Da dove viene l’assetto sociale che ci consente di fare impresa? Le idee e i valori che le imprese difendono sono vecchi o nuovi? Ricolleghiamo la modernità alle sue radici religiose e morali in due brevi conversazioni tra imprenditori, studiosi e uomini di fede. Il Convegno sarà l’occasione per porsi qualche domanda sui fondamenti del senso del lavoro e dell’agire professionale: La Bibbia, indipendentemente dalla fede, preserva un messaggio plurimillenario e contiene un programma culturale e una visione di società che hanno plasmato e plasmano il mondo in cui operiamo: cos’è la leadership e come si seleziona un leader? La legge deve essere uguale per tutti o adattata al rango sociale? La società deve privilegiare la nascita o il merito? È più produttivo l’amore per il prossimo o una organizzazione tribale? Cos’è l’idolatria e c’è ancora? Come interagiscono serietà e inganno nella vita di impresa, ovvero le porte del giardino dell’Eden sono sbarrate o possiamo credere a chi ci promette di avere la chiave? Il sacrificio dà valore alle nostre azioni ed affetti, o è un relitto di tempi lontani? La risposta a queste domande, che sono morali, ha fondato il nostro modo di vivere, produrre e scambiare. Non era un esito scontato e altre culture hanno fatto scelte diverse. Esplorare questi temi è anche un modo di rassicurarci di quanto profonde e meditate sono alcune radici della nostra convivenza e rafforzare le nostre convinzioni e la nostra dialettica con argomenti meno evanescenti di un tweet ben scritto ma vuoto.