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Programmi europei a gestione diretta 2014-2020

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Programmi europei a gestione diretta 2021-2027

I programmi europei a gestione diretta sono uno degli strumenti che l’Unione europea utilizza per sostenere finanziariamente lo sviluppo di progetti che contribuiscono a realizzare gli obiettivi della Commissione per la programmazione 2021-2027:

  • Un Green Deal europeo
  • Un'Europa pronta per l'era digitale
  • Un'economia al servizio delle persone
  • Un'Europa più forte nel mondo
  • Promuovere il nostro stile di vita europeo
  • Un nuovo slancio per la democrazia europea

I programmi che rientrano in questa categoria sono suddivisi per aree tematiche e prevedono specifiche call for proposal (bandi) emanate e gestite direttamente dalla Commissione europea e dalle sue Agenzie esecutive.

La Commissione europea è responsabile della pubblicazione delle linee programmatiche e dei bandi, della selezione dei progetti e del loro monitoraggio, erogando i fondi ai beneficiari senza ulteriori passaggi intermedi.

L’obiettivo dei programmi europei a gestione diretta è quello di contribuire a raggiungere gli obiettivi politici dell’Unione europea in vari settori, attraverso l’implementazione di progetti sviluppati in prevalenza da consorzi formati da soggetti appartenenti a più Paesi dell’Unione (e anche a Paesi terzi).

Vista la natura transnazionale dei programmi, questa tipologia di finanziamenti è poco adatta a proposte progettuali che hanno un impatto prevalentemente locali, per le quali sono più indicati i Fondi Strutturali.
Ciascun programma può prevedere regole di candidatura distinte e anche le modalità di gestione e rendicontazione delle attività realizzate e delle relative spese possono essere diverse.

In questa sezione troverete:

  • un elenco dei programmi europei a gestione diretta di maggior interesse per il sistema industriale italiano nella programmazione 2021-2027;
  • schede di approfondimento contenenti un’analisi degli obiettivi principali di ciascun programma;
  • i link della Commissione europea per accedere ai siti di riferimento e ai documenti ufficiali relativi a ciascun programma.

Cliccando su “Vai ai bandi” troverete una sezione contenente le schede di approfondimento relative ai singoli bandi che verranno pubblicati nel corso dei 7 anni di programmazione.

Horizon Europe: Partnerships

I partenariati europei riuniscono la Commissione europea e i partner privati e/o pubblici per affrontare alcune delle sfide più urgenti dell'Unione europea attraverso iniziative concertate di ricerca e innovazione.

Sono uno strumento di attuazione chiave del programma Horizon Europe e contribuiscono in modo significativo al raggiungimento delle priorità politiche dell'UE.

Mettendo insieme partner privati e pubblici, i partenariati europei aiutano ad evitare la duplicazione degli investimenti e contribuiscono a ridurre la frammentazione del panorama europeo di ricerca e innovazione.

Esistono tre tipi di partenariati europei:

  • Partenariati co-programmati (si tratta di partenariati tra la Commissione e partner privati, talvolta pubblici);
  • Partenariati europei cofinanziati (questi sono partenariati che coinvolgono i paesi dell'UE, con enti che finanziano la ricerca e altre autorità pubbliche al centro del consorzio);
  • Partenariati europei istituzionalizzati (partenariati nel campo della ricerca e dell'innovazione tra l'Unione, gli Stati membri dell'UE e/o l'industria).

Per ulteriori informazioni e per la lista completa dei partenariati, visitare il sito web dei partenariati in Horizon Europe e il documento “Orientations towards the first Strategic Plan for Horizon Europe”.

In allegato potete trovare le schede di approfondimento relative ai programmi di lavoro e alle call di alcuni partenariati.



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Horizon Europe Pillar III: European Institute of Innovation and Technology

L'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) è fondamentale per la crescita economica sostenibile e per la competitività europea. Rafforza la capacità di innovazione dell'UE e dei suoi Stati membri per affrontare le grandi sfide della società europea. Nel periodo 2021-2027, l'EIT contribuirà agli obiettivi generali di Horizon Europe, rafforzando il "Triangolo della conoscenza" (ovvero imprese, istituti di istruzione superiore e di ricerca) per stimolare l'innovazione dirompente in tutta Europa. L’EIT sfrutta le sinergie e le complementarità con le politiche e i programmi europei esistenti e altri programmi pertinenti. 

La KIC (Knowledge and Innovation Community) è un partenariato integrato, più precisamente un "partenariato europeo istituzionalizzato", inquadrato nel programma Horizon Europe. Opera all'interno della Comunità EIT e il suo portafoglio di attività comprende tipicamente: programmi di istruzione e formazione imprenditoriale, progetti di ricerca e innovazione, incubazione e sostegno a start-up e scale-up. L'EIT ha creato otto KIC, ognuna delle quali affronta una specifica sfida globale.

Per il periodo 2021-2027, l'EIT è finanziato mediante un contributo finanziario di Horizon Europe fissato a 2 726 000 000 di euro a prezzi correnti, con un importo aggiuntivo di 210 000 000 di euro, a prezzi costanti del 2018.

L'EIT ha avviato il processo di selezione di una nuova KIC nell'ambito dei settori e delle industrie culturali e creative. La nuova KIC unirà le organizzazioni culturali e creative dal mondo dell’imprenditoria, dell'istruzione superiore e della ricerca, in un ecosistema di innovazione paneuropeo. La KIC fornirà soluzioni innovative per aiutare i settori e le industrie a diventare più forti e resilienti. Questa nuova comunità dell'innovazione ha lo scopo di formare i futuri imprenditori del settore, alimentare le imprese all'avanguardia, fornire soluzioni innovative alle sfide che i settori devono affrontare, colmare i divari regionali di innovazione e sostenere la leadership culturale dell'Europa.

La scadenza per la presentazione delle candidature per questa call è il 24 marzo 2022, ore 17 (Bruxelles).

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Horizon Europe Pillar III: European Innovation Ecosystems

L'Unione Europea deve affrontare una serie di profondi e rapidi cambiamenti, tra cui il cambiamento climatico, la transizione digitale e le sfide geopolitiche. La pandemia di COVID-19 e l’invasione russa dell’Ucraina stanno generando sfide sanitarie, sociali ed economiche gravi, che richiedono azioni urgenti. Le crisi hanno spinto ricercatori, imprenditori, industrie, autorità e istituzioni pubbliche, organizzazioni della società civile e persone di tutto il mondo ad una più stretta collaborazione per identificare e sviluppare insieme soluzioni innovative e raggiungere una stabilità post-pandemia. Più che mai nella storia recente, la collaborazione per soluzioni innovative è necessaria per la ripresa sociale ed economica, la sostenibilità ambientale e la resilienza. Inoltre, le innovazioni deep tech hanno il potenziale di fornire soluzioni trasformative di fronte a queste sfide globali e di trasformare il panorama imprenditoriale dell'UE.

Il Programma di Lavoro 2023-2024 degli European Innovation Ecosystems mira a creare ed espandere ecosistemi dell'innovazione più connessi, inclusivi ed efficienti, che sostengano la scalabilità delle imprese e stimolino l'innovazione per affrontare sfide importanti in modo responsabile, come indicato nella Nuova Agenda Europea dell'Innovazione.

Il programma di lavoro contiene azioni raggruppate in due destinazioni:

  1. Destinazione CONNECT. Le azioni si concentrano sulla costruzione di ecosistemi di innovazione interconnessi e inclusivi in tutta l'UE, attingendo ai punti di forza esistenti degli ecosistemi nazionali, regionali e locali e incoraggiando il coinvolgimento di tutti gli attori e i territori per rafforzare le interconnessioni, nell’ottica di una crescita sostenibile delle imprese, e per definire, intraprendere e realizzare ambizioni collettive verso le sfide a beneficio della società.
  2. Destinazione INNOVSMES. Le azioni sosterranno il partenariato europeo Innovative SMEs, il quale aiuterà le PMI innovative ad aumentare la loro capacità di ricerca e innovazione e la loro produttività e ad inserirsi con successo nelle catene globali del valore e nei nuovi mercati.


