Quello del Mezzogiorno è, storicamente, un apparato produttivo composto da un numero molto consistente di imprese di piccola e soprattutto piccolissima dimensione, a cui se ne affiancano alcune (non moltissime, per la verità) di dimensioni più rilevanti.

Non manca, dunque al Sud la voglia di fare impresa: difettano, invece, alcune delle condizioni che favoriscono le capacità competitive delle imprese stesse e dei territori che le ospitano.

Condizioni esterne alle imprese, relative al contesto in cui sono chiamate ad operare; e condizioni interne, legate alla struttura patrimoniale, ai rapporti con il credito e la finanza, alla propensione ad investire.

Su questo tessuto produttivo, significativo ma ancora poco fitto, si è abbattuta la crisi più grave degli ultimi decenni, modificandone composizione, caratteristiche e prospettive di crescita.

Per fotografare il tessuto produttivo del Mezzogiorno dopo questi profondi cambiamenti, Confindustria e Cerved hanno realizzato il primo “Rapporto PMI 2015”, finalizzato ad esaminare il comportamento delle piccole e medie imprese meridionali negli anni di crisi, e a metterne in evidenza gli attuali punti di forza e di debolezza, anche in vista della possibile predisposizione di opportuni interventi per sostenerne la crescita.

Il Seminario di presentazione del Rapporto è l’occasione, per gli attori politici, economici e finanziari, per fare il punto su una possibile agenda di lavoro per allestire, anche al Sud, il cantiere della ripresa.