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L'Italia nel 2020 deve limitare la caduta e preparare la ripresa: oggi siamo in una economia di pandemia, con il crollo di produzione e PIL, un forte impatto su consumi e investimenti, l'export in caduta.
E' stata cruciale la BCE per tenere lo spread sotto i massimi e preservare il basso costo del credito, in una Eurozona in forte recessione.
I mercati sono in parziale recupero e si prendono decisioni coraggiose sul petrolio, ma l’economia mondiale arretra: gli scambi sono in crisi, l'epidemia è anche negli USA, mentre la Cina è in stabilizzazione.
Per un’analisi approfondita sull’economia italiana rimandiamo al Rapporto CSC Le previsioni per l’Italia. Quali condizioni per la tenuta ed il rilancio dell’economia?
liquidità, imprese, Covid19
Il 2020 si era aperto per l’industria italiana con segnali di miglioramento, ma le prospettive sono di nuovo bruscamente peggiorate da febbraio in seguito alla diffusione del Covid-19. È cruciale l’efficacia e la tempestività della risposta di politica economica ad una congiuntura economica eccezionale, che combina shock di domanda e di offerta.
L’economia italiana stenta e inizia anche il 2020 senza crescita: export in difficoltà, occupati stabili, segnali contrastanti sui consumi, manca il credito alle imprese. Gli investimenti cresceranno? Nuovi rischi dalla Cina in emergenza sanitaria, ma i mercati finora reggono, lo spread sovrano è in calo, petrolio ed euro sono in altalena. Gli scambi mondiali sono incerti, l’Eurozona cresce poco, inizia infine la Brexit, ma l’economia USA è in carreggiata.
L'economia italiana è appena sopra lo zero, con più occupazione, consumi in debole aumento e tassi sovrani stabili. Per la crescita mancano gli investimenti, che non ripartono, e il credito, che è in calo. L’export cresce a fatica, con i mercati extra-UE cruciali, ma aumentano i rischi. L'instabilità in Iran e Libia potrebbe causare uno shock petrolifero. Scambi mondiali deboli, così come l’Eurozona, ma la crescita USA è solida, migliora la Cina e reggono i mercati finanziari.