European Innovation Ecosystems lavora in sinergia con le altre iniziative finanziate nell’ambito di Horizon Europe, con il Consiglio Europeo dell'Innovazione (European Innovation Council, EIC), con l'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (European Institute of Innovation and Technology, EIT) e con il programma di lavoro “Ampliare la partecipazione e rafforzare lo Spazio Europeo della Ricerca” (“Widening participation and strengthening the European Research Area”). Sono incoraggiate sinergie e complementarità anche con lo strumento Interregional Innovation Investments (I3) nell’ambito della Politica di Coesione e le Strategie regionali di Specializzazione Intelligente, con Euroclusters nell’ambito del Single Market Programme, con il Programma Digital Europe, con i Villaggi Start-up nell’ambito della Visione a Lungo termine per le Aree Rurali, con i Partenariati UE per l’Innovazione Regionale, nonché con altre iniziative di finanziamento e politiche rilevanti a livello UE, nazionale, regionale e locale, come l’Enterprise Europe Network e il Fondo Europeo per la Difesa.

A livello politico, il Forum EIC continuerà a lavorare in modo flessibile per promuovere condizioni quadro favorevoli e scambi di informazioni, conoscenze, talenti e buone pratiche tra gli attori degli ecosistemi dell'innovazione e l'EIC, per sfruttare appieno il potenziale dell'innovazione.  Gli orientamenti politici del Forum EIC saranno coerenti con il Patto per la ricerca e l'innovazione e orienteranno la governance dello Spazio europeo della ricerca e del Comitato per lo Spazio europeo della ricerca e l'innovazione, che fornisce una consulenza tempestiva al Consiglio dell'UE, alla Commissione europea e agli Stati membri su questioni strategiche di politica di ricerca e innovazione.

Scheda European Innovation Ecosystems

Nella scheda di approfondimento potrete trovare una analisi riassuntiva delle Call e dei rispettivi Topic che si apriranno nei prossimi due anni all’interno degli European Innovation Ecosystems (EIE), appartenenti al terzo pilastro di Horizon Europe. Il Programma di lavoro degli EIE si articola nelle seguenti Destination:

  1. Destination “CONNECT - Interconnected Innovation Ecosystems”
  2. Destination “INNOVSMES - Partnership on Innovative SMEs”.


Vi ricordiamo che per la presentazione dei progetti è necessario far riferimento ai Work Programme e a tutti i documenti ufficiali della Commissione europea.

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Horizon Europe Missions

Le Missioni mirano ad affrontare alcune delle più grandi sfide della nostra società. Sono audaci e stimolanti con obiettivi chiari, realistici, misurabili e da realizzare in un periodo di tempo limitato.

Nel 2021, le Missioni hanno attraversato una prima fase preparatoria, durante la quale sono stati sviluppati piani di attuazione che includevano obiettivi dettagliati, interventi specifici, strategie di investimento e indicatori di performance per ciascuna missione. Nell'estate del 2021 i piani di attuazione sono stati valutati e tutte e cinque le Missioni proposte dall'UE sono entrate nella fase di piena attuazione.

Le Missioni sono le seguenti:

  • Adattamento al cambiamento climatico: sostenere almeno 150 regioni, autorità locali e comunità europee a diventare resilienti al clima entro il 2030;
  • Cancro: migliorare la vita di oltre 3 milioni di persone entro il 2030 attraverso la prevenzione, la cura e la possibilità per le persone colpite dal cancro di vivere più a lungo e meglio;
  • 100 Città climaticamente neutre e intelligenti entro il 2030;
  • Ripristinare il nostro oceano e le nostre acque entro il 2030;
  • Un accordo sul suolo per l'Europa: 100 laboratori viventi e fari per guidare la transizione verso suoli sani entro il 2030.


Le Missioni aiuteranno a realizzare le priorità politiche chiave dell'UE come lo European Green Deal, il piano europeo per combattere il cancro, NextGenerationEU, la strategia industriale dell'UE e un'Europa adatta all'era digitale.

Per raggiungere i loro obiettivi e promuovere il cambiamento sociale, le Missioni implementeranno il riutilizzo e la riproducibilità dei risultati della ricerca, come i dati di ricerca FAIR e l'accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche. Inoltre, le Missioni coinvolgeranno i cittadini nella loro preparazione, attuazione e monitoraggio per tutta la loro durata.

Il programma di lavoro contiene azioni in sinergia e coordinamento con altre Missioni, con i partenariati e i cluster di Horizon Europe, con le azioni Marie Skłodowska-Curie, con l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) e il Consiglio europeo della ricerca, nonché con altri strumenti e politiche di finanziamento dell'UE. Inoltre, le Missioni dovranno essere attuate in stretta sinergia con i finanziamenti, i programmi e le strategie nazionali e regionali, così come con la società civile e il settore privato.

Inoltre, il Programma di lavoro 2023-2024 prevede tre azioni congiunte che coinvolgono diverse Missioni:

  • Demonstration of climate mitigation and resilience solutions in support of the implementation of the Adaptation to Climate Change and Cities Missions;
  • Demonstration of climate mitigation and resilience solutions in support of the implementation of the Adaptation to Climate Change, Restore our Ocean and Waters by 2030 and A Soil Deal for Europe Missions;
  • Mission Ocean & waters and Mission Soil Deal for Europe Joint demonstration of approaches and solutions to address nutrient pollution in the landscape-river-sea system in the Mediterranean sea basin.

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Horizon Europe Cluster 1 - Health

L'Unione europea e il mondo sono stati messi alla prova dalla pandemia di Covid-19. Se da un lato la pandemia ha messo in luce le vulnerabilità dei nostri sistemi sociali ed economici, dall'altro ha fornito nuovo slancio, visibilità e riconoscimento del ruolo che i sistemi e gli operatori sanitari svolgono nel rispondere ai bisogni delle persone, nel servire la società e nel sostenere l'economia. La crisi ha anche sottolineato l’importanza della ricerca e dell'innovazione nello scoprire le conoscenze e sviluppare le tecnologie per rispondere rapidamente ed efficacemente alle emergenze di salute pubblica. Oltre alla sofferenza diretta che il COVID-19 ha causato ai pazienti sintomatici e alle loro famiglie, le misure di allontanamento sociale e le chiusure hanno provocato grandi interruzioni nella vita sociale ed economica aggravando le disuguaglianze, la solitudine e l'abbandono, ma anche le paure esistenziali, le ansie e l'angoscia, con un grave impatto negativo sulla salute mentale e il benessere. C'è quindi un urgente bisogno di ricerca e innovazione per comprendere gli effetti a lungo termine della pandemia e delle misure di allontanamento sociale sulla salute e il benessere delle persone, e per sviluppare risposte efficaci per una solida ripresa dell'Unione.

Per attenuare i danni economici e sociali causati dalla pandemia, la Commissione europea, il Parlamento europeo e i leader degli Stati membri dell'UE hanno concordato un piano di ripresa per l'Europa che guiderà l'uscita dalla crisi e porrà le basi per un'Unione moderna e più sostenibile. Il cluster 1 continuerà a beneficiare delle risorse finanziarie del quadro finanziario pluriennale e del NextGenerationEU (NGEU), lo strumento di finanziamento dell'Unione per promuovere la ripresa. Promuoverà la ricerca e l’innovazione per sostenere la ripresa dalla pandemia, ma anche per rendere la società più resiliente e i sistemi sanitari nazionali più preparati a qualsiasi futura emergenza sanitaria pubblica. Il piano di ripresa mira anche a sostenere la duplice transizione digitale e verde, liberando il pieno potenziale della ricerca e dell'innovazione per strutturare sistemi sanitari digitalizzati e un'economia dei dati competitiva e sicura. La trasformazione digitale della salute contribuirà ad aumentare la capacità dei sistemi sanitari di fornire un'assistenza sanitaria più personalizzata ed efficace con un minore spreco di risorse, e quindi a rendere l'Unione il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

La ricerca e l'innovazione possono avere successo solo attraverso la cooperazione tra i migliori team di ricerca ed i futuri utenti delle nuove conoscenze e tecnologie. È quindi fondamentale coinvolgere i potenziali utenti in questo processo di generazione della conoscenza e di sviluppo della tecnologia, in modo tale che le attività di ricerca e innovazione siano adattate alle aspettative e ai bisogni specifici degli utenti.

