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RICERCA E SVILUPPO, IMPRESE ESTERE PUNTANO SU INNOVAZIONE CON IL 33% DELLA SPESA PRIVATA
Confindustria e Luiss presentano il quinto rapporto dell’Osservatorio Imprese Estere
Roma, 20 marzo 2024 - Gli investimenti delle imprese a controllo estero in Italia, sia in beni materiali che immateriali, hanno registrato una crescita notevole nel periodo 2014-2022, contribuendo al processo di accumulazione di capitale del Paese. Nel 2022, le grandi imprese, sia estere sia italiane, hanno effettuato circa un decimo degli investimenti complessivi dell'industria e il 6% del settore dei servizi. Inoltre, queste imprese giocano un ruolo fondamentale nelle esportazioni italiane, rappresentando oltre il 34% del totale e contribuendo significativamente alla crescita dell'export nel periodo 2015-2021. Sono principalmente attive nei settori manifatturiero e automobilistico, esportando una varietà di prodotti e servizi. Le imprese estere dimostrano una forte propensione all'innovazione e all'adozione di tecnologie avanzate, con una significativa attività di ricerca e sviluppo, in cui nel 2021 hanno investito 5 miliardi, +23,4% rispetto all’anno precedente, e rappresentando quasi il 33% della spesa privata in R&S. Contribuiscono poi in modo rilevante alla domanda di brevetti in Italia, con oltre il 12% delle domande presentate.
È quanto emerge dal V Rapporto realizzato dall’Osservatorio Imprese Estere di Confindustria e Luiss, in collaborazione con ISTAT, Scuola IMT Alti Studi Lucca e ICE-Agenzia, “Le imprese a controllo estero in Italia. Qualità, innovazione, investimenti, sostenibilità, internazionalizzazione: un’agenda per il futuro”, presentato oggi a Roma presso The Dome – Campus Luiss in occasione del secondo Annual Meeting dell’Advisory Board Investitori Esteri (ABIE) di Confindustria, dal titolo “Investire nel futuro navigando l’incertezza”. Il Rapporto analizza il ruolo delle imprese a capitale estero nell'economia italiana e il loro contributo alla crescita economica, all'innovazione, alle esportazioni e all’attenzione alla sostenibilità e al benessere dei lavoratori.
Le imprese estere attive in Italia sono 17.641. In crescita dell’11,8% rispetto al 2019, in particolare in settori strategici come farmaceutico, automobilistico, energetico, chimico, informatico e commerciale. La maggior parte di queste imprese ha sede nell'Unione Europea, Nord America e altri paesi europei, con Stati Uniti, Francia e Germania che contribuiscono per oltre la metà del valore aggiunto complessivo.
Le imprese a capitale estero sono principalmente concentrate nel settore dei servizi, sono 12.574 rappresentando il 71,3%, anche se hanno una presenza significativa nell'industria con il 28,7% (5.067 imprese). Inoltre, la loro presenza nei settori ad alta tecnologia dell’industria e in quelli ad alta intensità di conoscenza nei servizi è superiore a quella delle altre tipologie di impresa.
“Queste imprese si distinguono per la loro presenza nei settori ad alta tecnologia, la loro attenzione all'economia circolare, al monitoraggio dell'inquinamento e alla mobilità sostenibile. Investono in nuove tecnologie e nella formazione continua del personale”, ha sottolineato Barbara Beltrame Giacomello, Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria e presidente dell’Advisory Board Investitori Esteri. “Tuttavia, le imprese italiane a capitale estero affrontano sfide importanti, tra cui la carenza di personale qualificato e gli oneri burocratici. Per affrontare queste sfide, l’unica via è collaborare tutti insieme per creare le condizioni perché continuino a credere nel nostro Paese e colgano nuove opportunità di investimento”.
“L’Osservatorio Imprese Estere ha un ruolo importante: attraverso il racconto delle aziende a capitale straniero, riporta al centro del dibattito la questione dello sviluppo industriale, fondamentale per l’Italia e l’Europa. Lo fa guardando a tutti quei fattori da coltivare per creare un ambiente favorevole agli investimenti e consentire alle multinazionali di tracciare ‘un’agenda per il futuro’, creando occupazione e innovazione nel nostro Paese. Accanto alla sfida economica, occorre infatti affrontare il tema chiave della formazione del capitale umano, valore essenziale per costruire, insieme a istituzioni e imprese, la nuova classe di leader globali di cui il sistema Paese ha bisogno”, ha detto Luigi Gubitosi, Presidente Luiss.
