nuovi rischi globali”, presentato oggi a Roma presso The Dome – Campus Luiss in occasione del primo Annual Meeting dell’Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) di Confindustria, dal titolo “Le imprese globali e il mondo che verrà”. Il Rapporto, oltre ad aggiornare i dati sulle caratteristiche delle multinazionali nel contesto del sistema produttivo italiano, analizza il contributo di queste realtà all’export, alle filiere di riferimento e ai territori in cui operano, alla luce della “doppia crisi” generata da Covid-19 e all’effetto combinato dell’ondata inflazionistica e delle tensioni geo-politiche.
Dal Rapporto emerge che le imprese estere che hanno investito in Italia mostrano una minor propensione a disinvestire tra il 2019 e il 2022 rispetto a quanto succede negli altri mercati globali, preferendo restare nel Paese con un presidio per lo più a valle delle filiere internazionali. La riorganizzazione delle filiere intra-gruppo al di fuori dei confini nazionali mostra come sia stata avviata una tendenza alla semplificazione, con filiere relativamente più corte e maggiormente differenziate geograficamente e infatti alcune proiezioni segnalano che, nonostante l’Italia sia stata colpita in modo importante dalla pandemia, non ci sia l’intenzione di dismettere le affiliate in Italia da parte degli head quarters.
Inoltre, il Rapporto attesta che, rispetto al 2021, le imprese a controllo estero in Italia nel 2022 hanno registrato una crescita del 21% delle esportazioni verso i Paesi esteri, che corrisponde all’incremento più alto in rapporto a tutte le altre tipologie di imprese che operano nel Paese.
“Le imprese a capitale estero sono determinanti per la crescita del nostro paese e i lavori dell’Osservatorio consentono di individuarne con chiarezza le ragioni. La proposta che portiamo al Governo è di organizzare annualmente un incontro con i CEO globali, come avviene già in tanti altri paesi nostri competitor, per attrarre e pianificare gli investimenti strategici del prossimo futuro. Noi siamo disponibili da subito ad attivarci e collaborare all’organizzazione dell’iniziativa”, ha dichiarato la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria e presidente di ABIE, Barbara Beltrame Giacomello.
“Il Rapporto dell’Osservatorio sulle imprese estere in Italia ci offre un quadro davvero interessante del fenomeno confermando la sua vitale importanza per la crescita dell’economia nazionale. Ricercare, classificare, approfondire gli aspetti che più e meglio possono contribuire a creare connessioni e collaborazioni tra aziende e sistemi industriali è un compito sfidante per una Università come la Luiss sempre più impegnata ad affermare il suo ruolo strategico di hub di formazione euromediterranea”, ha detto il Presidente Luiss Vincenzo Boccia.
“I dati del Rapporto confermano che le imprese italiane a controllo estero svolgono un ruolo sempre più cruciale per lo sviluppo dell’economia del nostro Paese. Per fornire una fotografia del comparto, nel 2020 le 15.631 imprese a controllo estero presenti in Italia hanno generato un fatturato di quasi 548 miliardi di euro e un valore aggiunto di circa 122 miliardi di euro. Nell’ultima edizione del rapporto abbiamo consolidato ulteriormente i risultati e analizzato le serie storiche che ci permettono di dire che le imprese a capitale estero, sempre più radicate sul territorio e interconnesse con le comunità locali su cui insistono, si distinguono per la loro maggiore propensione a investire e a innovare, ma anche per la capacità di portare nel Paese una nuova cultura aziendale, con benefici diffusi”, ha affermato Marco Travaglia, Coordinatore dell’Osservatorio ABIE e Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Nestlé in Italia.
L’Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) è il gruppo tecnico di Confindustria in cui siedono i vertici delle più importanti aziende internazionali con una sede in Italia e ha tra i suoi obiettivi la valorizzazione del ruolo che le imprese a capitale estero svolgono per il nostro paese, ponendo l’accento sulla connessione esistente tra investitori esteri e mondo imprenditoriale italiano. L’ABIE, inoltre, svolge un ruolo di supporto dei policy maker e degli operatori delle strutture tecniche fornendo indicazioni sui fattori che possono contribuire alla promozione dell’Italia come primaria destinazione di business.