Oltre a cooperare lungo la catena del valore della produzione e della valorizzazione della conoscenza e del know-how o all'interno del triangolo della conoscenza (ricerca-istruzione-innovazione), è nell'interesse strategico dell'UE raggiungere e cooperare anche con paesi terzi e in altri continenti. Ciò vale in particolare per la cooperazione multilaterale con i paesi associati a Horizon Europe, ma anche con altri paesi e regioni partner nel mondo. In linea con l’Approccio Globale dell'UE alla Ricerca e all'Innovazione, la partecipazione al Cluster 1 di Horizon Europe è aperta ai Paesi terzi.  A sostegno della Strategy Global Gateway, i progetti che coinvolgono partner internazionali dovrebbero portare a un aumento delle conoscenze scientifiche e al trasferimento di tecnologie tra i Paesi partner, consentendo di affrontare le sfide sanitarie globali in tutto il mondo, creando così crescita e occupazione sostenibili.

Tuttavia, la pandemia mostra anche l'importanza di un coordinamento efficace tra gli Stati membri dell'UE nel settore della salute. La Commissione europea sta costruendo una forte Unione europea della salute, in cui tutti gli Stati membri dell'UE lavorano insieme per migliorare la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la cura delle malattie. Alcune azioni di ricerca e innovazione nell'ambito del cluster 1 dovrebbero fornire contributi complementari al “Piano europeo per la lotta contro il cancro”, contribuendo ad azioni che coprono l'intero percorso di cura del cancro, nonché la qualità della vita dei pazienti oncologici e dei sopravvissuti.

Per le tematiche di questo cluster, i consorzi potrebbero considerare il loro contributo volontario in termini di dati, indicatori e conoscenze alle piattaforme del Joint Research Centre (JRC) per capitalizzare le conoscenze sviluppate nei loro progetti e diventare più rilevanti a livello politico.

I candidati devono tenere in considerazione complementarità e sinergie con altri programmi di finanziamento, ad esempio EU4Health, Digital Europe, European Regional Development Fund (ERDF), European Social Fund (ESF+), Structural Reform Support Programme (SRSP), Just Transition Fund (JTF), European Maritime and Fisheries Fund (EMFF), European Agricultural Fund for Rural Development (EAFRD), European Defence Fund (EDF) e InvestEU. Devono cercare sinergie anche con altre iniziative rilevanti del Programma Horizon Europe, come le EIT-KIC (Knowledge and Innovation Communities dello European Institute of Innovation and Technology) e gli European Innovation Ecosystems (EIE).

Il programma di lavoro del cluster 1 "Health" coglie le sinergie con altri cluster sulla base delle sfide e delle aree di intervento di ciascuna destinazione. Ulteriori sinergie sono incoraggiate per quanto riguarda le opportunità di finanziamento complementari fornite dai topic di altri cluster e di altri pilastri di Horizon Europe, in particolare European Research Infrastructure (pilastro I) e lo European Innovation Council (pilastro III). Ulteriori sinergie potrebbero essere esplorate anche a livello di progetto, vale a dire tra il portfolio di progetti finanziati nell'ambito dello stesso topic o creando un portfolio di progetti finanziati nell'ambito di topic diversi. In particolare, i candidati ai bandi del cluster 1 sono incoraggiati a prendere in considerazione, se del caso, i servizi offerti dalle European Research Infrastructures, compresa la European Open Science Cloud. Inoltre, se i progetti utilizzano dati e servizi satellitari, devono utilizzare le tecnologie e i servizi forniti da Copernicus e/o Galileo/EGNOS.

Il programma di lavoro contribuisce principalmente a quattro aree di impatto del piano strategico:

  • Assistenza sanitaria accessibile di alta qualità;
  • UE resiliente e preparata alle minacce emergenti;
  • Servizi digitali di alta qualità per tutti;
  • Una data-economy competitiva e sicura.


Scheda Cluster 1 - Health

Nella scheda di approfondimento potrete trovare una analisi riassuntiva delle Call e dei rispettivi Topic  che si apriranno nei prossimi due anni all’interno del Cluster 1 “Health”, appartenente al secondo pilastro di Horizon Europe. Il Cluster 3 si articola nelle seguenti 6 Destination:

  1. Destination “Staying healthy in a rapidly changing society
  2. Destination “Living and working in a health-promoting environment”
  3. Destination “Tackling diseases and reducing disease burden”
  4. Destination “Ensuring access to innovative, sustainable and high-quality health care”
  5. Destination “Unlocking the full potential of new tools, technologies and digital solutions for a healthy society”
  6. Destination “Maintaining an innovative, sustainable and globally competitive health industry”

 

Vi ricordiamo che per la presentazione dei progetti è necessario far riferimento ai Work Programme e a tutti i documenti ufficiali della Commissione europea.


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Horizon Europe Cluster 3 - Civil Security for Society

Il programma di lavoro del Cluster 3 si prefigge di sostenere le priorità politiche dell'UE in materia di sicurezza e di riduzione del rischio di catastrofi e resilienza. Inoltre, si baserà sugli insegnamenti tratti dalla crisi COVID-19 in termini di prevenzione, mitigazione, preparazione e sviluppo di capacità per le crisi e nel miglioramento degli aspetti intersettoriali di tali crisi. A questo proposito, il presente programma di lavoro garantirà anche sinergie e coordinamento delle azioni con altre parti del secondo pilastro.

Il programma di lavoro sosterrà le priorità politiche della Commissione europea "Promoting the European way of life”, lo “European Green Deal” e “Europe fit for the digital age”. In particolare, sosterrà l'attuazione della strategia dell’UE per l'Unione della sicurezza, l'agenda antiterrorismo, la Strategia dell'UE per la lotta alla criminalità organizzata, la Strategia dell'UE sulla lotta alla tratta degli esseri umani, la strategia dell'UE per una lotta più efficace contro gli abusi sessuali sui minori, il Piano d'azione dell'UE sulla tratta di armi da fuoco, la gestione delle frontiere e il nuovo patto sulla migrazione e l'asilo, le politiche dell'UE per la riduzione del rischio di catastrofi, la nuova strategia dell'UE per l'adattamento ai cambiamenti climatici, la strategia dell'UE per la sicurezza marittima e la strategia dell'UE per la cibersicurezza.

Nel quadro del piano strategico di Horizon Europe, gli impatti previsti del Cluster 3 contribuiranno in particolare alle aree d'impatto: "Un'UE resiliente preparata alle minacce emergenti" e "Una società dell'UE sicura, aperta e democratica" dell'orientamento strategico fondamentale (Key Strategic Orientation, KSO) D "Creare una società europea più resiliente, inclusiva e democratica"; "Tecnologia digitale sicura e cybersicura" del KSO A "Promuovere un'autonomia strategica aperta guidando lo sviluppo di tecnologie, settori e catene del valore digitali chiave, abilitanti ed emergenti".

I progetti inoltre svilupperanno nuove conoscenze, tecnologie e/o altre soluzioni per soddisfare i requisiti identificati. Essi comprenderanno gli utenti finali professionisti, ricercatori e industria. Tale coinvolgimento ha dimostrato il suo valore aggiunto nel garantire che i risultati della R&I siano mirati alle esigenze degli operatori.

