Il bello e ben fatto italiano nei nuovi mercati. Le forze che trasformano i consumi

Esportare la dolce vita

Il Centro Studi Confindustria e Prometeia hanno presentato il 2 maggio presso la sala Convegni del Touring Club Italiano a Milano la settima edizione della ricerca “Esportare la dolce vita”: le opportunità per le esportazioni di beni belli e ben fatti(BBF) nei nuovi mercati (o mercati emergenti). I beni BBF sono costituiti da prodotti di fascia medio-alta dei settori alimentare (in particolare, salumi e vini, bevande spiritose e aceti), arredamento, abbigliamento e tessile casa, calzature, occhialeria e oreficeria-gioielleria.

 

La ricerca è stata condotta con il contributo delle Associazioni: ANFAO, ASSICA, Assocalzaturifici, Associazioni Italiana Confindustria Alberghi, FederlegnoArredo, Federorafi, Federvini, Sistema Moda Italia e UCINA Confindustria Nautica. Nel rapporto sono presentate le previsioni al 2021 delle importazioni dei nuovi mercati, dal mondo e dall’Italia, di BBF.

 

L’edizione di quest’anno si concentra sul sistema alberghiero italiano di fascia alta e sulla nautica come vetrine di promozione dei prodotti “belli e ben fatti”.

 

Inoltre, c’è un approfondimento sulle forze che trasformano gli acquisti di bello e ben fatto nei nuovi mercati. Le politiche economiche dei governi a sostegno dei consumi, gli aspetti di natura culturale, religiosa e climatica, nuove tecnologie, demografia, partecipazione femminile al lavoro, istruzione e urbanizzazione incidono sulla capacità di acquisto dei consumatori e sulle loro preferenze di spesa.

 

Entrare nei nuovi mercati è una grande sfida per le PMI italiane ma tante ce l’hanno fatta, nonostante la piccola dimensione. L’attenta valutazione delle potenzialità dei consumi, il vaglio delle barriere commerciali e operative e il supporto dei veicoli di promozione commerciale sono punti di partenza fondamentali per vincere la sfida.

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