"Il V Rapporto dell’Osservatorio conferma, ancora una volta, il contributo e l’impatto positivo che le imprese estere sono in grado di generare in Italia. Sono imprese che si distinguono per una significativa propensione a investire e innovare, dando grande impulso a settori strategici, come la Ricerca e Sviluppo e l’Export, decisivi per affrontare le numerose sfide e cogliere nuove opportunità”, ha dichiarato Marco Travaglia, Presidente e AD del Gruppo Nestlé in Italia, Coordinatore dell’Osservatorio e componente dell’ABIE. “Le imprese a capitale estero si contraddistinguono anche per la capacità di saper investire su diversi aspetti chiave tra cui, ad esempio, le persone e la loro formazione: il capitale umano costituisce un asset imprescindibile e determinante per una crescita forte e competitiva non solo delle imprese stesse, ma di tutto il sistema produttivo nazionale”.
CONFINDUSTRIA:
VIA LIBERA UFFICIALE DELLA COMMISSIONE DI DESIGNAZIONE A TUTTI E 4 I CANDIDATI
Dalla fine
della prossima settimana al via le consultazioni della base associativa
Roma,
17 febbraio 2024 - La Commissione di designazione, d’intesa con il Consiglio di indirizzo etico e dei valori associativi e con il Collegio speciale dei Probiviri confederali, dopo aver effettuato tutte le verifiche sulla documentazione prodotta, non ha rilevato elementi formalmente ostativi ed ha ammesso alle consultazioni tutti e quattro i candidati alla presidenza di Confindustria.
In ordine alfabetico, si sono candidati Edoardo Garrone, Antonio Gozzi, Alberto Marenghi ed Emanuele Orsini. Tutti hanno superato la soglia percentuale di appoggio da parte del 10% dei componenti del Consiglio Generale, richiesta dallo statuto confederale.
Il calendario delle audizioni sul Sistema associativo è stato aggiornato e le consultazioni prenderanno avvio alla fine della prossima settimana e si concluderanno nella prima decade di marzo.
DOLCE&GABBANA, CONFINDUSTRIA E FINARTE INSIEME PER SUPPORTARE IL PATRIMONIO DELLA VENERANDA BIBLIOTECA AMBROSIANA
All’asta dodici creazioni uniche di Dolce&Gabbana Alta Sartoria ispirate alle tavole del Codice Atlantico protagoniste della mostra “Imagining the future. Leonardo da Vinci: In the mind of an Italian genius” promossa da Confindustria
Milano, 15 febbraio 2024 - Moda e arte, impresa e genio tornano a intrecciarsi in una nuova iniziativa benefica promossa da Dolce&Gabbana in collaborazione con Confindustria, Ve neranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e Finarte. Dopo il successo della mostra “Imagining the future. Leonardo da Vinci: In the mind of an Italian genius”, organizzata da Confindustria, che in occasione dell’apertura della sede a Washington nell’estate 2023 ha portato per la prima volta dalla Biblioteca Ambrosiana agli Stati Uniti dodici preziose tavole del Codice Atlantico vinciano, e di cui Dolce&Gabbana è stata tra i partner d’eccellenza, la casa di moda rinnova il supporto al capitale artistico e culturale italiano: dodici speciali foulard di Alta Sartoria saranno oggetto di un’asta il cui intero ricavato verrà devoluto alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, a favore della tutela e della conservazione del suo patrimonio.
Ogni foulard di seta della collezione, esemplare unico di Dolce&Gabbana Alta Sartoria, è ispirato a una delle dodici tavole del Codice Atlantico oggetto della mostra, ora tornate alla Biblioteca Ambrosiana dove riposeranno al buio per i prossimi tre anni: una summa della genialità innovatrice di Leonardo e del suo istinto alla intrapresa che traspaiono dall’analisi dei suoi modelli avveniristici. Dagli studi sul moto perpetuo ai progetti di scavatrici e ali meccaniche, dall’idraulica all’architettura, i soggetti d’eccezione al centro di queste creazioni Dolce&Gabbana invitano a intraprendere un viaggio nella storia verso un moderno Rinascimento, in una grande celebrazione del genio della mente italiana.
L’asta benefica, resa possibile grazie al generoso supporto della casa d’asta italiana Finarte che non imporrà alcuna commissione sulla vendita, verrà battuta il 15 marzo 2024 e sarà accessibile da tutto il mondo online, tramite offerta scritta o telefonica a partire dal 16 febbraio. I foulard saranno inoltre disponibili per la visione su appuntamento presso la rinnovata sede di Finarte in via dei Bossi 2 a Milano.