I progetti devono dimostrare il loro contributo a un più ampio ciclo di sviluppo delle capacità guidato dalle esigenze, che dà il via alla ricerca, ne guida l'attuazione e ne capitalizza i risultati.  Questo significa che i progetti devono mostrare, da un lato, una comprensione del requisito di capacità che ha portato all'esigenza di R&I e, dall'altro, una strategia per garantire l'adozione dei risultati, comprese le opportunità di utilizzare i fondi UE pertinenti per finanziare la diffusione.

Nel campo della ricerca sulla sicurezza, è particolarmente importante che i progetti tengano conto dei fattori umani e del contesto sociale e garantiscano il rispetto dei diritti fondamentali, tra cui la privacy e la protezione dei dati personali.  I cittadini e le comunità dovrebbero essere coinvolti, ad esempio nella valutazione dell'impatto sociale delle tecnologie di sicurezza per migliorare la qualità dei risultati e costruire la fiducia del pubblico.  Le scienze sociali e umane (SSH) e l'innovazione sociale devono essere meglio integrate nella ricerca sulla sicurezza.  Anche in questo caso, i requisiti pertinenti sono specificati per i diversi argomenti.  Anche le innovazioni sociali dovrebbero essere prese in considerazione, in particolare perché i nuovi strumenti, idee e metodi portano a un impegno attivo dei cittadini e sono motori del cambiamento sociale e dell'appropriazione sociale.

In linea con l'Approccio Globale dell'UE alla Ricerca e all'Innovazione, e come per il Programma di lavoro 2021-2022, il Programma di lavoro 2023-2024 rimarrà quasi completamente aperto alla partecipazione a tutti i temi dei Paesi terzi non associati.  A sostegno della strategia Global Gateway, i progetti che coinvolgono partner internazionali dovrebbero portare a un aumento delle conoscenze scientifiche e al trasferimento di tecnologie tra i Paesi partner, consentendo di affrontare le sfide globali in tutto il mondo e di creare crescita e occupazione sostenibili. La cooperazione deve essere basata sul valore, creando legami e non dipendenze.

La ricerca nell’ambito della sicurezza nel cluster 3 richiede un approccio specifico alla cooperazione internazionale per assicurare il giusto equilibrio tra la necessità di scambiare informazioni con i partner principali e quella di garantire la protezione degli interessi UE.

Il Cluster incoraggia le sinergie con le altre azioni di R&I di Horizon Europe, sfruttandone i risultati. Si cercheranno sinergie con altri fondi, in particolare:

  • Fondo per la gestione integrata dei confini (IBMF);
  • Fondo Sicurezza Interna (ISF);
  • Programma Digital Europe;
  • Politica di coesione, in particolare attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).


Le sinergie con altri fondi dovrebbero essere articolate in modo da accelerare l'assorbimento da parte del mercato dei risultati positivi delle azioni di R&I. Fermo restando che le azioni nell'ambito di Horizon Europe dovrebbero concentrarsi esclusivamente sulle applicazioni civili, si dovrebbero cercare sinergie con le attività finanziate nell'ambito del Fondo europeo per la difesa. Inoltre, si possono cercare sinergie con il meccanismo di protezione civile dell'Unione (Union Civil Protection Mechanism, UCPM), anche attraverso opportunità come la Union Civil Protection Knowledge Network, i progetti di prevenzione e preparazione (Prevention & Preparedness projects), lo sviluppo di ulteriori capacità di riserva nell'ambito di rescEU per le catastrofi gravi, e attraverso il co-finanziamento del dispiegamento delle capacità di risposta nazionali degli Stati membri.

Scheda Cluster 3 - Civil Security for Society

Nella scheda di approfondimento potrete trovare una analisi riassuntiva delle Call e dei rispettivi Topic  che si apriranno nei prossimi due anni all’interno del Cluster 3 “Civil Security for Society”, appartenente al secondo pilastro di Horizon Europe. Il Cluster 3 si articola nelle seguenti 6 Destination:

  1. Destination “Better protect the EU and its citizens against Crime and Terrorism”
  2. Destination “Effective management of EU external borders”
  3. Destination “Resilient Infrastructure”
  4. Destination “Increased Cybersecurity”
  5. Destination “Disaster-Resilient Society for Europe”
  6. Destination “Strengthened Security Research and Innovation”

 

Vi ricordiamo che per la presentazione dei progetti è necessario far riferimento ai Work Programme e a tutti i documenti ufficiali della Commissione europea.


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Horizon Europe Custer 2 - Culture, creativity and inclusive society

Il Cluster 2 mira a soddisfare gli obiettivi e le priorità dell'UE in merito al rafforzamento della governance democratica, alla partecipazione dei cittadini, alla salvaguardia e promozione del patrimonio culturale, e mira a rispondere e dare forma alle trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche e culturali. Il Cluster 2 mobilita le competenze multidisciplinari delle scienze sociali e umane europee per comprendere le fondamentali trasformazioni contemporanee della società, dell'economia, della politica e della cultura. Il Cluster mira a fornire opzioni politiche basate su prove per una transizione e una ripresa verde e digitale europea socialmente giusta e inclusiva.

L'UE è fortemente impegnata negli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), in particolare: SDG 1 (Nessuna povertà), SDG 3 (Buona salute e benessere), SDG 4 (Istruzione di qualità), SDG 5 (Parità di genere), SDG 8 (Lavoro dignitoso e crescita economica), SDG 10 (Riduzione delle disuguaglianze), SDG 11 (Città e comunità sostenibili), SDG 12 (Consumo e produzione responsabili), SDG 16 (Pace, giustizia e istituzioni forti), con i loro obiettivi specifici per raggiungere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.

Il Programma Horizon Europe incoraggia la cooperazione tra le università, le comunità scientifiche e l'industria, nonché con i cittadini e i loro rappresentanti.

Inoltre, Horizon Europe incoraggia complementarità e sinergie con altri Programmi europei pertinenti, in particolare in relazione all'adozione dei risultati della ricerca e delle soluzioni innovative sviluppate nell'ambito di Horizon Europe. Più nello specifico, si cercheranno sinergie con:

  • Europa Creativa;
  • Erasmus+;
  • Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale (Neighbourhood, Development and International Cooperation Instrument);
  • Programma Digital Europe;
  • Programma di sostegno alle riforme (Reform Support Programme);
  • Fondo Giustizia, Diritti e Valori (Justice, Rights and Values Fund);
  • Il Fondo sociale europeo Plus (FSE+);
  • Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
  • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (European Agricultural Fund for Rural Development, EAFRD);
  • Il programma InvestEU;
  • Il Fondo Asilo e Migrazione (Asylum and Migration Fund, AMF).


Dovranno essere garantite complementarità e sinergie con gli altri cluster di Horizon Europe, in particolare:

  • Cluster 3 “Civil Security for Society”;
  • Cluster 4 “Digital, Industry and Space”;
  • Cluster 5 “Climate, Energy and Mobility”;
  • Cluster 6 “Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment”.


Le complementarità tra i cluster sono esposte in dettaglio nel piano strategico di Horizon Europe per il 2021-2024.

Scheda Cluster 2 - Culture, creativity and inclusive society

Nella scheda di approfondimento potrete trovare una analisi riassuntiva delle Call e dei rispettivi Topic  che si apriranno nei prossimi due anni all’interno del Cluster 2 “Culture, creativity and inclusive society”, appartenente al secondo pilastro di Horizon Europe. Il Cluster 2 si articola nelle seguenti 3 Destination:

  1. Destination “Innovative Research on Democracy and Governance
  2. Destination “Innovative Research on the European Cultural Heritage and the Cultural and Creative Industries – Building our future from the past”
  3. Destination “Innovative Research on Social and Economic Transformations

 

Vi ricordiamo che per la presentazione dei progetti è necessario far riferimento ai Work Programme e a tutti i documenti ufficiali della Commissione europea.

