Orsini a La Stampa – Bene i numeri della Nadef ma ora avanti sulle riforme

01 ottobre 2021 | Politiche Fiscali, Vice Presidente, Credito e Finanza


“Finalmente il paese cresce. Pil, deficit e debito sono stati rivisti in miglioramento, la manovra di bilancio per i prossimi tre anni immetterà nell'economia oltre 70 miliardi che si aggiungono alle risorse del PNRR. Adesso bisogna procedere senza indugio con le riforme. Bene la proroga del superbonus ma chiediamo di valutare con attenzione l'intervento sulle imposte ambientali e la revisione dei sussidi ambientalmente dannosi. Non siamo contro la transizione ma è necessario attuarla nei modi e nei tempi giusti”. Così Emanuele Orsini, Vice Presidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, in un’intervista a La Stampa.


Parlando del rimbalzo del Pil, Orsini ha affermato che “noi speriamo si trasformi in una crescita destinata a durare e crediamo si possa andare anche oltre le cifre indicate. Gli obiettivi sono ambiziosi, il segnale sul debito dà fiducia e le imprese continueranno a fare la loro parte. La Germania ha votato, anche se ci vorrà tempo prima che venga formato il governo, la Francia si accinge ad andare alle urne e l'Italia, con l'autorevolezza del Premier, può giocare un ruolo fondamentale nelle politiche europee”.


Per questo, secondo il Vice Presidente, adesso è necessario “non rallentare sulle riforme. Dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato, sul fisco è stato fatto un ottimo lavoro di ricognizione, ora la riforma va varata. Bisogna accorciare i tempi di realizzazione delle infrastrutture ed è fondamentale concludere l'iter della riforma sulla giustizia. Serve poi intervenire su concorrenza e lavoro, con la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive. La riforma fiscale – ha aggiunto Orsini - deve avere due obiettivi: guardare all'intero sistema e semplificarlo. È arrivata l'ora di eliminare definitivamente l'Irap. Inoltre, la spinta agli investimenti Industria 4.0, Ricerca e innovazione deve rimanere un punto fermo. Serve poi un riordino delle agevolazioni: concentriamoci sulle misure strategiche a partire dal superbonus 110% che, giustamente, il governo ha deciso di prorogare ma ora va migliorato. Servono anche misure specifiche per gli immobili di impresa che non beneficiano del bonus 110%, anche in considerazione del fatto che gli altri incentivi edilizi, tra cui bonus facciate ed ecobonus, sono in scadenza. Importante anche prorogare il sismabonus con gli interventi di demolizione e ricostruzione delle case, in chiave di prevenzione antisismica”.


In riferimento alle coperture per la misura, Orsini ha sottolineato che “ad oggi sono stati aperti cantieri per 5,7 miliardi. L'edilizia aveva perso 600 mila posti, li ha recuperati e oggi addirittura fatica a trovare addetti. Inoltre, l'indotto può dare un impulso forte all'economia del Paese”.


Infine, Orsini ha ribadito la posizione di Confindustria sulla sicurezza sul lavoro: “dobbiamo lavorare sulla prevenzione, insieme ai sindacati, con l'istituzione di commissioni paritetiche per intervenire ex ante sugli incidenti” – ha detto.  “Le sanzioni non sono la soluzione anche perché intervengono a cose fatte, quindi meglio prevenire”.



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