CONFINDUSTRIA INAUGURA LA PRIMA SEDE DI RAPPRESENTANZA IN ASIA,
A SINGAPORE
Baroni:
“supporteremo le imprese italiane a proiettarsi nel Sud-est asiatico”
Singapore, 2 maggio 2023 - Confindustria ha inaugurato oggi la sua prima sede di rappresentanza in Asia, nella città Stato di Singapore. L'obiettivo è quello di garantire una presenza stabile nel Paese ed essere l’interlocutore primario delle imprese italiane, al fianco della nostra rete diplomatica e commerciale. Sfruttando la piattaforma logistica, infrastrutturale e tecnologica offerta da Singapore, la nuova sede dell’Associazione supporterà le aziende italiane a proiettarsi nel Sud-est asiatico. La scelta di quest’area è stata elaborata tenendo in considerazione diversi fattori. Prima di tutto ha un’economia sempre più basata sulla conoscenza e sull’alto valore aggiunto, trainata da settori come quello energetico, biomedicale, delle nanotecnologie, dei beni industriali avanzati e dei beni di consumo di segmento medio-alto. Comparti, questi, su cui l’Italia sta fortemente investendo in un’ottica di transizione ecologica e digitale. Inoltre, Singapore vanta un sistema fiscale tra i più vantaggiosi al mondo e destina ingenti fondi pubblici alle infrastrutture, all’economia digitale, ed agevolazioni fiscali per le PMI che investono nello sviluppo tecnologico. Non a caso, la World Bank ha collocato quest’area al secondo posto nella classifica “Doing business” come ambiente ottimale per fare impresa.
Dopo l’apertura dell’ufficio di Kiev, oggi Confindustria dà seguito al progetto "Confindustria nel Mondo", fortemente voluto dal presidente Carlo Bonomi, che mira a rafforzare la presenza dell'Associazione all'estero ed a rilanciare la presenza delle imprese italiane nel mondo, non solo come opportunità di business ma anche come occasione culturale, e simbolo di libertà, commerciale e di pensiero.
Due i momenti principali dell’iniziativa: la cerimonia di presentazione presso l’Ambasciata d’Italia a Singapore a cui è intervenuto, tra gli altri, l’Ambasciatore Mario Andrea Vattani e il Presidente Piccola Industria e Vice Presidente di Confindustria Giovanni Baroni e l’inaugurazione dell’ufficio, presso la Camera di Commercio Italiana a Singapore alla presenza del Presidente Gionata Bosco.
“L'ufficio
che abbiamo inaugurato fornirà alle aziende italiane gli strumenti necessari
per investire in una delle regioni a più rapida crescita al mondo e assicurerà
all'Associazione una visione più approfondita e puntuale sui mercati più
promettenti di quest’area – ha commentato Giovanni Baroni, Presidente
Piccola Industria e Vice Presidente di Confindustria. “Diverse imprese
associate sono già presenti stabilmente nel Sud-est asiatico, ora il nostro
obiettivo è quello di accompagnare nella Regione un numero crescente di
aziende, di tutte le dimensioni, affinché possano cogliere nuove opportunità e
creare ulteriori partnership industriali. La nostra presenza in quest’area,
infatti, è ancora inferiore rispetto a quella di altri Paesi europei,
soprattutto in rapporto alle dimensioni dell'economia italiana. Tuttavia, con
l’apertura della nostra sede, avvenuta con la collaborazione di due tra i più
importanti attori della promozione internazionale della nostra industria, come
l’Ambasciata italiana e la Camera di Commercio italiana a Singapore, siamo
sulla strada giusta per invertire questa tendenza. Siamo convinti che la
sinergia tra il sistema pubblico e quello privato sia la soluzione vincente per
lavorare insieme ad un obiettivo comune: la crescita e lo sviluppo del sistema
economico italiano”.