 




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Horizon Europe Custer 6 - Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment

Il Cluster 6 è dedicato ad alimenti, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente. Le azioni del Cluster 6 mirano a fornire opportunità per migliorare ed equilibrare gli obiettivi ambientali, sociali ed economici e per impostare le attività economiche umane su un percorso orientato alla sostenibilità. Il paradigma alla base del Cluster 6 è la necessità di un cambiamento trasformativo dell'economia e della società dell'UE al fine di ridurre il degrado ambientale, arrestare e invertire il declino della biodiversità e gestire meglio le risorse naturali, rispettando gli obiettivi climatici dell'UE e garantendo la sicurezza alimentare e idrica.

Le attività promosse da questo programma di lavoro dovranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Piano d’azione ambientale per il 2030. Contribuirà inoltre al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e all’accelerazione della transizione ecologica richiesta dal Green Deal europeo. Di particolare rilevanza sarà l'SDG 2 - fame zero; SDG 3 - buona salute e benessere; SDG 6 - acqua pulita e servizi igienici; SDG 8 - lavoro dignitoso e crescita economica; SDG 9 - industria, innovazione e infrastrutture; SDG 11 - città e comunità sostenibili; SDG 12 - consumo e produzione responsabili; SDG 13 - azione per il clima, SDG 14 - vita sott'acqua e SDG 15 - vita sulla terra.

Le attività di questo programma di lavoro dovranno contribuire a tutti gli orientamenti strategici chiave (Key Strategic Orientations, KSO) del piano strategico (gli orientamenti B e C contribuiscono più direttamente). I KSO sono: 

  1. promuovere un'autonomia strategica aperta guidando lo sviluppo di tecnologie digitali e abilitanti chiave, settori e catene di valore per accelerare e guidare le transizioni digitali e verdi attraverso tecnologie e innovazioni centrate sull'uomo;
  2. ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità dell'Europa e gestire in modo sostenibile le risorse naturali per garantire la sicurezza alimentare e un ambiente pulito e sano;
  3. rendere l'Europa la prima economia circolare, climaticamente neutrale e sostenibile a guida digitale attraverso la trasformazione dei suoi sistemi di mobilità, energia, costruzione e produzione;
  4. creare una società europea più resiliente, inclusiva e democratica, preparata e reattiva alle minacce e ai disastri, affrontando le disuguaglianze e fornendo un'assistenza sanitaria di alta qualità, e mettendo tutti i cittadini nelle condizioni di agire nelle transizioni verdi e digitali. 


Il cluster 6 contribuisce al raggiungimento dei KSO attraverso sei impatti attesi, ripresi in questo work programme nelle sei destinazioni. Questa struttura del programma di lavoro basata sulla destinazione segue un approccio di centro di gravità tematico, ma le attività in una determinata destinazione possono ovviamente avere un carattere trasversale e spesso contribuiranno a più impatti previsti.

Impatto previsto (piano strategico)

Destinazione (programma di lavoro del Cluster 6)

La neutralità climatica si ottiene riducendo le emissioni di gas serra, mantenendo i pozzi naturali di carbonio e migliorando il sequestro e lo stoccaggio del carbonio negli ecosistemi.

Terra, oceani e acqua per l'azione sul clima.

La biodiversità è di nuovo su un percorso di recupero e gli ecosistemi e i loro servizi sono preservati e ripristinati in modo sostenibile sulla terra, nelle acque interne e in mare attraverso una migliore conoscenza e innovazione.

Biodiversità e servizi ecosistemici.

La gestione e l'uso sostenibile e circolare delle risorse naturali, la prevenzione e l'eliminazione dell'inquinamento sono integrati, liberando il potenziale della bioeconomia, assicurando la competitività e garantendo un suolo sano, aria, acqua dolce e marina per tutti.

Settori dell'economia circolare e della bioeconomia;

Ambiente pulito e inquinamento zero.

La sicurezza alimentare e nutrizionale è garantita attraverso la conoscenza, l'innovazione e la digitalizzazione nell'agricoltura, nella pesca, nell'acquacoltura e nei sistemi alimentari.

Sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell'ambiente dalla produzione primaria al consumo

Le aree rurali, costiere e urbane si sviluppano in modo sostenibile, equilibrato e inclusivo grazie a una migliore comprensione dei fattori di cambiamento ambientali, socioeconomici, comportamentali e demografici e all'impiego di innovazioni digitali, sociali e comunitarie.

Comunità rurali, costiere e urbane resilienti, inclusive, sane e verdi

Modelli di governance innovativi che permettono la sostenibilità e la resilienza sono stabiliti e monitorati attraverso un uso migliorato e condiviso di nuove conoscenze, strumenti, previsioni e osservazioni ambientali, nonché capacità digitali, di modellazione e di previsione.

Governance innovativa, osservazioni ambientali e soluzioni digitali a sostegno del Green Deal

 

Le attività del cluster 6 contribuiranno quindi ad accelerare la transizione ecologica richiesta dal Green Deal europeo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Le attività promuoveranno l'innovazione per sviluppare l'economia circolare e sfruttare il potenziale delle risorse biologiche per i prodotti rinnovabili. Ciò ridurrà la dipendenza dell'UE dalle risorse non rinnovabili e contribuirà a ridurre le emissioni ed i rifiuti dei processi industriali utilizzando sistemi bio-based più sostenibili. Allo stesso tempo, saranno promosse misure sinergiche per proteggere la biodiversità. Oltre alla politica climatica dell'UE, la R&I sosterrà gli obiettivi delle seguenti strategie:


Inoltre, il cluster 6 guiderà e accelererà la transizione verso sistemi alimentari sostenibili, sani e inclusivi, per raggiungere efficacemente gli obiettivi della strategia farm to fork. La R&I stimolerà anche buone pratiche in tutte le fasi del sistema alimentare, dalla produzione alla trasformazione, nonché nell’ambito dei servizi, dell'uso e della valorizzazione dei rifiuti e dei sottoprodotti. La R&I sosterrà anche la progettazione, l'attuazione e il monitoraggio della nuova politica agricola comune, della politica comune della pesca e della legislazione alimentare generale dell'UE.

Il miglioramento delle conoscenze e delle innovazioni sarà fondamentale per raggiungere l'ambizione di inquinamento zero del Green Deal europeo, per arrestare e prevenire l'inquinamento. La R&I sosterrà la legislazione e le politiche ambientali dell'UE che mirano a un livello più elevato di protezione della biodiversità, del suolo, dell'acqua, dell'aria e delle risorse marine.

Il cluster contribuirà a sviluppare aree rurali, costiere, urbane e periurbane resilienti e vivaci, in linea con la priorità della Commissione "Un'economia che funziona per le persone" e con la visione a lungo termine per le aree rurali. Contribuirà alla realizzazione di fiorenti ecosistemi di innovazione rurale sostenendo e/o istituendo iniziative sinergiche come living labs, smart villages, start-up villages, gruppi operativi EIP-AGRI e una piattaforma S3. Questo cluster sfrutterà le soluzioni digitali in linea con la priorità dell'UE "Un'Europa adatta all'era digitale". Il cluster sfrutterà inoltre le opportunità offerte dal pacchetto di rilancio post-crisi del COVID-19 per avviare l'economia su un percorso di sviluppo sostenibile in linea con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

È incoraggiata la cooperazione tra università, comunità scientifiche e industria, comprese le PMI, i cittadini e i loro rappresentanti, al fine di colmare i divari tra i generi, i territori, le generazioni e le culture regionali.

Si incoraggiano sinergie con altre iniziative pertinenti finanziate a livello UE, ad esempio con le Knowledge and Innovation Communities dell'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT-KIC), in particolare EIT Food e EIT Climate. Sono incoraggiate le sinergie con i seguenti fondi:

  • Fondo europeo di sviluppo regionale (ERDF);
  • Fondo sociale europeo Plus (ESF+);
  • Fondo per la transizione giusta (JTF);
  • Fondo europeo per la pesca marittima e l'acquacoltura (EMFAF);
  • Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (EAFRD);
  • InvestEU.


Sono inoltre incoraggiate le sinergie con il lavoro dell'Agenzia spaziale europea (ESA), in particolare in relazione all’iniziative della Commissione europea e dell’ESA “Earth System Science”.