Fortemente condivisa da Confindustria, l’iniziativa si inserisce nel solco del legame d’amicizia tra Dolce&Gabbana e Veneranda Biblioteca Ambrosiana, instauratosi nel 2019 in occasione dell’evento di presentazione della Collezione Alta Orologeria e rinsaldato nel 2021 con la donazione del maestoso orologio da torre Chiaravalle, ora entrato a far parte del patrimonio permanente dell’istituzione culturale. Nell’estate 2023, l’orologio è stato eccezionalmente trasferito insieme alle tavole del Codice Atlantico alla Public Library di Washington DC ed esposto all’interno del percorso della mostra “Imagining the future”. Un viaggio dall’Europa all’America raccontato anche dalle immagini del documentario Atlantico, promosso da Confindustria, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nell’ottobre 2023 e proiettato oggi in esclusiva alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Tutti i dettagli e le modalità di partecipazione all’asta dei foulard Dolce&Gabbana Alta Sartoria sono disponibili sul sito www.finarte.it
CONFINDUSTRIA: FONDAZIONE MAI PREMIA LE VINCITRICI DI “WOMEN IN STEM”, IL PROGETTO CHE HA L’OBIETTIVO DI AMPLIARE LA PRESENZA DELLE DONNE NELLE MATERIE SCIENTIFICHE
Assegnate 8 borse di
studio del valore di 3mila euro ciascuna alle studentesse più meritevoli
iscritte al primo anno del Corso di Laurea Magistrale nelle discipline STEM
Roma, 7 febbraio 2024 – Hanno risposto in 78, da tutta Italia e con profili di altissimo livello, alla seconda edizione del Progetto della Fondazione Giuseppina Mai “Women in STEM”, che nasce con l’obiettivo di supportare le studentesse iscritte alle discipline Stem a realizzare i propri percorsi di carriera favorendo allo stesso tempo l’aumento della presenza femminile nel tessuto produttivo del Paese e all’interno del mondo della ricerca e innovazione.
L’iniziativa, rivolta alle studentesse iscritte al primo anno del Corso di Laurea Magistrale nelle discipline Science, Technology, Engineering, Mathematics ha premiato le 8 più meritevoli, che hanno vinto le borse di studio del valore di 3mila euro messe a disposizione dalla Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria, in collaborazione con Assolombarda nell’ambito del progetto STEAMiamoci, Fondazione Bracco e Space Work Srl.
Il progetto intende promuovere la presenza femminile nelle facoltà scientifiche in cui la percentuale di donne iscritte è minore e, accompagnando le studentesse verso percorsi professionali nel campo dell'innovazione e della tecnologia, contribuisce a ridurre il tasso di abbandono precoce degli studi universitari. L’Italia, infatti, sconta un divario rispetto agli altri paesi, nella diffusione dell’approccio scientifico. Per questo vanno supportate tutte le azioni necessarie per effettuare un grande salto culturale che coinvolga le famiglie e la società, anche attraverso un orientamento scolastico mirato che incoraggi le ragazze a scegliere dei percorsi di studio nelle lauree STEM.
“È importante aumentare la presenza delle donne nelle discipline STEM, che rappresentano le competenze del futuro e che sono sempre più richieste nel mondo del lavoro” – ha affermato Diana Bracco, Presidente Fondazione Mai di Confindustria. “Il progetto Women in STEM rappresenta un contributo concreto per valorizzare la componente femminile all’interno di un Sistema integrato di Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Un sistema, basato sulla partnership pubblico – privato e sulla cogenerazione, che ha un ruolo essenziale per vincere sfide come digitale, green, energia e salute” ha aggiunto.
Secondo Giovanni Brugnoli,
Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano: “Confindustria è in prima linea nell'orientamento delle giovani donne verso le competenze Stem e premia coloro che scelgono questi percorsi affinché possano ispirare tante loro coetanee. Abbiamo bisogno di più competenze tecnico-scientifiche per l'industria e per il Paese e abbiamo il dovere di farle conoscere alle nuove generazioni ed in particolare alle ragazze che possono portare un contributo fondamentale di qualità e quantità al nostro capitale umano”.
“Promuovere l'istruzione femminile nelle STEM è un investimento per il futuro delle imprese e della società” – ha osservato il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada – “considerando quanto l’eliminazione del gap di genere possa garantire maggiore diversità e adattabilità alle sfide tecnologiche, opportunità di carriera e crescita personale per le giovani donne, un bilanciamento più maturo dell’asse vita-lavoro. Con Assolombarda crediamo sia cruciale mettere in campo azioni concrete per garantire condizioni abilitanti per l'empowerment femminile. Anche per questo abbiamo deciso, quest’anno, di aprire un asilo nido all’interno del nostro Palazzo, il primo dell’intero sistema confindustriale. L’obiettivo è rispondere all’urgenza di sostenere le lavoratrici e i lavoratori nel bilanciare vita professionale e familiare, che sappiamo essere uno degli aspetti chiave per supportare le donne nel partecipare alla vita economica del Paese”.
