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23 marzo 2020
Unione Europea, Credito ...
Unione Europea, Credito e Finanza
Lo scorso 20 marzo la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato alcune importanti misure finalizzate a concedere una maggiore flessibilità alle Banche nella valutazione delle posizioni deteriorate, in ragione dello stato emergenziale determinato dal Covid-19.
In particolare, al fine di consentire alle Banche significative (vigilate direttamente dalla BCE) di beneficiare pienamente delle garanzie e delle moratorie messe in atto dalle Autorità Pubbliche per far fronte all’emergenza, la BCE - nell’ambito della discrezionalità prevista nelle sue linee guida sugli NPL e nel relativo Addendum - ha comunicato che:
Oltre a tali misure, la BCE, nell'ambito del suo ruolo nel campo della vigilanza prudenziale, raccomanda che nei modelli di valutazione del rischio le Banche evitino di inserire ipotesi procicliche ai fini della determinazione degli accantonamenti di capitale e adottino le regole transitorie previste dai principi contabili dell'IFRS 9 che consentono di considerare la volatilità aggiuntiva determinata dall’emergenza Covid-19, mitigandone l’effetto negativo sui bilanci.
Queste misure della BCE vanno ad aggiungersi a quelle annunciate lo scorso 12 marzo, tra le quali era concessa alle Banche la possibilità di poter utilizzare pienamente le proprie riserve di II pilastro (di capitale e di liquidità) per assorbire eventuali perdite determinate dalla situazione emergenziale o per finanziare nuovi prestiti a famiglie e imprese in deficit di liquidità. In ragione del particolare periodo di difficoltà, la BCE ha inoltre deciso di alleviare l’onere di vigilanza sulle Banche, tra l’altro rinviando di 6 mesi gli stress test e le ispezioni sui modelli di rating interno.
Facendo seguito alle azioni intraprese dalla BCE, la Banca d’Italia, con riferimento alle Banche non significative da essa vigilate, ha quindi comunicato la propria decisione di concedere alle Banche, in relazione alle proprie materie di competenza, alcune dilazioni sugli adempimenti previsti nei prossimi mesi tra cui, in particolare, l’aggiornamento dei piani di riduzione dei crediti deteriorati.
20 marzo 2020
Affari Internazionali
Affari Internazionali
In relazione al Regolamento di esecuzione (UE) 2020/402 della Commissione del 14 marzo 2020, che subordina l'esportazione dei prodotti in oggetto alla presentazione di un'autorizzazione di esportazione, si trasmette di seguito il link al sito del MAECI che fornisce le istruzioni sulle modalità da utilizzare per l’inoltro delle richieste e sulle procedure di rilascio.
Si trasmette altresì il link al Regolamento UE il cui Allegato II riporta il modello di autorizzazione da utilizzare.
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L:2020:077I:FULL&from=EN
19 marzo 2020
Affari Internazionali
Affari Internazionali
A causa della grave emergenza epidemiologica causata da COVID-19, il decreto ‘Cura Italia’ e la Direttiva n. 4 del 17 marzo 2020 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (in allegato) dettano le istruzioni per le importazioni delle mascherine di vario genere, in deroga alle normative vigenti.
In considerazione della crisi sanitaria che tutto il territorio nazionale sta vivendo, è ammessa l’importazione di tali beni anche privi del marchio CE, tuttavia nel decreto è specificata la procedura da seguire:
Art. 15 (comma 3):
“I produttori, gli importatori dei dispositivi di protezione individuale di cui al comma 1 e coloro che li immettono in commercio, i quali intendono avvalersi della deroga ivi prevista, inviano all’INAIL una autocertificazione nella quale, sotto la propria esclusiva responsabilità, attestano le caratteristiche tecniche dei citati dispositivi e dichiarano che gli stessi rispettano tutti i requisiti di sicurezza di cui alla vigente normativa. Entro e non oltre 3 giorni dalla citata autocertificazione le aziende produttrici e gli importatori devono altresì trasmettere all’INAIL ogni elemento utile alla validazione dei dispositivi di protezione individuale oggetto della stessa. L’INAIL, nel termine di 3 giorni dalla ricezione di quanto indicato nel presente comma, si pronuncia circa la rispondenza dei dispositivi di protezione individuale alle norme vigenti…”
Si evidenzia che l’Art. 6 dello stesso provvedimento stabilisce che – fino al termine dello stato di emergenza - il Capo del Dipartimento della protezione civile può disporre la requisizione in proprietà di questi beni, corrispondendo al proprietario il 100% del valore della merce al 31 dicembre 2019.
Richiamiamo inoltre particolare attenzione a quanto disposto dalla Direttiva n. 4 del 17 marzo 2020 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (pubblicato in data odierna) che - relativamente all’importazione di DPI ad uso privato – stabilisce:
“Caso 2
Acquisto da Privato italiano da produttore estero per destinazioni private (es Azienda per i suoi operai)
Si sottolinea tuttavia che tali disposizioni hanno efficacia per una durata temprale di 72 ore a partire dalla data di pubblicazione della direttiva.
19 marzo 2020
Unione Europea
Unione Europea
La Commissione UE approverà oggi un Quadro temporaneo per gli aiuti di Stato, che consente ai Governi di:
L’obiettivo di questo intervento è che le imprese abbiano la liquidità per continuare a operare o per bloccare temporaneamente le loro attività, se necessario, e che il supporto raggiunga le aziende che ne hanno bisogno.