È necessario considerare inoltre che il Recovery and Resilience Facility (RRF) mira a finanziare progetti che affrontino direttamente gli impatti economici e sociali della crisi COVID-19 e che sostengano le transizioni verdi e digitali. Per le idee progettuali che contribuiscono direttamente al raggiungimento di questi obiettivi, è consigliabile verificare l'accesso al RRF per un sostegno rapido e mirato.

In linea con l'approccio globale dell'UE alla ricerca e all'innovazione, il programma di lavoro 2023-2024 rimarrà quasi completamente aperto ai Paesi terzi non associati. A sostegno della strategia Global Gateway, i progetti che coinvolgono partner internazionali dovrebbero portare a un aumento delle conoscenze scientifiche e al trasferimento di tecnologie tra i Paesi partner, consentendo di affrontare le sfide globali in tutto il mondo e di creare crescita e occupazione sostenibili. La cooperazione deve essere basata sul valore, creando legami e non dipendenze.

Per i temi di questo cluster, i consorzi dovrebbero considerare il loro possibile contributo alle piattaforme pertinenti del Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre, JRC) per capitalizzare le conoscenze sviluppate nei loro progetti e per diventare più rilevanti dal punto di vista politico, contribuendo in termini di dati, indicatori e conoscenze. Con riferimento a: 


Scheda Cluster 6 - Food, Bioeconomy, Natural Resources, Agriculture and Environment

Nella scheda di approfondimento potrete trovare una analisi riassuntiva delle Call e dei rispettivi Topic che si apriranno nei prossimi due anni all’interno del Cluster, appartenente al secondo pilastro di Horizon Europe. Il Cluster 6 si articola nelle seguenti 7 Destination:

  1. Destination “Biodiversity and ecosystem services”
  2. Destination “Fair, healthy and environment-friendly food systems from primary production to consumption”
  3. Destination “Circular economy and bioeconomy sectors”
  4. Destination “Clean environment and zero pollution”
  5. Destination “Land, ocean and water for climate action”
  6. Destination “Resilient, inclusive, healthy and green rural, coastal and urban communities”
  7. Destination “Innovative governance, environmental observations and digital solutions in support of the Green Deal”


Vi ricordiamo che per la presentazione dei progetti è necessario far riferimento ai Work Programme e a tutti i documenti ufficiali della Commissione europea.



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Horizon Europe Custer 5 - Climate, Energy and Mobility

Il cluster 5 è dedicato a clima, energia e mobilità e si prefigge di accelerare la transizione verde e digitale, nell’ottica di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Le attività di questo work programme supporteranno l’implementazione dell’Accordo di Parigi e del piano di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Inoltre, queste iniziative avranno un ruolo centrale per la ripresa economica post-pandemia e contribuiranno alle priorità della Commissione europea in materia di European Green Deal, di un’Europa pronta per la trasformazione digitale e di un’Economia che lavora per le persone. Inoltre, le iniziative del Cluster 5 si pongono in linea con la Legge europea sul clima che prevede che l'economia e la società dell'UE diventino neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050. La comunicazione REPowerEU sottolinea la necessità di accelerare in modo rapido ed efficiente la efficiente la transizione verso l'energia pulita. Questo programma di lavoro contribuisce ad eliminare la dipendenza dell'Europa dalle importazioni di combustibili fossili russi.

La ricerca e l'innovazione svolgono un ruolo centrale nell'accelerare e gestire le necessarie transizioni, nell'implementazione, nella dimostrazione e nella riduzione dei rischi e nel coinvolgimento dei cittadini nell’innovazione sociale.

Il Cluster 5 sostiene gli obiettivi strategici dell'UE attraverso le attività incluse in questo programma di lavoro e attraverso il sostegno dei Partenariati europei istituzionalizzati.

Le attività di questo work programme contribuiranno al raggiungimento di tutti gli orientamenti strategici (Key Strategic Orientations, KSO) del Piano Strategico:

  1. Promuovere un’autonomia strategica guidando lo sviluppo del digitale e consentendo a tecnologie, settori e value chain di accelerare il processo di transizione green e digitale attraverso tecnologie e innovazioni incentrate sul fattore umano;
  2. Ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità europea, e gestire le risorse naturali in maniera sostenibile per garantire la sicurezza alimentare e un ambiente più pulito;
  3. Rendere l’Europa la prima economia digitale circolare, sostenibile e neutrale attraverso la trasformazione della mobilità, dell’energia, delle costruzioni e dei sistemi di produzione;
  4. Creare una società europea più resiliente, inclusiva e democratica, che sia preparata per affrontare le minacce e i pericoli futuri attraverso una riduzione delle disuguaglianze e un sistema sanitario efficiente, incentivando i cittadini ad agire nelle transizioni green e digitali.


Il cluster 5 contribuisce al raggiungimento dei KSO attraverso sei impatti attesi, trasformati in questo work programme in sei destinazioni. Questa struttura del programma di lavoro basata sulla destinazione segue un approccio di centro di gravità tematico, ma le attività in una determinata destinazione possono ovviamente avere un carattere trasversale e spesso contribuiranno a più impatti previsti.

Impatti attesi (piano strategico)

Destinazione (programma di lavoro del Cluster 6)

Transizione verso una società e un'economia climaticamente neutre e resilienti.

1. Scienze del clima e risposte per la trasformazione verso la neutralità del clima

Transizione pulita e sostenibile dei settori dell'energia e dei trasporti verso la neutralità climatica, facilitata da soluzioni trasversali innovative.

2. Soluzioni intersettoriali per la transizione climatica

Un approvvigionamento energetico più efficiente, pulito, sostenibile, sicuro e competitivo attraverso nuove soluzioni per reti intelligenti e sistemi energetici basati su soluzioni di energia rinnovabile più performanti.         

3. Approvvigionamento energetico sostenibile, sicuro e competitivo

Un uso efficiente e sostenibile dell'energia, accessibile a tutti, è garantito da un sistema energetico pulito e da una transizione giusta.

4. Uso efficiente, sostenibile e inclusivo dell'energia

Verso una mobilità neutrale per il clima e rispettosa dell'ambiente attraverso soluzioni pulite in tutte le modalità di trasporto.     

5. Soluzioni pulite e competitive per tutti i modi di trasporto

Sistemi di mobilità sicuri, senza soluzione di continuità, intelligenti, inclusivi, resilienti, climaticamente neutri e sostenibili per persone e merci grazie a tecnologie e servizi incentrati sull'utente.

6. Trasporto sicuro e resiliente e servizi di mobilità intelligente per persone e merci

 

In Horizon Europe si presterà particolare attenzione alla cooperazione tra le università, le comunità scientifiche e l'industria, nonché con i cittadini e i loro rappresentanti. Horizon Europe incoraggia le sinergie con altri programmi dell'UE rilevanti per la R&I, ad esempio:

  • European Regional Development Fund (ERDF)
  • European Social Fund Plus (ESF+)
  • Just Transition Fund
  • LIFE
  • Innovation Fund
  • InvestEU
  • European Defence Fund (EDF)


Inoltre, sono incoraggiate sinergie con le Knowledge and Innovation Communities dello European Institute of Innovation and Technology (EIT-KIC), in particolare con l’EIT Climate, EIT InnoEnergy, EIT Raw Materials.

La Recovery and Resilience Facility (RRF) mira a finanziare progetti che affrontano direttamente l'impatto economico e sociale della crisi e sostiene la transizione verde e digitale. Per le idee di progetto che contribuiscono direttamente a questi obiettivi, è consigliabile verificare l'accesso al RRF per un sostegno rapido e mirato.