“La presenza femminile nelle lauree STEM è fondamentale per promuovere l'uguaglianza di genere e favorire l'innovazione, stimolando soluzioni più diverse e inclusive per le sfide del futuro” ha aggiunto infine Dorika Franchini, Presidente di Space Work.
SNAM LANCIA INSIEME A CONFINDUSTRIA UN MARKET TEST DEDICATO ALLA DOMANDA DI IDROGENO E UNA RACCOLTA DI MANIFESTAZIONI DI INTERESSE PER IL TRASPORTO E LO STOCCAGGIO DI CO2
Roma, 5 febbraio 2024 – Snam, con il supporto di Confindustria, lancerà ufficialmente a partire dal 7 febbraio un market test sulla domanda di idrogeno in Italia e, in collaborazione con Eni, una raccolta di manifestazioni di interesse non vincolanti per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna, nell’ambito del progetto di carbon capture and storage (CCS) lanciato nei mesi scorsi.
Le iniziative si inseriscono nel più ampio quadro di attività di Snam volte a supportare la transizione energetica del Paese. La sinergia con Confindustria consentirà di individuare e approfondire con le diverse realtà manifatturiere ed energivore associate due mercati strategici per il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione italiani ed europei. Le informazioni raccolte saranno, pertanto, rese disponibili alle Istituzioni coinvolte nella definizione del quadro normativo e regolatorio di riferimento, e costituiranno un importante riferimento per pianificare lo sviluppo delle filiere dell’idrogeno e della CCS in Italia.
“
In uno scenario energetico
come quello attuale, sicurezza e transizione energetica sono due lati di una
stessa medaglia. Snam, oltre a garantire forniture continue di energia, è
impegnata quotidianamente nello sviluppo di un sistema italiano ed europeo che
traguardi il trasporto di molecole decarbonizzate”, ha commentato Piero
Ercoli, Executive Director Decarbonization di Snam. “Con il lancio del
market test dedicato all’idrogeno e della raccolta di manifestazioni di
interesse per il progetto CCS di Ravenna, vogliamo confermare il ruolo centrale
di Snam nel facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione
del Paese tenendo in considerazione le caratteristiche del nostro tessuto
industriale”.
"Gli eventi straordinari che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno messo prepotentemente in risalto i temi dell’indipendenza strategica e della sicurezza energetica nazionale ed europea, rendendo indispensabile l’adozione di nuove soluzioni in grado di conciliare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con quelli di politica industriale e di stabilità socioeconomica", ha aggiunto Raffaele Langella, Direttore Generale Confindustria. “La risposta a queste esigenze per il nostro Paese passa anche dalla costruzione di un mix energetico basato sulla complementarità di diverse soluzioni tecnologiche, compreso l’idrogeno rinnovabile e la CCS. Auspichiamo che questa iniziativa agevoli il percorso di transizione energetica facendo leva sugli investimenti in ricerca, per mettere a segno contemporaneamente tre diversi obiettivi: la decarbonizzazione, la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti”.
Per il raggiungimento dei target europei, la realizzazione di progetti di decarbonizzazione necessita di pragmatismo e sinergie fra gli operatori del comparto energetico, fondamentali per intercettare i bisogni reali del tessuto industriale, del trasporto e civile del territorio.
Entrambe le iniziative saranno presentate attraverso un webinar dedicato, che si svolgerà alle ore 11 del 7 febbraio e che si potrà seguire all’indirizzo https://snam-2024.ambientivirtuali.it/register.php.
Le attività termineranno il 5 aprile e i risultati verranno condivisi in forma aggregata entro il terzo trimestre del 2024.
In particolare, il market test dedicato all’idrogeno ha l’obiettivo di raccogliere dati e informazioni tecniche ed economiche per approfondire lo stato attuale e prospettico relativo al consumo e alla produzione, sia come vettore energetico che come materia prima. Tali informazioni serviranno a valutare inoltre il grado di allineamento del mercato con i target nazionali ed europei.
La raccolta di manifestazioni di interesse per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna è pensata con il fine di informare gli stakeholder circa il progetto Ravenna CCS sviluppato in joint venture paritetica da Eni, operatore, e Snam, raccogliendo alcuni dati di base sugli emettitori interessati e, in maniera non vincolante, il loro interesse per questa soluzione di decarbonizzazione. Sulla base dei dati raccolti, che si andranno ad aggiungere a quanto già disponibile, Eni e Snam potranno ottimizzare lo sviluppo del progetto, con particolare focus sulle modalità e soluzioni di trasporto della CO2.
Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nella pagina dedicata del sito Snam https://www.snam.it/it/i-nostri-business/idrogeno/market-test-idrogeno-e-CCS.html, da cui è possibile accedere ai link relativi ai singoli questionari.
Il Consiglio
generale di Confindustria ha individuato i saggi che costituiranno la
commissione di designazione. I nomi estratti sono Mariella Enoc, Andrea
Moltrasio e Ilaria Vescovi. È stato estratto un quarto nome di riserva in caso
di indisponibilità di uno dei tre saggi: è Luciano Vescovi. La commissione avrà
il compito di valutare le candidature e consultare la base associativa.
CONSIP S.P.A. E CONFINDUSTRIA INSIEME PER UN’INTERAZIONE PIU’ EFFICACE TRA FABBISOGNI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED ESIGENZE DELLE IMPRESE
Oggi la firma del Protocollo di collaborazione alla presenza dell’Amministratore Delegato di Consip S.p.A., Marco Mizzau, e del Direttore Generale di Confindustria, Raffaele Langella
Roma, 19 dicembre 2023 - Consip S.p.A. e
Confindustria hanno siglato un Protocollo di collaborazione con l’obiettivo di incrementare e rendere più efficace l’interazione tra i fabbisogni delle
amministrazioni pubbliche e le esigenze delle imprese.
Il nostro sistema economico è chiamato a sostenere il Paese nelle grandi trasformazioni in atto: dal cambiamento climatico all'invecchiamento della popolazione, dalle grandi innovazioni tecnologiche e digitali alla riorganizzazione delle catene globali del valore. Il Protocollo firmato da Consip S.p.A. e Confindustria intende dare una spinta propulsiva alla gestione di queste sfide: il sistema nazionale
degli acquisti pubblici può, infatti, rappresentare un importante strumento
di politica industriale e di crescita economica per il Paese e agire da leva di riqualificazione di domanda pubblica e offerta privata.
Tra gli obiettivi dell’
accordo – siglato oggi a Roma tra Consip S.p.A., nella persona dell’Amministratore Delegato Marco Mizzau, e Confindustria, rappresentata dal Direttore Generale Raffaele Langella – vi sono:
• il rafforzamento degli
appalti pubblici come “acceleratore” di innovazione nel sistema pubblico-privato;
un maggiore coinvolgimento delle imprese nella domanda pubblica; una conoscenza più approfondita del nuovo Codice dei contratti pubblici, anche in vista della digitalizzazione degli appalti;
• l’analisi congiunta di
dati e tendenze sull’andamento di domanda e offerta, per conoscere le esigenze delle amministrazioni; favorire la ricostruzione delle filiere, la possibilità per le imprese di offrire prodotti tecnologicamente più avanzati o alternativi rispetto agli attuali fabbisogni, anche in un’ottica di riqualificazione della spesa;
• l’attivazione di iniziative
di diffusione e promozione sul territorio, che coinvolgeranno imprese e associazioni aderenti a Confindustria.
Una comunione
di intenti fra due realtà che, ciascuna nel proprio ruolo, sono centrali per il
Sistema Paese. Da un lato, Consip S.p.A. che - in qualità di centrale di committenza nazionale - gestisce ogni anno circa 25 miliardi di euro, pari a oltre l’1,3% del PIL italiano, con più di 500mila contratti stipulati tra 140mila imprese e 13.500 amministrazioni. Dall’altro, Confindustria, la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, a cui aderiscono volontariamente oltre 150mila imprese di dimensioni piccole, medie e grandi, per un totale di oltre 5,3 milioni di addetti e un contributo al PIL del Paese pari al 34%.
CULTURA:
CONFINDUSTRIA, UNIVERSITÀ LA SAPIENZA, UNIVERSITÀ LIUC E UNINDUSTRIA PREMIANO
GLI STUDENTI CHE HANNO PARTECIPATO AL CONCORSO AUDIOVISIVO “DALL’IMPRESA ALLO
SCHERMO. VIDEORACCONTI E STORIE IN FORMA BREVE"
Il
riconoscimento a “Una giacca rossa” del Gruppo Unicredit 3
Roma, 4 dicembre 2023 – Un viaggio nella cultura d’impresa attraverso il linguaggio dei filmati industriali e della narrazione audiovisiva. E’ il progetto “Dall’impresa allo schermo.