Interscambio
ed opportunità per le imprese italiane
Singapore è di gran lunga il primo mercato per le vendite italiane nel Sud-est asiatico, rappresenta infatti circa il 27% del totale delle esportazioni italiane nella Regione ASEAN (dato 2022, fonte ISTAT). Nonostante la difficile congiuntura, l’export italiano a Singapore si è attestato nel 2022 a 2,4 miliardi di euro (+10,5% rispetto al 2021). Tuttavia, le quote di mercato restano ancora al di sotto delle reali potenzialità e ci sono interessanti margini di incremento per le collaborazioni industriali: l’Italia si posiziona, infatti, al 19°posto come fornitore e al 31° posto come cliente di Singapore, con una quota di mercato pari rispettivamente all’1,3% e 0,3%.
I settori industriali con maggiori opportunità per le nostre aziende sono quelli ad alto valore aggiunto: meccanica avanzata, prodotti chimici, comparti “tradizionali” del lusso, (abbigliamento, pelletteria, calzature, gioielleria, mobili, autovetture sportive, etc.), componentistica auto, componentistica elettronica, engineering, telecomunicazioni, farmaceutico e biomedicale, energie rinnovabili. Singapore, rappresenta un ‘hub’ strategico di prioritaria importanza soprattutto per le imprese italiane ad alto contenuto tecnologico, una vera e propria “piattaforma naturale” per accedere non solo ai mercati ad alto potenziale della Regione ASEAN ma anche ai più importanti mercati globali attraverso rotte commerciali preferenziali.
È importante, inoltre, ricordare a Singapore sono presenti, in particolare presso il porto e l'aeroporto di Changi, alcune Free Trade Zones in cui vige un’esenzione dai dazi di importazione e dove è possibile quindi stoccare la propria merce per la ri-esportazione nell'area e/o la vendita a terzi, senza il pagamento di tariffe doganali né della GST (IVA a Singapore).
RAPPORTO REGIONALE PMI FOCUS MEZZOGIORNO E PUGLIA
MEZZOGIORNO
A LUCI E OMBRE: PMI RESILIENTI SU FATTURATO E MOL
PEGGIORA IL
CLIMA DI BUSINESS, NEL 2022 IN PUGLIA PERSO IL 13,7% DELLE IMPRESE
Bari, 26
aprile 2023
– È stato presentato oggi il focus territoriale Mezzogiorno-Puglia del
Rapporto Regionale PMI 2022 realizzato da Confindustria e Cerved, in
collaborazione con Unicredit. Si tratta di un approfondimento sulla
performance delle PMI pugliesi e del Mezzogiorno che ha l’obiettivo di
stimolare un confronto con i vari stakeholder pubblici e privati sulle
proposte di policy.
Il
Rapporto Regionale PMI 2022 analizza gli andamenti e le prospettive delle 160
mila società italiane che - impiegando tra 10 e 249 addetti e con un giro
d’affari compreso tra 2 e 50 milioni di euro - rientrano nella definizione
europea di piccola e media impresa, e generano un valore aggiunto complessivo
pari a 204 miliardi di euro. Lo studio tiene conto del perdurare del conflitto
russo-ucraino e della persistenza dei rincari sul mercato delle materie prime.
Nell’evento
che si è tenuto a Bari, realizzato in collaborazione con Confindustria
Puglia, è emerso come la tendenza in atto sia un aumento dei divari tra
Mezzogiorno e resto del Paese, cui sembra aggiungersi una nuova divergenza tra
Italia e resto d’Europa.
L’indicatore
più importante che evidenzia questa doppia divergenza è il PIL pro capite
(dati Eurostat, confronto 2008 – 2021, valori nominali). L’Italia, nonostante
nel periodo considerato veda crescere i valori di tale indicatore, sperimenta
un impoverimento relativo rispetto agli altri paesi europei, tanto da
raggiungere nel 2021 valori inferiori alla media europea. Eurostat calcola per
il 2021 un PIL pro-capite per l’Italia di 30.100 euro, inferiore al valore
medio europeo (32.400 euro). Divergenze importanti e crescenti persistono tra
le macroaree: 37,3mila euro nel Nord-Ovest, 35,8mila euro nel Nord-Est,
31,1mila euro al Centro, 20,2mila euro al Sud e 19,3mila nelle Isole. La Puglia
fa registrare un valore di PIL pro-capite pari a 19,9 mila euro.