L'approccio di Horizon Europe alla cooperazione internazionale consiste nel multilateralismo e in azioni mirate con partner strategici di paesi terzi, per allineare sforzi e investimenti nelle aree di ricerca e innovazione e contribuire al raggiungimento delle priorità chiave della Commissione europea. Per quanto riguarda il cluster 5, la Commissione spinge l'accelerazione dell'innovazione dell'energia pulita attraverso la Mission Innovation Initiative, che attualmente comprende 24 paesi e la Commissione europea. Questo programma incoraggia la cooperazione internazionale degli Stati membri dell'UE e dei paesi associati e affronta la cooperazione con i paesi africani sulle energie rinnovabili e sulla decarbonizzazione sostenibile con i principali paesi emettitori di tutto il mondo.

Per i bandi di questo cluster, i consorzi potrebbero considerare il loro contributo volontario in termini di dati, indicatori e conoscenze alle pertinenti piattaforme del Centro Comune di Ricerca (Joint Research Centre, JRC) per capitalizzare la conoscenza sviluppata nei loro progetti e diventare più rilevanti dal punto di vista politico:


Ai fini del monitoraggio della tecnologia e dei progressi rispetto allo stato dell'arte e per indicare i contributi del progetto verso gli obiettivi del Green Deal della Commissione europea, tutte le azioni relative all'idrogeno e alle celle a combustibile devono riferire i risultati direttamente o indirettamente su base annuale in una piattaforma sicura di raccolta dati online gestita dalla Clean Hydrogen Joint Undertaking e dalla Commissione europea.

Scheda Cluster 5 - Climate, Energy and Mobility

Nella scheda di approfondimento potrete trovare una analisi riassuntiva delle Call e dei rispettivi Topic  che si apriranno nei prossimi due anni all’interno del Cluster 5 “Climate, Energy and Mobility”, appartenente al secondo pilastro di Horizon Europe. Il Cluster 5 si articola nelle seguenti 6 Destination:

  1. Destination “Climate sciences and responses for the transformation towards climate neutrality”
  2. Destination “Cross-sectoral solutions for the climate transition”
  3. Destination “Sustainable, secure and competitive energy supply”
  4. Destination “Efficient, sustainable and inclusive energy use”
  5. Destination “Clean and competitive solutions for all transport modes”
  6. Destination “Safe, Resilient Transport and Smart Mobility services for passengers and goods”

 

Vi ricordiamo che per la presentazione dei progetti è necessario far riferimento ai Work Programme e a tutti i documenti ufficiali della Commissione europea.


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Horizon Europe Cluster 4 - Digital, Industry and Space

I progressi nelle tecnologie digitali e industriali, anche nel settore spaziale, hanno un impatto su tutti i settori dell'economia e della società e guidano la trasformazione dell’industria, fondamentale per uno sviluppo sostenibile.

La pandemia, la guerra in Ucraina e altre crisi hanno mostrato la necessità di rafforzare la base industriale europea, aumentandone la resilienza e la flessibilità sia in termini di tecnologie che di catene di approvvigionamento per ridurre le dipendenze dell'UE dai paesi terzi, in modo tale da proteggere gli interessi strategici europei.

L’UE deve consentire all’industria di diventare l'acceleratore e il facilitatore della trasformazione verde e digitale, come affermato nella Commissione europea nella "Nuova strategia industriale per l'Europa" a sostegno del Green Deal e del piano d'azione per l'economia circolare, nonché delle strategie digitali "Shaping Europe's Digital Future", "Data" "Artificial Intelligence White Paper" e "Space Strategy for Europe".

La transizione verde e la trasformazione digitale sono solo il punto di partenza per un’Europa che punta a diventare leader tecnologico e industriale di questa transizione.

La visione generale alla base degli investimenti proposti nell'ambito del Cluster 4 è quella di un’Europa che crea tecnologie competitive e affidabili per un'industria leader globale in aree chiave, consentendo alla produzione e al consumo di rispettare il pianeta e massimizzando i benefici per tutte le parti della società.

Le azioni nell'ambito del Cluster 4 sosterranno le tecnologie abilitanti chiave che sono strategicamente importanti per il futuro industriale dell'Europa e mirano a produrre i seguenti sei impatti previsti nel Piano strategico di Horizon Europe:

  1. Leadership globale nelle catene del valore industriali pulite e climaticamente neutre, economia circolare e sistemi e infrastrutture digitali climaticamente neutri (reti, data center), attraverso processi di produzione e fabbricazione innovativi e la loro digitalizzazione; nuovi modelli di business sostenibili per la progettazione avanzata di materiali e tecnologie, che consentono il passaggio alla decarbonizzazione in tutti i principali settori industriali emittenti.
  2. Leadership industriale e maggiore autonomia nelle principali catene del valore strategiche, garantendo la sicurezza dell'approvvigionamento di materie prime,  grazie a tecnologie innovative in aree di alleanze industriali, ecosistemi dinamici di innovazione industriale e soluzioni avanzate per la sostituzione, efficienza delle risorse e dell'energia, riutilizzo e riciclaggio efficaci e pulizia produzione primaria di materie prime, comprese materie prime critiche e leadership nell'economia circolare.
  3. Sovranità nelle tecnologie digitali e nelle future tecnologie abilitanti emergenti, in modo tale da consentire risposte rapide a bisogni urgenti.
  4. Economia agile in termini di dati, sicura e dinamica a livello globale, grazie allo sviluppo e all'adozione di tecnologie e infrastrutture informatiche e di dati di prossima generazione; il mercato unico europeo dei dati ed ecosistema affidabile di intelligenza artificiale.
  5. Autonomia strategica nel concepire, sviluppare, dispiegare e utilizzare infrastrutture, servizi, applicazioni e dati spaziali globali, anche rafforzando la capacità indipendente dell'UE di accedere allo spazio, garantendo l'autonomia dell'approvvigionamento di tecnologie critiche e sostenendo la competitività del settore spaziale europeo.
  6. Uno sviluppo delle tecnologie digitali e industriali etico e incentrato sull'uomo, attraverso un impegno bidirezionale nello sviluppo delle tecnologie, responsabilizzando utenti finali e lavoratori e sostenendo l'innovazione sociale.


Scheda Cluster 4 - Digital, Industry and Space

Nella scheda di approfondimento potrete trovare una analisi riassuntiva delle Call e dei rispettivi Topic  che si apriranno nei prossimi due anni all’interno del Cluster 4 “Digital, Industry and Space”, appartenente al secondo pilastro di Horizon Europe. Il Cluster 4 si articola nelle seguenti 6 Destination:

  1. Destination “Climate neutral, circular and digitized production”
  2. Destination “Increased autonomy in key strategic value chains for resilient industry”
  3. Destination “World leading data and computing technologies”
  4. Destination “Digital and emerging technologies for competitiveness and fit for the Green Deal”
  5. Destination “Open strategic autonomy in developing, deploying and using global space-based infrastructures, services, applications and data”
  6. Destination “A human-centred and ethical development of digital and industrial technologies”


Vi ricordiamo che per la presentazione dei progetti è necessario far riferimento ai Work Programme e a tutti i documenti ufficiali della Commissione europea.




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European Innovation Council: pubblicato il programma di lavoro 2023

Lo European Innovation Council (EIC) mira a identificare e supportare tecnologie e innovazioni breakthrough che hanno il potenziale di sviluppare prodotti o servizi in grado di avere un impatto a livello internazionale e diventare leader di mercato.

L’EIC supporta tutte le fasi dell'innovazione, dalla ricerca e sviluppo su basi scientifiche di tecnologie innovative, alla convalida e dimostrazione di tecnologie e innovazioni rivoluzionarie che mirano a soddisfare le esigenze del mondo reale. Il supporto si estende anche allo sviluppo e allo scaling up di start-up e piccole e medie imprese.

La Delegazione di Bruxelles ha predisposto una scheda di approfondimento che sintetizza i punti salienti del Programma di Lavoro annuale del Consiglio europeo per l'innovazione (European Innovation Council - EIC), finanziato dal programma quadro dell'Unione europea per la ricerca e l'innovazione Horizon Europe. Il Programma di lavoro è il documento legale che stabilisce le modalità attraverso le quali l'EIC assegnerà i suoi finanziamenti per l'anno 2023.