Il nuovo quadro temporaneo riconoscerà l’importante ruolo del settore bancario nel far fronte agli effetti economici dell’epidemia Covid-19, incanalando gli aiuti ai clienti finali, in particolare le piccole e medie imprese.
Il nuovo quadro normativo si unirà senza sostitirli, a tutti gli strumenti attualmente in vigore con l’obiettivo di rafforzare l’intervento statale innalzando le soglie e le intensità consentite fino ad ora.
La BCE scende in campo con un intervento eccezionale contro il coronavirus, un nuovo Quantitative Easing di 750 miliardi di euro.
L'obiettivo é contrastare i gravi rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e per le prospettive della zona euro derivanti dall'epidemia e dalla crescente diffusione del coronavirus. Il programma di acquisti terminerà quando il Consiglio Direttivo della BCE giudicherà che la crisi derivante dall'epidemia di coronavirus sarà finita ma in ogni caso non prima della fine dell'anno.
La decisione di lanciare il 'Pandemic Emergency Purchase Programme' (Pepp) e' arrivata dopo una giornata difficile per lo spread. Il differenziale ha visto sfiorare quota 320 per poi ripiegare.
Attraverso questo nuovo Quantitative Easing la BCE comprerà titoli pubblici e privati, inclusi titoli greci e i commercial paper (titoli di credito delle imprese privi garanzia).
La BCE si è detta anche pronta a rivedere i limiti di acquisto dei bond QE. Nella misura in cui alcuni limiti autoimposti potrebbero ostacolare l'azione che la BCE è tenuta a intraprendere per adempiere al suo mandato, il suo Consiglio Direttivo prenderà in considerazione la possibilità di rivederli nella misura necessaria per rendere la sua azione proporzionata ai rischi da affrontare.
18 marzo 2020
In questo articolo pubblicato, a firma del Professor Michele Lepore, su Il Sole 24 Ore di oggi si chiarisce che “i datori di lavoro, rispetto al coronavirus, dovranno dimostrare di aver attuato tutte le misure di prevenzione e protezione specifiche, dettate dalle norme speciali emergenziali e non dovranno, al contrario, dimostrare di aver effettuato un aggiornamento della valutazione dei rischi con interventi di autonomia gestionale eventualmente anche difformi da quelli previsti dalle norme speciali”.
18 marzo 2020
Il Decreto Legge cosiddetto Cura Italia, che contiene misure volte al potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per imprese, lavoratori e famiglie, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
ULTERIORI MISURE
Clicca qui per leggere l'audizione di Confindustria.
17 marzo 2020
In allegato è disponibile fac-simile per l'adozione, in ogni singola impresa, del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo scorso. Si tratta di uno strumento da mettere a disposizione delle imprese per facilitare l'adozione del Protocollo aziendale che occorre implementare per proseguire l'attività in sicurezza.
In fondo al fac-simile, è disponibile il modello per l'informativa sul trattamento dei dati personali da utilizzare per l'accesso di terzi negli ambienti aziendali, adattandolo ai controlli che saranno declinati nei rispettivi contesti. Il modulo potrà essere utilizzato per rendere sia l'informativa al personale e, in questo caso, il documento costituirà integrazione delle informative già rese ai lavoratori nel corso del tempo, sia agli esterni sottoposti ai controlli (es. fornitori, trasportatori, visitatori).
16 marzo 2020
Unione Europea
Unione Europea
La Commissione Europea ha appena pubblicato le sue “Linee guida per le misure di gestione delle frontiere per proteggere la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali”.
Le linee guida vogliono offrire un orientamento generale a tutti gli Stati membri, nel tentativo di coordinare il traffico delle merci e i controlli sanitari alle frontiere interne ed esterne dell’UE. In generale, la Commissione UE chiede agli Stati membri di evitare misure che compromettano l’integrità del mercato unico delle merci, in particolare delle catene di approvvigionamento, e qualsiasi pratica discriminatoria verso i cittadini UE.
Trasporto di merci e servizi
16 marzo 2020
Unione Europea
Unione Europea
Il pacchetto UE sull'emergenza Covid-19 è composto dai seguenti documenti:
Inoltre, cliccando qui potete scaricare una nota di Confindustria che approfondisce il Pacchetto UE.
12 marzo 2020
L'EFSA dichiara che attualmente non ci sono prove che il cibo sia fonte o via di trasmissione probabile del virus.
Come noto, l'EFSA — European Food Safety Authority è un'agenzia dell'Unione Europea con sede a Parma, che fornisce attività di consulenza specialistica per consentire alle Istituzioni europee di prendere decisioni efficaci e puntuali in materia di gestione del rischio, con l'obiettivo di proteggere la salute dei consumatori europei e la sicurezza del cibo e della catena alimentare.
Il comunicato integrale è disponibile al seguente LINK
12 marzo 2020
Il nuovo DPCM 11 marzo 2020 dispone, fino al 25 marzo, le seguenti misure:
In ordine alle attività produttive e alle attività professionali si raccomanda che:
11 marzo 2020
Credito e Finanza
Credito e Finanza