La
politica di coesione costituisce uno degli argini a questa doppia deriva, anche
se purtroppo sembra essere meno efficace del suo potenziale. Ma è dall’utilizzo
efficiente ed efficace delle risorse della coesione che passa molto del futuro
dei nostri territori.
Tra politica
di coesione europea e nazionale, per il periodo di programmazione 2014 –
2020, l’Italia ha potuto contare su 126 mld di euro. Di questi solo
il 59% è stato impegnato, mentre le spese rendicontate ammontano
a 43 mld, il 34%. Per i prossimi anni le principali risorse disponibili
per gli investimenti saranno proprio quelle europee: PNRR e Coesione, che
dovranno essere progettate e implementate in maniera sinergica, preservando
però allo stesso tempo le allocazioni territoriali stabilite.
In
questo scenario, che mostra un preoccupante aumento dei divari, il settore
produttivo delle PMI mostra una resilienza importante. Le stime realizzate
da Cerved evidenziano, infatti, che anche nel 2022 prosegue il trend di
crescita del fatturato e Mol delle piccole e medie imprese. I fatturati
reali, al netto dell’inflazione, crescono del 2,4% a livello nazionale e del
2,1% nel Mezzogiorno e in Puglia. Lo stesso dicasi per il Mol (+2,9%),
che registra un aumento più marcato nelle regioni del Sud (+3,7%) e in Puglia
(+3,2%).
Gli
effetti del peggioramento della congiuntura, invece, si sono manifestati in
modo più immediato su redditività netta e utili: il ROE delle PMI del
Mezzogiorno risulta in calo di quasi un punto (dal 13,0% al 12,2%), contro
una media Italia di 0,6 (dal 12% all’11,4%). In forte aumento anche la quota di
PMI che nel 2022 chiudono il bilancio in perdita (dal 9,4% al 25,4% nel
Mezzogiorno).
L’analisi
della demografia di impresa fa registrare un peggioramento del clima di
business e una sorta di inversione di tendenza rispetto alla stabilizzazione
osservata negli ultimi anni. In particolare, i tassi di natalità nel 2022
risultano in flessione del 10,6% rispetto al 2021 (-10 mila nuove imprese in
meno). A livello territoriale, il Mezzogiorno risulta l’area geografica più
colpita (-13,2%), con la Puglia al 13,7%.
Il
trend delle abitudini di pagamento delle PMI evidenzia anch’esso un
peggioramento, con la quota di fatture non saldate che ritorna a crescere negli
ultimi mesi del 2022. A dicembre 2022 la percentuale di mancati pagamenti è del
29,4% a livello nazionale, con il Mezzogiorno al 39,5% e la Puglia al 39,6%. In
aumento anche il rischio prospettico delle PMI, misurato attraverso il Cerved
Group Score: nello scenario più pessimistico la quota di PMI in classe di
rischio potrebbero passare dall’8,2% al 9,0% a livello nazionale, con un
impatto più rilevante nel Mezzogiorno (dal 10,3% all’11,6%) e in Puglia (dal
9,4% al 10,5%).
I
saluti introduttivi sono stati affidati a Vito Grassi e Sergio Fontana.
“La
frattura economica e sociale su scala territoriale rappresenta un freno alla
crescita economica complessiva, per il Mezzogiorno e per il Centro-Nord. Per
riuscire a colmare i divari che caratterizzano il nostro Paese, l’efficace
attuazione del PNRR e il rilancio della Politica di coesione rappresentano
quindi una sfida cruciale per l’Italia, sia in termini di opportunità di
crescita, sia in termini di credibilità verso l’Unione Europea - ha affermato
Vito Grassi, Vicepresidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle
Rappresentanze regionali e per le politiche di Coesione territoriale.