Videoracconti e storie in forma breve”, ideato da Confindustria con il suo Archivio Storico – Biblioteca, dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza con la biblioteca di letteratura e cultura d’impresa BiblHuB, dalla Liuc con l’Archivio del Cinema Industriale e della Comunicazione d’Impresa e da Unindustria, che partecipa con il Premio Film Impresa. Oggi a Roma, presso il Centro
Congressi dell’Università La Sapienza, si è tenuta la cerimonia di premiazione, che ha ospitato anche la tavola rotonda “Dialoghi
interdisciplinari sull’impresa”, con i rappresentanti del mondo dell’Università, delle imprese e della comunicazione.
L’edizione 2023 del concorso, che si è svolta nell’ambito di una Masterclass dedicata ai giovani studenti universitari del corso di laurea magistrale in Organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa, aveva l’obiettivo di avvicinare il mondo dell’associazionismo imprenditoriale a quello delle Università e del settore della comunicazione. È andata in questa stessa direzione la scelta di inserire la cerimonia nell’ambito del calendario di eventi nazionali della XXII
Settimana della Cultura d’Impresa di Confindustria. Una manifestazione che,
giunta alla ventiduesima edizione, celebra e diffonde i valori del patrimonio imprenditoriale italiano.
E proprio sulla storia dell’impresa raccontata dal corto e dalla sua capacità di trasmetterne i valori, la giuria d’onore, presieduta dal regista Luca Lucini, e composta da Raffaele Langella, Giampaolo Letta, Alberto Marinelli, Federico Visconti, Bianca Imbembo e Mario Sesti, ha assegnato il primo premio a “Una Giacca Rossa” del Gruppo UniCredit 3. La motivazione espressa dai giurati è stata la seguente: “Con la disinvoltura di un accorto narratore, individua
un punto di vista inedito attraverso il quale mettere in luce, sottolineare e
soprattutto comunicare, fini e peculiarità d'impresa con precisione ed economia
di mezzi”.
Alla premiazione sono intervenute le aziende che hanno partecipato al progetto – Almaviva, Edison-Fondazione Eos, Ferrovie
dello Stato Italiane, Umana, UniCredit – e gli esperti del settore della comunicazione e dell’audiovisivo come D-Hub
Studios, Spencer & Lewis, Onstream Studio, Bendo, che hanno accompagnato il percorso ideativo e realizzativo degli studenti. Un’occasione importante per i ragazzi che, in questo modo, hanno avuto l’opportunità di approfondire tutte le fasi di lavorazione un corto ideato per le piattaforme social, dalla progettazione alla realizzazione, fino alla promozione.
Uno stage presso una delle aziende partner della Masterclass è il premio che si è aggiudicato ciascun componente del gruppo salito sul gradino più alto del podio.
Inoltre, il video vincitore entra di diritto tra quelli che concorrono al voto della giuria popolare del Premio Film Impresa edizione 2024, l’evento di Unindustria dedicato ai filmati industriali, presieduto da Giampaolo Letta e con la direzione artistica del critico cinematografico Mario Sesti. La sua prima edizione si è svolta proprio quest’anno e porta la firma delle numerose aziende italiane che, attraverso video e documentari, hanno contribuito alla promozione degli strumenti dell’arte del cinema e dei valori della cultura d’impresa.
PMI
DAY 2023: NUOVO RECORD DI PARTECIPAZIONE. LA LIBERTA’ AL CENTRO DELL'INCONTRO
TRA GIOVANI E IMPRESE
Dal 2010
aperte le porte delle imprese a oltre 500mila ragazzi
Baroni: la
libertà non va data mai per scontata, è precondizione del fare impresa, base
per presente e futuro sostenibile
Roma, 17 novembre 2023 – Nuovo record per il PMI DAY 2023: l’iniziativa,
giunta alla quattordicesima edizione, prosegue il suo trend di crescita. Al via
oggi la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, organizzata da
Piccola Industria Confindustria insieme alle associazioni del Sistema, con una
serie di iniziative in simultanea in tutte le regioni, programmate anche in
altre date. Circa 1.300 le imprese coinvolte, quasi 700 le scuole medie e
superiori e oltre 49.000 i partecipanti: numeri che confermano e superano
il record raggiunto lo scorso anno. In campo tutte le Associazioni
territoriali del Sistema che hanno aderito all’iniziativa insieme ad Assosistema,
Confindustria Moda e Federchimica.
Al centro, ancora una volta, l’impegno delle imprese nel raccontarsi ai giovani
attraverso incontri e visite guidate in azienda che coinvolgono, oltre agli
studenti, anche insegnanti, famiglie, istituzioni locali e stampa. Un
importante momento di confronto in cui le imprese riaffermano il loro ruolo di
attore sociale sul territorio, soprattutto alla luce dell’enorme gap di
competenze e figure professionali tecnico-scientifiche che affligge il Paese.
