Oggi Marchesini al Tavolo auto: subito un piano di politica industriale per supportare la transizione del settore

23 giugno 2022 | Filiere e Medie Imprese,Vice Presidente

Questa mattina si è svolto un incontro sul settore auto convocato dal Ministero dello sviluppo economico, al quale hanno partecipato il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, il ministro dell’economia e finanze Daniele Franco, il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini ed il ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando.

Presenti ANFIA con tutte le Associazioni della filiera dell’automotive ed i rappresentanti dei sindacati.

Per Confindustria è intervenuto il vice presidente Maurizio Marchesini.

Il Tavolo si è riunito alla vigilia di un’importante riunione del Consiglio europeo “clima, ambiente ed energia” in programma il 28 giugno, un’occasione in cui potrebbe essere modificato l’esito del voto del Parlamento Europeo delle scorse settimane sul pacchetto Fit for 55 che ha decretato lo stop ai motori endotermici dal 2035.

In particolare, il 28 giugno gli Stati Membri dovranno esprimere la loro posizione sull’obiettivo fissato dal Parlamento e, considerati i pareri contrari espressi da alcuni paesi tra cui la Germania, si potrebbe prevedere un passaggio più graduale consentendo l’immatricolazione di una percentuale del 10% o più di auto con motore endotermico anche oltre il 2035.

Unanime la posizione espressa dalle Associazioni della filiera automotive, che hanno sottolineato le complessità della transizione e la necessità di garantire la neutralità tecnologica per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. La neutralità tecnologica è considerata fondamentale per assicurare la continuità della filiera, che rappresenta il cuore dell’industria e garantisce la tenuta sociale, evitando la perdita di oltre 70.000 posti di lavoro solo in Italia. A queste motivazioni si aggiunge la necessità di considerare sia il cosiddetto Life Cycle Assessment, che consente di valutare l’effettivo impatto ambientale del passaggio all’elettrico, sia gli assetti che si verranno a creare per effetto della dipendenza dell’Europa dall’Asia, che possiede le materie prime necessarie per la costruzione delle batterie.

Nel suo intervento il vice presidente Marchesini ha ribadito la necessità di adottare rapidamente un piano di politica industriale che supporti la transizione del settore, sottolineando che anche se nel Consiglio del 28 giugno si dovessero attenuare i vincoli fissati dal Parlamento europeo, la filiera dovrà comunque affrontare un percorso di riconversione. Marchesini ha sottolineato inoltre che una decisione diversa da parte del Consiglio europeo allungherebbe soltanto i tempi della transizione e resta la necessità di affrontare ingenti investimenti.

Il vice presidente ha ricordato che il Piano dovrà affrontare tutti gli aspetti della transizione e dovrà avere un focus su tre principali ambiti: l’attività di ricerca e sviluppo, gli investimenti e la formazione, che rappresenta la chiave per garantire l’inclusione delle risorse umane attive nel settore. Gli oltre 8 miliardi stanziati dal Governo rappresentano risorse importanti che, se orientate correttamente verso queste priorità e utilizzati attraverso strumenti coerenti con gli obiettivi da raggiungere, potranno dare un supporto concreto a tutta la filiera.

Da parte del Governo è stata evidenziata piena sintonia con le posizioni espresse dai partecipanti, il massimo impegno per influenzare la posizione del Consiglio europeo e la volontà di collaborare per definire quanto prima le misure necessarie.


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