Il sostegno finanziario è fornito attraverso tre strumenti principali:

  • Pathfinder: per la ricerca avanzata sulle tecnologie innovative;
  • Transition: per trasformare i risultati della ricerca in opportunità di innovazione;
  • Accelerator: per singole aziende che vogliono sviluppare e ampliare innovazioni rivoluzionarie ad alto rischio e ad alto impatto.


Tutti i progetti e le aziende sostenute dall’EIC potranno usufruire di una gamma di servizi di business acceleration (BAS: Business Acceleration Services) che forniscono accesso a competenze e connessioni con società, investitori e attori leader dell'ecosistema.

L'EIC incorpora anche altre attività aggiuntive, come i prize - premi.

Gli strumenti EIC sono pensati per coprire tutta la catena dell’innovazione, partendo da progetti con TRL basso fino ad arrivare ad attività con TRL 9. Nella presente scheda verrà esaminato prima l’EIC Accelerator, che si rivolge a progetti con TRL alto (da TRL 5 - Open e Challenge) e a seguire gli altri due strumenti, destinati a progetti con TRL basso e medio.

Di seguito le scadenze del 2023:

 Call

Data di scadenza

EIC Pathfinder Open

7 marzo 2023

EIC Pathfinder Challenges

18 ottobre 2023

EIC Transition Open

12 aprile 2023 e 27 settembre 2023

EIC Transition Challenges

12 aprile 2023 e 27 settembre 2023

EIC Accelerator Open

Short application: in qualsiasi momento

Full application:

  • 11 gennaio 2023
  • 22 marzo 2023
  • 7 giugno 2023
  • 4 ottobre 2023

EIC Accelerator Challenges

Short application in qualsiasi momento

Full application:

  • 22 marzo 2023
  • 7 giugno 2023
  • 4 ottobre 2023

 

 


 


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Horizon Europe

Horizon Europe è il nuovo programma dell'Unione europea per la ricerca e l’innovazione. A partire dal 2021 e fino al 2027, Horizon Europe supporterà progetti volti a raggiungere gli obiettivi individuati dagli orientamenti politici della Commissione per la programmazione 2021-2027: 
 
  1. Un Green Deal europeo 
  2. Un'Europa pronta per l'era digitale 
  3. Un'economia al servizio delle persone 
  4. Un'Europa più forte nel mondo 
  5. Promuovere il nostro stile di vita europeo 
  6. Un nuovo slancio per la democrazia europea 
 
Il programma mira a produrre un impatto scientifico, tecnologico, economico e sociale facendo leva sugli investimenti dell'Unione in R&I, rafforzando al contempo le basi scientifiche e tecnologiche dell'Unione e promuovendo la competitività in tutti gli Stati membri.

Horizon Europe è pensato come uno strumento di investimento con l’obiettivo di supportare l'UE nel processo di transizione verso un futuro sostenibile e prospero. Viene quindi superato il concetto di “finanziamento” che aveva caratterizzato il suo predecessore, Horizon 2020.  
 
La struttura di Horizon Europe mantiene i tre pilastri, ma il secondo e il terzo subiscono dei cambiamenti importanti.  
 
 
La governance innovativa di Horizon Europe: la pianificazione strategica 
La pianificazione strategica è un nuovo modo per definire le priorità dettagliate di ricerca e innovazione di Horizon Europe, creato in collaborazione con altri servizi della Commissione, Stati membri, parti interessate e società civile.Il processo di pianificazione strategica si applica a Horizon Europe nel suo complesso. Verranno identificate le aree per il finanziamento delle priorità, dei partenariati e delle missioni e saranno allineati agli orientamenti politici della Commissione europea.
La prima pianificazione strategica copre i primi quattro anni del programma. Sarà una strategia pluriennale con la flessibilità necessaria per rispondere rapidamente a crisi inaspettate o richieste politiche motivate. 
Budget
Il programma Horizon Europe avrà un budget complessivo di 95,5 miliardi di euro, di cui 5,4 provenienti dal Next Generation EU. Questo ammontare è maggiore del 30% di quello stanziato per il programma Horizon 2020, sottolineando lo sforzo dell’Unione nello sviluppo della ricerca e dell’innovazione.  
 

 


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Horizon Europe Pillar 3: European Innovation Council

Il pilastro “Innovative Europe” mira a rendere l'Europa all'avanguardia nell'innovazione capace di creare nuovi mercati e nella crescita delle PMI. Il nuovo strumento dell’Ue per raggiungere questo scopo è il Consiglio europeo per l'innovazione (EIC – European Innovation Council) che mira a sviluppare il panorama globale dell'innovazione europea.  Il supporto offerto dell’EIC si articolo su tutta la scala dell’innovazione, dalla ricerca in fase iniziale allo scale-up dell’impresa. Il finanziamento e il supporto sono organizzati in tre principali schemi di finanziamento:
  • EIC Pathfinder: per la ricerca avanzata sulle tecnologie innovative;
  • EIC Transition: volto a convalidare tecnologie già sviluppate e trasformare i risultati della ricerca in piani aziendali e opportunità di innovazione;
  • EIC Accelerator: si rivolge alle singole aziende (PMI, start-up, spin-out e in casi eccezionali small mid cap) che vogliono sviluppare soluzioni innovative ad alto rischio e ad alto impatto e commercializzare la loro soluzione.
Anche l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) rientra nel terzo pilastro. L’EIT continuerà a sviluppare attività per promuovere l'integrazione di imprese, ricerca, istruzione superiore e imprenditorialità.

Il Pillar 3 disponde di un budget di 13.599 miliardi di euro, circa il 14% del totale di Horizon Europe

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Horizon Europe Pillar 2: Global Challenges and European Industrial Competitiveness

Il pilastro “Sfide globali e competitività industriale europea” è organizzato attraverso cluster tematici in cui troveranno spazio progetti che mirano rafforzare le capacità tecnologiche e industriali.  Ciascun cluster adotterà il proprio programma di lavoro con topic suddivisi in “destination”. I driver trasversali di ciascun cluster sono indubbiamente la transizione verde e il digitale. I sei cluster sono: 
  1. Salute
  2. Cultura, creatività e società inclusive
  3. Sicurezza civile per la società
  4. Digitale, industria e spazio
  5. Clima, energia e mobilità
  6. Prodotti alimentari, bioeconomia, risorse naturali, agricoltura e ambiente
Le Mission
Una novità del Programma Horizon Europe sono le “Mission”, azioni che finanziano progetti specifici sulla base della logica “results oriented”. Nel Pillar 2 sono presenti cinque Mission, con obiettivi ambiziosi, che mirano a sviluppare soluzioni per alcune delle sfide più importanti a livello europeo e mondiale dei nostri tempi:
 
Le Partnership
Le partnership, collegate per tematiche ai cluster, nella programmazione 2021-2027 rimangono fondamentali e sono protagoniste di un’operazione di razionalizzazione. Da più di 100 si passa a 49, con una classificazione che suddivide le partnership in 3 categorie:
  • Co-programmed European Partnerships;
  • Co-funded European Partnerships using a programme co-fund action;
  • Institutionalised European Partnerships.

Il Pillar 2 dispone di un budget di 53.517 miliardi di euro, circa il 56% del budget totale. 

 

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Horizon Europe Pillar 1: Excellent Science

Il pilastro Excellent Science sostiene i progetti di ricerca di frontiera sviluppati e guidati dai ricercatori attraverso il Consiglio europeo della ricerca (EuropeanResearchCouncil - ERC). All’interno del Pillar 1 vengono finanziate borse di studio e la mobilità di ricercatori attraverso le azioni Marie Skłodowska-Curie. Sono inclusi in questo pilastro anche gli investimenti in infrastrutture di ricerca di livello mondiale.

Il pillar 1 dispone di un budget pari a 53.013 miliardi di euro, circa il 26% del budget totale di Horizon Europe.
 


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Programmi europei a gestione diretta 2014-2020

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