Dal 2010, anno di nascita della manifestazione, le Pmi di
Confindustria hanno aperto le loro porte complessivamente ad oltre
500mila ragazzi.
L’edizione
2023 ha come focus la “libertà”, quale presupposto per realizzare le
proprie aspirazioni contribuendo a generare benessere collettivo, come leva per
la ricerca, per l’innovazione e per la crescita economica. Libertà che si
accompagna al senso di responsabilità e al rispetto verso gli altri e verso il
bene comune e all’affermazione dei valori della convivenza civile, di cui la
scuola e l’impresa sono presidi fondamentali. A partire dal 2021 la
manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del
Merito e della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Da
anni, inoltre, prosegue la partnership con Confagricoltura in alcuni
territori – Alessandria, Bari - BAT, Bergamo, Brescia e Taranto -
per raccontare la realtà dell’impresa anche nel settore agricolo.
L’impronta
internazionale della manifestazione è confermata, per il sesto anno
consecutivo, dal patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale. Dal 2015, infatti, il PMI day si svolge anche all’estero
e quest’anno, per la prima volta, raggiunge il Brasile in collaborazione
con il Consolato Generale d’Italia a San Paolo. Torna anche negli USA
dove la Miami Scientific Italian Community ha organizzato una serie di eventi
in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington D.C. e la sua rete
Diplomatica Consolare, ABROAD TO - The Community of Italian Companies, la
California Scientific Italian Community, ODLI - Organization for the
Development of Italian Studies, RetImpresa e la Texas Scientific Italian
Community. Inoltre, è stata rinnovata la collaborazione con le
rappresentanze internazionali di Confindustria Albania, Bulgaria e Serbia.
Il presidente di
Piccola Industria, Giovanni Baroni, partecipa all’evento organizzato
da Confindustria Brescia presso il Salone Vanvitelliano di Palazzo della
Loggia, dove il tema della “libertà” viene sviluppato attraverso un “Teen
Talk” in cui un gruppo di ragazze e ragazzi dialoga con il sociologo
Stefano Laffi su scelte di vita, desideri, limiti. Questa volta sono i giovani
a raccontarsi alle imprese perché possano comprendere e integrare la loro
prospettiva sul mondo. Baroni interviene, in video collegamento,
anche all’iniziativa dell’Unione Industriali Napoli in Piazza dei Martiri
dove viene assegnato il premio “Giògiò, intitolato a Giovan Battista
Cutolo, ragazzo ucciso tragicamente dalla criminalità organizzata. In gara gli
elaborati cartacei e multimediali dedicati al concetto di libertà connessa al
lavoro - come competitività, dignità, legalità e benessere - realizzati dai
ragazzi delle scuole che hanno partecipato agli incontri aziendali che si sono
svolti dal 6 al 10 novembre.
“Quest’anno
abbiamo voluto dedicare il PMI DAY al tema della libertà perché, oggi più che mai,
è un valore di cui avere maggiore consapevolezza e verso cui rinnovare
l’impegno proprio perché profondamente minato dalla grande instabilità e dai
conflitti che coinvolgono Ucraina e Medio Oriente – ha commentato il presidente
della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Baroni. “E’ il motore
propulsore del presente e del futuro socialmente sostenibile, base
imprescindibile della cultura d’impresa. E’ una precondizione stessa del fare
impresa: solo dove c’è libertà è possibile sviluppare concorrenza e
competitività. Dobbiamo insegnare ai ragazzi a non darla per scontata e a
considerarla uno spazio che si conquista ma che si può e si deve ampliare. La
libertà va respirata fin da piccoli, è l’ossigeno con cui le nuove generazioni
devono crescere e formarsi. I giovani sono liberi per definizione e l’impresa è
pronta a sostenerli affinché la loro libertà e la loro unicità possa
dispiegarsi appieno attraverso lo studio, le competenze e la costruzione di un
percorso professionale di successo e soddisfazione”.
L’iniziativa, curata da Claudia Sartirani, coordinatore nazionale del Pmi Day Piccola Industria, con il supporto di un gruppo di lavoro dedicato, è inserita nella XXII Settimana della Cultura d’impresa, organizzata da Confindustria e nella Settimana Europea delle Pmi promossa dalla Commissione Europea. “La libertà è partecipazione. Ringrazio il gruppo di lavoro, tutte le Associazioni territoriali, le migliaia di imprese e le numerosissime scuole, gli studenti e i docenti che hanno aderito a questa edizione – ha sottolineato Sartirani. “I numeri e la qualità delle proposte ci confermano che la strada è quella giusta e che la semina di valori e conoscenza di queste 14 edizioni ha dato buoni frutti. I giovani sono il nostro capitale più prezioso, il nostro miglior investimento per il futuro”.