Confindustria sta facendo la propria parte nel fornire proposte e contributi,
come nelle recenti occasioni di confronto con il Ministro Fitto, che ha
illustrato l’idea del Governo di integrare PNRR e politica di coesione.
L’ipotesi di una rimodulazione, pur condivisibile nella sua ratio, - avverte
Grassi - dovrà tener conto dei criteri di allocazione territoriale e
dell’obiettivo prioritario che Pnrr e Fondi Coesione si prefiggono, vale a dire
di ridurre i divari (anche) territoriali e riallineare il Mezzogiorno su un
sentiero di crescita nazionale”.
“Le
nostre imprese hanno saputo mantenere un loro dinamismo in uno dei periodi
storici più complessi degli ultimi anni, nonostante la pandemia, il conflitto
russo ucraino e le complicazioni sorte a causa del caro energia. Nei prossimi
mesi auspichiamo una ripresa più sostenuta e duratura che si potrà consolidare
grazie all’impatto che verrà dagli investimenti finanziati dal Piano europeo
così come dai fondi di coesione per i quali ribadisco la necessità e l’urgenza
che vengano assegnati alle Regioni in ritardo di sviluppo e in grado di
spenderli bene. Per la Puglia c’è l’opportunità di spendere un miliardo e mezzo
di nuovi investimenti. Sono fiducioso che il nostro Stato e la Puglia saranno
in grado di non perdere questa occasione”. Così Sergio Fontana, Presidente
di Confindustria Puglia.
Alla
tavola rotonda sono intervenuti Emanuele Orsini, Andrea Mignanelli e Remo
Taricani.
“Le imprese italiane stanno affrontando un nuovo scenario di complessità
e incertezza, caratterizzato dal repentino rialzo dei tassi, che preoccupa le
imprese e ne peggiora la situazione finanziaria già appesantita dall’ampio
ricorso al debito necessario per rispondere alla pandemia e al caro energia e
materie prime – ha rilevato Emanuele Orsini, Vicepresidente
di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco. In questo scenario è essenziale sostenere i nuovi investimenti
delle imprese, in particolare delle PMI, che sono determinanti, insieme a
quelli pubblici, per affrontare da protagonisti le transizioni epocali in atto
e per colmare i divari di sviluppo dell’Italia, così da promuovere
competitività e crescita non solo del Mezzogiorno, ma di tutto il Paese. Per
questo – ha aggiunto Orsini - servono interventi tesi a sostenere la liquidità
e favorirne l’accesso a strumenti di finanza alternativa. Vanno sfruttate
appieno le leve strategiche rappresentate dalla politica di coesione e dal
PNRR, e si deve puntare su una riforma fiscale che favorisca gli
investimenti, preservando le misure agevolative efficaci oggi esistenti, a
partire dai crediti d’imposta 4.0 e da quelli per il Mezzogiorno e le ZES”.
“In
uno scenario economico caratterizzato da sfide strutturali e nuove incertezze,
è fondamentale intervenire nei processi strategici con decisioni data-driven –
ha detto Andrea Mignanelli, Amministratore Delegato di Cerved – Per
spingere il Paese verso la trasformazione digitale e sostenibile, Cerved mette
a disposizione algoritmi e modelli decisionali basati su un patrimonio unico di
dati, scoring e analytics.”
Infine, Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia ha spiegato: “Dal rapporto emerge come le imprese del Mezzogiorno mostrano una certa resilienza, ma sono quelle che rischiano di subire maggiormente gli effetti dell’attuale scenario geopolitico e dei rincari dei prezzi delle materie prime. Tuttavia, oggi per le imprese del Sud ci sono anche numerose opportunità da cogliere. Le banche in questo scenario giocano un ruolo rilevante per il sostegno all’economia. Noi, come UniCredit, vogliamo continuare a supportare i territori e a porci come interlocutore a sostegno del sistema produttivo locale”.