CONFINDUSTRIA
E IL SOLE 24 ORE PRESENTANO “ITALY X”, LA CERTIFICAZIONE DI ECCELLENZA PER LE
AZIENDE ITALIANE
Il
riconoscimento avrà durata biennale ed è rivolto alle aziende manifatturiere
italiane
Roma, 16 novembre 2023 – È stata presentata oggi a Roma la nuova iniziativa di certificazione per le aziende italiane messa a punto da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Confindustria. Un progetto unico in Italia creato per riconoscere, attribuire valore e dare visibilità alle imprese che incarnano e rappresentano i valori dell’italianità: ricerca della qualità, stile, cura del dettaglio e creatività. La certificazione, di durata biennale, consente di individuare le imprese dotate della capacità di ideare, progettare, innovare e produrre secondo i tratti distintivi della tradizione italiana, andando oltre la semplice fabbricazione del prodotto.
Il conseguimento del marchio da parte della singola azienda è subordinato al superamento di un audit condotto da primari enti di certificazione indipendenti sulla base di un Disciplinare definito da Il Sole 24 Ore. La Certificazione è rivolta a due target di imprese del comparto manifatturiero: da un lato le PMI fino a 50 milioni di fatturato all’anno e dall’altro le Grandi Aziende con fatturato superiore ai 50 milioni all’anno. Alla scadenza della certificazione è previsto il rinnovo attraverso un nuovo audit.
Alla presentazione del progetto da parte di Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 ORE, e Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria, è seguito il dibattito sul valore dell’italianità nel posizionamento competitivo delle imprese con alcuni top manager di aziende, diverse per dimensioni e settore di appartenenza, rappresentative dei valori dell’italianità: Fedele Usai, Managing Director Dolce&Gabbana, Cosimo Rummo, Presidente e AD Pastificio Rummo SpA, Fabio Rossello, Amministratore Delegato Paglieri SpA, Filippo Lintas, General Manager Sapio Life Italia, Tiziana Di Gennaro, Consigliere di amministrazione Centro Orafo il Tarì, Massimo Centonze, Amministratore Delegato ITP Industria Termoplastica Pavese, Francesca Nonino, Responsabile Comunicazione Web Nonino Distillatori.
“Valorizzare le imprese italiane e l’eccellenza che rappresentano significa sostenere la nostra economia e promuovere la crescita del nostro paese. Questo è un impegno che Il Sole 24 Ore porta avanti da 158 anni e la certificazione che abbiamo presentato oggi risponde a questa nostra mission. Con ItalyX Il Sole 24 Ore e Confindustria vogliono supportare con un'iniziativa concreta quella che è una delle ricchezze del nostro paese, il settore manifatturiero, rafforzandone la riconoscibilità sui mercati interni ed esteri” ha commentato Mirja Cartia d’Asero, Amministratrice Delegata del Gruppo 24 ORE.
“L’italianità è una leva di competitività per la nostra industria, che si fonda sulla capacità di creare prodotti belli e ben fatti, curati nei particolari e nel design. Con questa iniziativa vogliamo rafforzare la visibilità delle competenze e del know delle imprese italiane e la loro forte identificazione con il metodo italiano di produrre. Proteggere e valorizzare queste caratteristiche è il nostro obiettivo”, ha affermato Maurizio Marchesini, Vice Presidente per le Filiere e le Medie Imprese di Confindustria.
Nel corso dell’evento è stato presentato il marchio “ItalyX – Certified Italian Excellence” sviluppato con il supporto dell’agenzia di comunicazione Pomilio Blumm e registrato da Il Sole 24 Ore. Il logo rappresenta il DNA che caratterizza le aziende manifatturiere italiane, espresso nelle tre parole del suo pay off: Italia ed Eccellenza, un binomio inscindibile quando si parla di qualità, stile, cura del dettaglio, creatività, e Certificazione, per sottolineare il rigore alla base del disciplinare e del processo con cui il marchio viene concesso in licenza alle aziende richiedenti.
Il progetto di certificazione sarà accompagnato da iniziative di visibilità, sia a livello italiano che internazionale, dedicate alle aziende certificate, promosse congiuntamente da Confindustria e da Il Sole 24 Ore con il coinvolgimento delle associazioni territoriali e di categoria, dei Professionisti del network Partner 24 ORE, e dall’organizzazione di eventi che vedranno la partecipazione di istituzioni nazionali ed internazionali e del mondo accademico.
Tutte le informazioni sull’iniziativa sono disponibili nel sito dedicato: www.italy-x.com