Confindustria e San Patrignano: il 13 aprile torna il Sustainable Economy Forum
4 i focus
della giornata: “Finanza sostenibile”, “Impresa”, “Energia, digitale e
innovazione”, “Agrifood e Biodiversità”
Roma, 7 aprile
2023 –
Un confronto sui temi chiave della sostenibilità e della responsabilità sociale
per trovare risposte nuove e alternative alle trasformazioni in corso. È questo
l’obiettivo del Sustainable Economy Forum, organizzato da Confindustria e San
Patrignano, che torna giovedì 13 aprile 2023. Con Intesa Sanpaolo come partner
istituzionale, la quinta edizione dell’evento si terrà in modalità mista, in
presenza nella Comunità di San Patrignano e online (iscrizione gratuita su
forum.sanpatrignano.org).
Imprenditori,
economisti, policy-makers ed esperti di primo piano si confronteranno su come
affrontare le sfide del nuovo scenario europeo e internazionale. I lavori
saranno aperti dagli interventi di Alberto Marenghi, Vice Presidente di
Confindustria, e Letizia Moratti, Cofondatrice Fondazione San
Patrignano. Due i keynote speech: del Presidente Borsa Italiana, Claudia
Parzani, e di Fabio Benasso, Presidente Fondazione Accenture.
Quattro i focus
della giornata: Finanza sostenibile; Impresa; Energia, digitale e innovazione;
Agrifood e biodiversità.
Di Finanza
sostenibile parleranno Paolo Bonassi, Executive Director Strategic
Support Intesa Sanpaolo, Emanuele Orsini, Vice Presidente per il
Credito, la Finanza e il Fisco Confindustria, Emilio Petrone,
Amministratore Delegato Mooney, Lucia Silva, Group Head of
Sustainability and Social Responsibility Generali.
Nel panel Impresa
si confronteranno Mauro Gallavotti, CEO Celli Group, Francesca
Mariotti, Direttore Generale Confindustria, Andrea Rustioni,
Direttore Generale IGPDecaux, Giovanni Sandri, Country Head BlackRock
Italia, Chicco Testa, Presidente Assoambiente, Graziano Verdi,
CEO Italcer Group, e Moses Wachira, cofondatrice e CEO The Big Thunder
Mining.
Nella tavola
rotonda dedicata a Energia, digitale e innovazione saranno presenti Cristina
Bombassei, Chief CSR Officer Gruppo Brembo, Mirja
Cartia d’Asero, AD Gruppo 24 ORE, Agostino Re Rebaudengo, Presidente
Asja Ambiente e Elettricità Futura, Roberto Sancinelli, Presidente
Montello, Sabine Stuiver, cofondatrice and Chief Marketing Officer
Hydraloop e Michele Viglianisi, responsabile Bio Refining & Supply
di Eni Sustainable Mobility.
Interverranno al
focus Agrifood e Biodiversità Nicola Bertinelli, Vice Presidente
Coldiretti, Giovanna Iannantuoni, Rettrice, Università di
Milano-Bicocca, Sergio Gallo, Direttore Generale AlberItalia, James
Nyamai, cofounder e CEO BioAfriq, Claudia Ogliastro, Team leader
Shea Matters e Marco Travaglia, Presidente e AD Nestlé Italia.
Per la prima
volta all’interno della manifestazione si terrà la premiazione del “Gian Marco
Moratti Award”, una competizione annuale istituita da E4Impact Foundation
per riconoscere il ruolo degli imprenditori africani nel generare un impatto a
lungo termine e nel valorizzare lo sviluppo sostenibile del continente. Il
Premio, giunto alla sua IV edizione, quest'anno celebra le "migliori
pratiche e soluzioni imprenditoriali sostenibili".
Il Sustainable
Economy Forum 2023 è promosso da San Patrignano e Confindustria con Intesa
Sanpaolo quale partner istituzionale. Eni, Gruppo 24 ORE e IGP Decaux sono Top
partner dell’evento; partner Asja Ambiente Italia, Celli Group, Italcer,
Montello e Mooney.